I risultati di domenica confermano: si vota in un modo, ma poi si elegge in un altro

Quella appena conclusa è stata una campagna elettorale sul filo del rasoio. Si sapeva bene che il secondo seggio della Lega in Consiglio nazionale era a rischio. Che la partita con il PPD si sarebbe giocata su pochi voti. E così infatti è stato. Con 200 schede in più, che a livello percentuale sono un’inezia, la Lega avrebbe conservato il secondo seggio alla Camera del popolo: sarebbe quindi stata dichiarata “vincitrice” con praticamente la stessa percentuale? Idem se l’inciucio contro natura PLR-PPD non si fosse esteso ai verdi liberali: anche in quel caso, a perdere la cadrega a vantaggio dei $inistrati ro$$overdi sarebbero stati gli uregiatti.

Ma, come diceva quel tale, con i “se” non si fa la storia e nemmeno si fanno i risultati elettorali, di cui si può solo prendere atto.

Continueremo a farci sentire

A titolo personale, ringrazio di cuore quelli che mi hanno sostenuto con il loro voto. Nei prossimi quattro anni farò tutto quanto in mio potere per rappresentarli degnamente a Berna.
Sono molto dispiaciuto per la mancata riconferma di Roberta Pantani (Panty), che nello scorso quadriennio in Consiglio nazionale ha lavorato tanto e bene e non meritava in alcun modo di venire esclusa. Senza di lei, evidentemente, non sarà la stessa cosa. Tuttavia l’ottimo risultato staccato dalla Lega a Chiasso potrebbe lasciar presagire una sindaca donna e leghista in aprile?

Anche questa volta, comunque, “non molleremo”! E la Lega continuerà a farsi sentire a Berna.

Politicanti sempre più lontani

La nuova deputazione ticinese alle Camere federali, almeno per quel che riguarda il consiglio nazionale, sarà ancora più lontana dalla popolazione sui temi fondamentali per il Ticino: vedi libera circolazione delle persone, accordo quadro istituzionale, eccetera.

Difficile spiegare il meccanismo che porta i cittadini a votare sovranista ed anti-UE sui temi, e poi ad eleggere a Berna partiti e candidati euroturbo che cancellano la volontà popolare. La $inistra, che ha raddoppiato i suoi seggi nella deputazione ticinese al Consiglio nazionale, vuole addirittura l’adesione all’UE, oltre agli scellerati ecobalzelli (una vera e propria rapina a danno dei cittadini).

Il decalogo

Qualcuno ha accusato la Lega di essere stata monotematica in questa campagna elettorale, puntando solo (?) sulla questione dei rapporti con la fallita DisUnione europea. Questa fa proprio ridere.

Punto primo, non è vero: la Lega ha sollevato molti argomenti importanti per i ticinesi, dalle casse malati all’AVS, dalla persecuzione degli automobilisti alla sicurezza dei confini, presentandosi con un decalogo chiaro. Per contro, il triciclo si è adagiato sui programmi dei partiti nazionali, che del Ticino se ne impipano totalmente!

Punto secondo: ad essere stata monotematica è semmai la gauche-caviar che per mesi ha disintegrato i santissimi con l’isterismo climatico. Naturalmente appoggiata dall’incessante propaganda di regime della Pravda di Comano.

Punto terzo: i rapporti con l’UE sono il tema fondamentale per il futuro della Svizzera. E questo è un dato di fatto. Anche se alla stampa di regime non piace sentirne parlare, poiché l’argomento è fonte di “imbarazz, tremend imbarazz” per la partitocrazia euroturbo.

Svendita della Svizzera

Non a caso, già lunedì parecchi commentatori scrivevano che adesso, con il “nuovo” parlamento, lo sconcio accordo quadro istituzionale – quello che ci trasformerà in una colonia dell’UE – ha la strada spianata. Quando avanzano i $inistrati, di qualsiasi gradazione cromatica siano, i risultati sono questi.

Ed in più arriverà il diluvio degli ecobalzelli voluti dai verdi-anguria-euroturbo: roba da far impallidire gli aumenti dei premi di cassa malati. Gli svizzeri, grazie all’isterismo climatico, tireranno sempre più la cinghia, si faranno dettare le leggi da Bruxelles e si ritroveranno pure i giudici stranieri. Oltre, va da sé, alla direttiva UE sulla cittadinanza ed alla fine delle misure accompagnatorie.

Come si può pensare di difendere il clima sostenendo l’immigrazione scriteriata, l’aumento dei frontalieri uno per macchina e l’adesione all’UE, rimane un mistero.

Tempi duri

Certamente il prossimo quadriennio non sarà facile per il Ticino. Stante l’esito delle elezioni, che ha penalizzato i “sovranisti”, i burocrati bernesi avranno gioco facile nel sostenere che in questo sfigatissimo Cantone non c’è alcun problema di mercato del lavoro allo sfascio, di invasione di frontalieri, di dumping salariale: ma quando mai! Sono tutte balle della Lega populista e razzista! Per contro, i Ticinesi trascorrono notti insonni pensando al presunto scioglimento dei ghiacci in Groenlandia.

Il prossimo quadriennio, appunto, non sarà ma facile. Ma per fortuna noi leghisti alle difficoltà ci siamo abituati.

Lorenzo Quadri