E intanto il kompagno Berset promuove l’aumento dell’età della pensione per le donne
Alla faccia del tanto decantato “servizio universale” con cui a $inistra amano sciacquarsi la bocca – citus mutus dei rappresentanti del P$ ticinese a Berna
Certo che questi $inistrati ne fanno peggio di Bertoldo! Nei giorni scorsi il governicchio federale ha licenziato il Messaggio per lo scorporo di PostFinance e la privatizzazione della medesima. L’obiettivo è quello di revocare il divieto di concedere prestiti e crediti ipotecari che attualmente grava sulla banca postale.
Non ne azzecca mezza
Per “governicchio federale” si intende il DATEC, ossia il Dipartimento Simonetta. La quale Simonetta, da quando lo dirige, non ne ha azzeccata mezza. Vedi l’asfaltatura rimediata alle urne con la fallimentare nuova Legge sul CO2; vedi il pacchetto di 150 milioni annui di sussidi alla stampa di regime, contro il quale è stato lanciato il referendum; vedi adesso il tentativo di rottamare il collegamento autostradale A2-A13.
La Posta continua a smantellare
Per rimanere in tema di Posta: l’ex Gigante Giallo, da quando la $ocialista Sommaruga ha preso le redini del Dipartimento responsabile, ha continuato allegramente a chiudere sportelli ed a cancellare posti di lavoro. Alla faccia del famoso servizio pubblico con cui i $inistrati amano sciacquarsi la bocca. Eppure la gauche-caviar passa l’acqua bassa. Non solo. PostCom, la Commissione di ricorso contro le chiusure degli uffici postali, fino a febbraio era presieduta da un’ex consigliera agli Stati P$, Géraldine Savary. Quindi i nullaosta alle chiusure di sportelli arrivavano firmati dall’ex parlamentare $ocialista. (Al di là di questo, a noi Savary sta simpatica perché è stata l’unica esponente di spicco del P$, assieme all’ormai epurato Mario Fehr Consigliere di Stato del Canton Zurigo, a schierarsi apertamente a sostegno del divieto di burqa, mandando in bestia il partito).
Riserva di cadreghe
Cosa ha fatto la kompagna Simonetta, da quando dirige il DATEC, per contrastare lo smantellamento del tanto declamato servizio pubblico ad opera del fu Gigante Giallo? Risposta: non ha fatto un tubo.
Per contro, non ha mancato di sfruttare il CdA della Posta come riserva di cadreghe per alti papaveri $ocialisti trombati alle elezioni o caduti in disuso.
Vi ha infatti piazzato l’ex consigliere nazionale bernese nonché dirigente $indakale UNIA (con Audi A6) Corrado Pardini (non patrizio di Ostermundigen) dopo che costui, nell’ottobre 2019, è stato estromesso dal parlamento federale, scalzato dalla studenta a vita Tamara Funiciello (altra “diversamente scandinava” in forze nel partito $ocialista).
Vi ha pure incadregato, come presidente del CdA della Posta, l’ex presidente nazionale P$$ Christian Levrat, politicante professionista e simpatico come un cactus nelle culottes. Costui non ha fatto a tempo a lasciare la guida (?) del partito al duo composto da tali Cedric Wermuth (passaporto plurimo) e Mattea Meyer (Mattea chi?), che subito la Consigliera federale del $uo partito gli offriva il cadregone (giallo)alternativo. Naturalmente nel settore pubblico (chiaro: chi, nel privato, sarebbe disposto ad assegnare un incarico di responsabilità a simili personaggi?).
Tali piazzamenti sono inoltre avvenuti, ma guarda un po’, a scapito della rappresentanza ticinese nella Posta, che tuttora manca. Altro che sciacquarsi la bocca con “i diritti delle minoranze”! E’ evidente che per la Simonetta i compagni di partito contano molto più delle “minoranze”.
Privatizzare PostFinance
Dopo queste gesta non propriamente memorabili, adesso arriva il nuovo capitolo. La $ocialista (al caviale) Sommaruga vuole smontare la Posta per PRIVATIZZARE PostFinance.
Ma come: è noto che i kompagni, solo a sentire le parole “privato” e “privatizzare”, si mettono ad urlare e a sbavare come la bambina de“L’Esorcista”. Eppure proprio la LORO Ministra porta avanti una privatizzazione che rischia di mandare ulteriormente a ramengo il decantato (soprattutto dalla $inistra) “Servizio universale”. E questo in cambio di presunti vantaggi tutt’altro che chiari. Non pare infatti che la piazza finanziaria svizzera necessiti di un’ulteriore banca per la concessione di prestiti e di crediti ipotecari. A maggior ragione con i chiari di luna attuali.
Citus mutus
Ed i $ocialisti ticinesi, a partire dai loro rappresentanti alle Camere federali, non hanno nulla da dire? Citus mutus? Il gatto borghese gli ha mangiato la lingua? Il califfato di Lumino è chiuso per ferie?
Se poi aggiungiamo che l’altro esponente P$ in Consiglio federale, il “ministro dei flop” Alain Berset, è quello che promuove l’aumento dell’età della pensione per le donne a 65 anni, ci accorgiamo che, dai vocabolari in uso presso la $inistra previa autorizzazione del Soviet, la parola “coerenza” deve essere stata stralciata. Assieme a parecchie altre che per carità di patria non stiamo ad elencare.