Sui frontalieri il nulla: Ticinesi presi di nuovo a pesci in faccia!
“Clausola di salvaguardia”: come previsto, una ciofeca!
Mentre l’allargamento della libera circolazione delle persone alla Croazia, in plateale violazione della Costituzione, è un vero scandalo
La grande attesa (uella) per la clausola di salvaguardia ha lasciato spazio al… nulla. La tanto magnificata clausola risulta essere aria fritta. Del resto, se l’obiettivo era quello di trovare un provvedimento unilaterale che però “piacesse” ai funzionarietti di Bruxelles (quelli che pretendono di comandare in casa nostra) era ovvio che dall’esercizio sarebbe uscito il vuoto spinto. Forse a Berna non si sono ancora accorti che non devono rendere conto agli eurofalliti, bensì alla maggioranza dei cittadini svizzeri che hanno votato Sì all’iniziativa “contro l’immigrazione di massa”. Fatto sta che nessuno ha capito come la clausola fumogena potrebbe limitare in modo significativo l’immigrazione.
E i frontalieri?
Il dato più vistoso è che la clausola non contiene, di fatto, un tubo sui frontalieri. L’invasione quotidiana da sud è il principale motivo che ha portato il 70% dei ticinesi a plebiscitare l’iniziativa “contro l’immigrazione di massa”, asfaltando i partiti $torici e determinando il risultato a livello nazionale. Ma i sette di Berna se ne escono a dire che per limitare l’assalto alla diligenza da sud e conseguente soppiantamento dei ticinesi non si farà un bel niente. I frontalieri potrebbero essere considerati nei tetti massimi solo se l’eventuale valore-soglia venisse superato a livello nazionale. Quindi se – come certamente accadrà – il Ticino continuerà ad essere invaso, ma in Svizzera il valore soglia non verrà raggiunto, non si sarà alcuna limitazione. Se questa non è una presa per i fondelli dei Ticinesi che, ancora una volta, vengono presi a pesci in faccia…! E’ quindi evidente che la clausola di salvaguardia va rispedita al mittente per direttissima. Due anni di presunto “lavoro” per uscirsene con una simile ciofeca? Poi si meravigliano se la gente si “inalbera”??
Clausole – foffa
Anche nel campo dell’immigrazione “residenziale”, peraltro, non si capisce come la clausola potrebbe servire a qualcosa. Si parla di valori soglia; ma questi sono ancora sconosciuti sia nel loro livello quantitativo, sia nei criteri di definizione (cosa si guarda? Il saldo migratorio? L’immigrazione? Il tasso di disoccupazione?). Il contingentamento verrebbe applicato a posteriori, ossia quando i buoi sono già fuori dalla stalla. E per fissare i tetti massimi il Consiglio federale dovrebbe consultare una fantomatica commissione in materia d’immigrazione, certamente composta da spalancatori di frontiere.
Gli asilanti contano più dei ticinesi
Insomma, la melina prosegue. E naturalmente non poteva mancare la perla di saggezza. Citazione dal comunicato d’agenzia: “Per sfruttare al meglio il potenziale dei lavoratori residenti, il Consiglio federale intende agevolare l’accesso ad un’attività lucrativa alle persone del settore dell’asilo che possono rimanere in Svizzera”.
Qui qualcuno ha perso la trebisonda. Il Consiglio federale nella sua clausola di (non) salvaguardia non parla di limitazioni per i frontalieri. Quindi il governo rifiuta di prendere qualsiasi misura per sostenere l’occupazione dei Ticinesi, soppiantati da frontalieri e padroncini a seguito della devastante libera circolazione delle persone. Però si preoccupa di sostenere l’occupazione degli asilanti. Sul fatto che questi ultimi non devono essere a carico dello Stato sociale, non ci piove. Ma il risultato va raggiunto rimandando gli asilanti al proprio paese appena possibile. Cosa che adesso non accade.
Prendiamo quindi atto che per i sette scienziati, kompagna Sommaruga in primis, gli asilanti devono essere “agevolati nell’accesso al mercato del lavoro”; i ticinesi, invece, vanno lasciati allo sbaraglio davanti all’invasione da sud. Ergo: gli asilanti contano più dei ticinesi!
Scandalo croato
Quali elementi nuovi ha dunque portato il tanto strombazzato annuncio della clausola di salvaguardia? Nessuno. Il colmo è che, invece di fare dei passi avanti, i passi si fanno indietro. Infatti lo stesso giorno in cui è stata annunciata la clausola-bidone, il Consiglio federale ha sottoscritto l’estensione della libera circolazione delle persone alla Croazia. Questo è, semplicemente, uno scandalo. Con in vigore da due anni una norma costituzionale che limita la devastante libera circolazione delle persone, il CF firma un nuovo accordo di libera circolazione delle persone che non prevede i limiti votati dal popolo. Quindi i sette di Berna, pur di ubbidire ai loro padroni UE hanno violato “come se niente fudesse” la Costituzione svizzera. Questo è un atto gravissimo. Ma naturalmente la stampa di regime ed i politicanti spalancatori di frontiere tacciono. E’ chiaro che la scandalosa firma va buttata all’aria.
Lorenzo Quadri