La Lega aveva lanciato l’allarme già nel 2019. E, con l’arrivo della Simonetta al DATEC…
Ma guarda un po’: la Confederella, e segnatamente i funzionari ro$$overdi del Dipartimento della kompagna Simonetta, stanno sabotando il collegamento autostradale A2-A13, del quale si parla da vari decenni.
Ed infatti, come abbiamo appreso nei giorni scorsi, a più di due anni dalla presentazione, da parte del Cantone, del progetto generale – la cosiddetta “bozza verde” – l’USTRA (Ufficio federale delle strade) e l’UFAM (Ufficio federale per l’ambiente)hanno espresso la propria contrarietà ad alcuni elementi del collegamento. In particolare l’attraversamento della zona palustre delle bolle di Magadino. Mentre tornano in auge i semafori al posto delle attuali rotonde, un’opzione che era stata però bocciata dalle urne nel maggio del 2019.
Non è una sparata
E’ evidente che le modifiche richieste porteranno ad un allungamento della tempistica (si parla di una realizzazione per il 2040). E questa è solo la migliore delle ipotesi. Nella peggiore suonerà il De Profundis per tutta l’opera. Con buona pace (si fa per dire) del Locarnese, che aspetta da decenni.
La possibile rottamazione del collegamento non è una sparata.Infatti il progetto generale elaborato dal Cantone, e per il quale il contribuente ha sborsato 10 milioni di franchetti – scusate se sono pochi – è frutto di lunghe trattative con tutti gli attori toccati. Si fonda pertanto su delicati equilibri. Cambiandone delle parti, il rischio di far cadere tutto il “castello” è reale. Da notare che tra le parti coinvolte, e che avevano dato il proprio benestare, c’era pure l’USTRA. Che però adesso fa retromarcia.
Contraria per ideologia
Non è certo un mistero che la kompagna Simonetta, platealmente ASFALTATA dalle urne il 13 giugno sulla nuova legge sul CO2, è contraria alle strade per ideologia. Così come pure i troppi e strapagati funzionari ro$$overdi del suo Dipartimento. I quali, finché sopra di loro c’era la Doris uregiatta, dovevano darsi una parvenza di contegno. Con la Simonetta dilagano.
E dire che Sommaruga in un passato remoto fu esponente dell’ala riformista del P$. Ma oggi ha fatto il salto della quaglia,riconvertendosi in estremista ro$$overde.
L’allarme leghista
La scoperta che a Berna si sta giocando sporco contro il collegamento A2-A13 – e quindi contro il Locarnese – non è un fulmine a ciel sereno. Tutt’altro. Sono due anni che si sente puzza di bruciato. A fine luglio del 2019 USTRA aveva pubblicato un bando di concorso per l’adeguamento del progetto generale (PG). Il bando di concorso prevedeva un investimento di ben 30mila ore di lavoro. Considerando che l’allestimento del PG di ore ne ha comportate 60mila, appariva subito evidente l’intenzione di intervenire con modifiche sostanziali. Cambiamenti tali, appunto, da stravolgere i delicati equilibri ed il consenso faticosamente raggiunto tra le parti (tra cui, come detto, anche l’USTRA).
Oltretutto, il bando era stato pubblicato senza nemmeno coinvolgere il Cantone, né il Dipartimento del Territorio.
A ciò si aggiunge l’aspetto economico. Il contribuente ha già pagato i 10 milioni per il PG, ed in più si troverà a pagare altri milioni per le modifiche unidirezionali imposte dalla Confederella.
Già due anni fa la Lega aveva suonato il campanello d’allarme a Berna. Ad inizio settembre 2019 il sottoscritto aveva presentato un’interpellanza al Consiglio federale, che sollevava i quesiti che tornano oggi d’allarmante attualità. Già allora si evidenziava il pericolo di un allungamento importante della tempistica. Se non addirittura del flop del collegamento nel caso in cui si pretendesse di introdurvi modifiche significative.
La risposta del governicchio federale, come da copione, fu a dir poco evasiva. Adesso i nodi vengono al pettine.
Chi ringraziamo?
E’ evidente che il Dipartimento del Territorio, ed anche la deputazionicchia ticinese a Berna, dovranno tornare a fare pressione affinché il collegamento A2-A13 non finisca rottamato.
Forse il 30 settembre 2007 non è stata una grande idea affossare in votazione popolare la cosiddetta “Variante 95” credendo ai Verdi-anguria, i quali assicuravano che in quattro e quattr’otto si sarebbe trovata una soluzione molto migliore…
Fatto sta che adesso, a voler essere ottimisti, l’allacciamento del Locarnese alla rete autostradale avverrà dopo il 2040, quindi tra vent’anni. Se mai ci sarà. Chi ringraziamo per questa situazione?
Se pensiamo che oltre mezzo secolo fa si andava sulla Luna, un progetto concepito e realizzato nel giro di pochi anni, mentre adesso in mezzo secolo non si riesce a piazzare una strada…
Lorenzo Quadri