Che nessuno si sogni di mettere le mani in tasca alla gente per sventare i “tagli” (?)
E nell’informazione della Pravda di Comano ci sono ampie possibilità di risparmio, dato che si tratta di propaganda politica di $inistra spacciata per “servizio pubblico”
Lo stramaledetto virus cinese è diventato il pretesto per ogni tipo di tagli. Anche l’emittente di regime SSR se ne serve. Nelle scorse settimane ha annunciato la soppressione di 250 posti di lavoro a livello nazionale. Di recente si è scoperta la portata del taglio alla RSI: 34 impieghi da cancellare in quattro anni. 34 su 1300. Si tratta di un quantitativo gestibile con le normali fluttuazioni, o poco più. Nel privato si incontrano situazioni assai peggiori. Pensiamo ad esempio alle migliaia di posti cancellati sulla Piazza finanziaria ticinese, in genere a pacchetti di poche unità per volta, per non fare rumore e per non dover allestire piani sociali. Per questa ecatombe occupazionale, come ben sappiamo, possiamo ringraziare la calata di braghe della partitocrazia sul segreto bancario.
P$: beccato!
Sui posti di lavoro della Piazza finanziaria, nessuno ha fatto un cip. In particolare non la Pravda di Comano che anzi, essendo un organo di propaganda politica ro$$a, si è sempre schierata contro il segreto bancario. Dimenticandosi che esso dava da mangiare a migliaia di ticinesi. Dei quali però, evidentemente, a Comano frega assai poco.
Adesso che alla RSI si devono (?) tagliare 34 posti su 1300 in quattro anni, sembra che stia arrivando l’Apocalisse. Tanto per farsi subito riconoscere, i kompagni del P$ si sono affrettati a diramare comunicati contro ogni e qualsiasi risparmio: che nessuno osi toccare il loro organo di propaganda politica!
Come sempre per la $inistra ci sono lavoratori di serie A (quelli del settore pubblico) e lavoratori di serie B (tutti gli altri).
L’ecatombe
Forse è ora di rimettere la chiesa al centro del villaggio. A causa della crisi economica da lockdown, sul mercato del lavoro ticinese si prospetta un’ecatombe. Attendiamo che giungano a termine le misure di aiuti straordinari della Confederazione, poi vedremo… E’ inoltre dimostrato che ogni crisi economica nell’UE si traduce in un’ondata migratoria verso la Svizzera. A maggior ragione in regime di devastante libera circolazione delle persone. A lasciarci le penne, professionalmente parlando, saranno tanti ticinesi. Ciò a seguito del ben noto fenomeno di sostituzione con frontalieri. Ma intanto a Comano fanno propaganda a sostegno dell’immigrazione incontrollata.
Non ci sono vacche sacre
Come in tutto il resto del Cantone e del mondo, anche in casa dell’emittente di regime si dovranno fare dei sacrifici. E all’interno della stessa RSI non ci sono vacche sacre.
In particolare, non è una vacca sacra la sedicente “informazione”. Quest’ultima, dopo la bocciatura dell’iniziativa No Billag, è sempre più scivolata verso la propaganda di $inistra; senza freni né remore. Sicché i kompagni, che hanno colonizzato le redazioni di Comano, abbiano almeno la decenza di non venirci a raccontare la fregnaccia dell’informazione RSI “necessaria alla pluralità d’informazione”: perché gli ridiamo in faccia. Ma quale pluralità, quando la radioTV di Stato è il megafono monopolista del pensiero unico?
Troppo facile, amico
Quanto all’appello alla politica formulato dal direttore generale della SSR Gilles Marchand: si tratta di un subdolo tentativo di indurre i politicanti a chiedere più soldi del contribuente, sottoforma di aumenti del canone, affinché l’emittente di Stato non debba procedere a quei risparmi che tra l’altro lei stessa (prima della votazione sul No Billag) aveva promesso di fare. Come diceva il compianto Giuseppe Buffi: “troppo facile, amico”.
Non ci saranno aggravi fiscali ad hoc per mantenere artificialmente i posti di lavoro dei troppi ticinesi che rimarranno disoccupati per colpa della crisi da coronavirus. E questi cittadini, cornuti e mazziati, e magari sostituiti da frontalieri pagati la metà, nelle fantasie di qualcuno dovrebbero pagare un canone ancora più alto per scongiurare i risparmi alla SSR? La quale ringrazia facendo propaganda politica alla libera circolazione delle persone che ha devastato il nostro mercato del lavoro? Ma anche no!
I raccomandati
Come in tutto il resto dell’Universo, anche a Comano dovranno tirarsi assieme. E vedremo subito se la direzione targata P$ – partito il cui motto, lo ricordiamo, è un pretenzioso “per tutti, senza privilegi” – avrà il coraggio di toccare i raccomandati della casta e gli esponenti di gruppi familiari accasatisi alla RSI per meriti dinastici.
O vuoi vedere che privilegiati non verranno nemmeno sfiorati dai risparmi, mentre a pagare per tutti saranno i soliti sfigati?
Lorenzo Quadri