Caos viario a Mendrisio? Altro che prendersela con il Luganese o con il CdS Zali
Che la situazione viaria nel Mendrisiotto (ma anche nel Luganese) sia catastrofica a causa dell’invasione di vetture con targhe italiche è fatto arcinoto. Il riassetto dello svincolo autostradale di Mendrisio non pare aver risolto granché. Fatta la legge trovato l’inganno – l’arte italica dell’arrangiarsi. Sicché i furbetti azzurri hanno escogitato il modo di aggirare l’ostacolo, uscendo e rientrando dall’autostrada e andando così ad intasare le vie di transito interno. Scontata l’ira dei residenti. Sicché sono comparse nei giorni scorsi le famose barriere alla rotonda.
Chi si pensa di fare fessi?
Al proposito è assai improvvido (per usare un eufemismo) che i politicanti di Mendrisio dei partiti $torici, messi sotto pressione dalla popolazione, se la prendano con il Luganese o con Zali per questa situazione. Ma chi si pensa di fare fessi? Il collasso viario del sud del Ticino è la conseguenza diretta della devastante libera circolazione delle persone. E chi ha voluto la libera circolazione? L’hanno voluta i partiti $torici. I quali, dopo aver fatto il danno, si rifiutano anche di rimediare. Hanno combattuto il 9 febbraio venendo asfaltati dalle urne. Adesso si sfogano con sabotaggi a Berna contro il popolo che ha osato contraddirli. Perché è chiaro che, dal Consiglio degli Stati, in campo di immigrazione di massa, il prossimo giovedì, uscirà una legge d’applicazione-ciofeca, che affossa il “maledetto voto”. (Siamo curiosi di vedere cosa voteranno i due Senatori ticinesi. Sosterranno la proposta Föhn, che è l’unica a rispecchiare fedelmente il nuovo articolo costituzionale 121 a, e quindi la volontà del 70% dei ticinesi? Oppure approveranno una delle due “lozze” proposte dai partiti di riferimento, rispettivamente PLR e PPDog?).
Turlupinare i votanti
I partiti $torici hanno combattuto anche l’iniziativa Prima i nostri, pretendendo di turlupinare i votanti ticinesi con un controprogetto annacquato, che non sarebbe servito assolutamente a niente. Una sciacquetta venduta con il solito pretesto del “sa po’ fa nagott”. Quando invece gli approfondimenti avviati dopo il voto, ed in particolare le proposte formulate dal consigliere di Stato leghista Norman Gobbi, dimostrano che il margine di manovra per intervenire c’è eccome.
E, ad immagine e somiglianza di quel che accade a Berna, sussistono pochi dubbi sul fatto che la partitocrazia si darà da fare per sabotare l’applicazione di Prima i nostri. Perché gli spalancatori di frontiere non vogliono la preferenza indigena.
Iniziativa
Scommettiamo pure che se, come ardentemente speriamo, Blocher manterrà la promessa di lanciare un’iniziativa popolare per abrogare la libera circolazione delle persone, i partiti $torici anche in Ticino strilleranno come aquile – e naturalmente le dichiareranno guerra.
Poi non si lamenti…
Chi in ogni occasione rifiuta di limitare la libera circolazione e quindi l’invasione da sud, poi non venga a lamentarsi per le autostrade e le strade intasate dai veicoli dei frontalieri e dei padroncini, che ne sono la diretta conseguenza. (Adesso aspettiamo la statistica della SECO e dell’IRE che ci dirà che gli ingorghi sono in realtà delle illusioni ottiche).
Avete predicato le “aperture” denigrando gli oppositori come beceri razzisti? Adesso vi prendete la responsabilità per le belle conseguenze delle vostre “aperture”. Sia le conseguenze occupazionali, sia quelle sociali (esplosione di stranieri in assistenza) e anche quelle viarie.
A proposito: come mai ai partiti $torici non va bene nemmeno l’ecotassa per i frontalieri? Forse perché gli svizzerotti “non possono discriminare” mentre la Germania introduce i pedaggi autostradali per stranieri? Ma va là…
Lorenzo Quadri