La pletora di tasse e balzelli in votazione il 13 giugno è solo l’inizio: se passerà il sì…

Il prossimo 13 giugno i cittadini svizzeri saranno chiamati ad esprimersi sulla nuova Legge sul CO2. Ecco alcuni motivi per votare NO:

1) La legge graverà sulle finanze delle economie domestiche per migliaia di franchi all’anno. Un multiplo dei tanto deplorati e deplorevoli aumenti dei premi di cassa malati. In tempo di crisi nera i cittadini, gli artigiani e le piccole imprese non si possono permettere ulteriori, pesanti balzelli.Proprio quando, a seguito della crisi economica da stramaledetto virus cinese, disoccupazione e povertà in Svizzera sono destinate a schizzare verso l’alto.
2) La nuova legge causerà un aumento dei costi della produzione e dei trasporti. Così facendo, danneggerà la piazza economica elvetica, che già non se la passa benissimo, provocando un’ulteriore perdita di posti di lavoro e di introiti fiscali. E farà aumentare il costo della vita.
3) La legge è profondamente antisociale. Si tratta di una legge fatta da ricchi residenti nelle zone urbane per ricchi residenti nelle zone urbane. In proporzione, le ecotasse peseranno nettamente di più su chi fatica ad arrivare alla fine del mese.Ed anche su chi vive nelle regioni periferiche, ed ha quindi bisogno dell’auto per andare a lavorare. Le regioni discoste risulteranno ulteriormente penalizzate. Senza contare che i cittadini con redditi bassi hanno spesso automobili vecchie,che consumano di più. Nel dibattito parlamentare si sono sentiti deputati milionari di sinistra replicare che i poveri, se non vogliono pagare di più la benzina, possono sempre comprarsi un’auto elettrica. Come dire: “se non hanno pane, che mangino le brioches!”.
4) La legge sul CO2 farà aumentare i costi dell’alloggio. L’impennata del prezzo dell’olio combustibile, ed il divieto di riscaldamento a nafta ed a gas a partire dal 2023 (non potranno più essere realizzati nuovi impianti dopo quella data) peseranno come macigni non solo sui proprietari di una casetta, ma anche sugli inquilini: i maggiori costi ed i nuovi investimenti verranno infatti riversati sugli affitti, che aumenteranno. E’ così che la sinistra rossoverde difende gli inquilini? Facendo aumentare artificialmente i costi dell’alloggio? E’ così che la sinistra rossoverde difende il reddito dei lavoratori?
5) La Svizzera già dispone di una delle legislazioni ambientali più severe al mondo. L’attuale tassa sull’olio combustibile, di 96 cts al litro, è la più elevata del globo. La legge in votazione la vuole portare addirittura a 2.10 Fr al litro! L’UE, fino a poco tempo fa, prelevata pochi euro per tonnellata (!) di CO2.
6) La Svizzera produce l’uno per MILLE delle emissioni globali di CO2. Negli ultimi 10 anni, la nostra produzione pro-capite di gas serra è diminuita del 24%. Non abbiamo bisogno di nuovi, insostenibili balzelli in tempo di crisi economica per diventare virtuosi nel proteggere il clima:perché lo siamo già. Per contro, la Cina produce il 27% del CO2 mondiale, e le sue emissioni sono triplicate negli ultimi 30 anni. Se anche la Svizzera azzerasse domani la propria produzione di CO2, l’effetto climatico sarebbe pari a zero. La nuova legge, dunque, non serve a nulla.
7) La $inistra antisvizzera, ben rappresentata dal P$ e dalla kompagna Simonetta Sommaruga, sfrutta ipocritamente i ghiacciai, uno dei simboli del Paese, per la propria propaganda farlocca. La nuova legge non avrà alcuna influenza sullo scioglimento dei ghiacciai, processo in atto dalla fine della “piccola era glaciale” e che durerà in ogni caso almeno fino al prossimo secolo, come ben sanno gli scienziati seri (mentre i politichetti ro$$overdi come la Simonetta, evidentemente, lo ignorano – o fanno finta di ignorarlo).
8) Siamo a livelli da barzelletta: a Berna la partitocrazia versa due miliardi di Fr di sussidi all’aviazione, soldi del contribuente; poi  però si inventa la tassa sui biglietti aerei di 120 Fr al bigliettoper spingere la gente a non volare!Quando si dice che la mano destra non sa quello che fa la sinistra! Intanto Swiss (Lufthansa) cancella centinaia di impieghi in Svizzera.
9) Nel mondo, a fine 2020, erano in costruzione 350 nuove centrali elettriche a carbone. Le conseguenze sulla produzione di CO2 si possono facilmente immaginare.
10) Se tutte le auto diventassero elettriche, non avremmo l’energia necessaria per alimentarle. In particolare in conseguenza dell’improvvida decisione populista di spegnere le centrali atomiche. Risultato: diventeremo sempre più dipendenti dall’estero, e quindi sempre più ricattabili. Magari dipenderemo dall’elettricità prodotta in paesi stranieri col carbone?
11) La nuova Legge sul CO2 non è affatto una legge moderata. E’ una legge di $inistra. Il sedicente “centro” PLR-PPD si è, come ormai sua consuetudine, inchinato davanti ai kompagni, in quanto terrorizzato dalla prospettiva di perdere cadreghe a seguito della cosiddetta onda verde.
12) La nuova Legge sul CO2 è priva di effetto pratico sul clima. Si tratta unicamente di costosissima propaganda partitica, il cui prezzo viene fatto pagare ai cittadini.
13) La nuova Legge sul CO2 è solo l’inizio. Le misure che verrebbero introdotte in caso di Sì popolare, come hanno dichiarato apertamente i promotori, sono destinate ad inasprirsi. In altre parole: se il 13 giugno passa il Sì, ci attende un futuro fatto di sempre più tasse, balzelli e divieti!
14) La $inistra ro$$overde pretende di sdoganare la nuova legge denigrando i contrari come “negazionisti” o addirittura “criminali climatici”. Non cediamo ai ricatti ed alle minacce!

Il 13 giugno, tutti a votare un NO convinto ad una legge costosa, antisociale, inutile!

Lorenzo Quadri