Creare più posti per alloggiarli, come ciancia la Ka-Ka-eS? No, chiudere le frontiere!
Come denunciato dal Mattino già qualche settimana fa, la politichetta e la stampa di regime parlano solo di profughi ucraini. Ma intanto sta esplodendo anche il numero dei finti rifugiati conlo smartphone che non scappano da nessuna guerra.
Le cifre nude e crude sono cominciate a filtrare nei giorni scorsi (vedi tabella). Se per l’intero anno 2020 gli ingressi clandestini sono stati circa 11mila, nel 2021 erano 19mila; mentre nei primi otto mesi del 2022 erano già quasi 24mila! Particolarmente allarmante il dato dello scorso agosto, con quasi 6000 entrate illegali, a fronte delle 1700 dell’agosto 2021. La cifra è più che triplicata. C’è da attendersi che il trend per l’immediato futuro sarà al costante rialzo.
A fine anno i conti dell’immigrazione saranno drammatici, tra profughi ucraini, finti rifugiati e migranti arrivati a seguito della libera circolazione delle persone.
Rotta balcanica
La ministra di giustizia PLR Karin Keller Sutter (Ka-Ka-eS) nei giorni scorsi ha parlato dell’aumento della “migrazione secondaria” sulla rotta balcanica legata alla guerra in Ucraina. Ovvero, ci sono tanti finti rifugiati che approfittano dei flussi di profughi ucraini per raggiungere la Confederella. La situazione deve essere grave. Altrimenti la consigliera federale liblabavrebbe continuato a fare finta di nulla. E per fortuna ci sono paesi, come l’Ungheria, che hanno costruito muri sul confine, dai quali traiamo beneficio anche noi, dal momento che le frontiere orientali dell’Ungheria coincidono con quelle dello spazio Schengen.
Anche da sud
Tuttavia, il problema non viene solo da est, ma anche da sud. Nel Belpaese, in effetti, è record di sbarchi di clandestini. E nei giorni scorsi la stampa italiana ha lanciato l’allarme sui minorenni stranieri non accompagnati presenti a Milano; ovvero ad un tiro di schioppo da noi. Il loro numero è esploso. E, tra questi giovanissimi, aumentano i reati violenti. Le misure penali spesso non vengono nemmeno eseguite perché nelle comunità mancano i posti. Sicché gli immigrati minorenni (o sedicenti tali) che delinquono rimangono in strada. Di questi uno su due è egiziano, nove su dieci hanno tra i 16 ed i 18 anni.
Avanti, facciamo entrare tutti… Chiaramente prima o poi (più prima che poi) il problema milanese verrà importato anche alle nostre latitudini.
Trovare più alloggi?
Davanti a questa situazione disastrosa, ma che naturalmente la casta spalancatrice di frontiere minimizza, cosa pensa bene di dichiarare la Ka-Ka-eS? Che dobbiamo, noi svizzerotti, fareulteriori sforzi per trovare alloggi per i richiedenti l’asilo. Ma stiamo busciando?
La SEM, Segreteria di Stato per la migrazione, aggiunge dal canto suo che, allo scopo di trovare ulteriori strutture per alloggiare gli asilanti, è in contatto con Cantoni e Città.
Avviso ai naviganti: che nessuno si sogni di rifilare al Ticino una nuova infornata di migranti economici! Soprattutto dopo che il nostro Cantone ha già accolto un numero di profughi ucraini di molto superiore a quello che gli sarebbe toccato secondo le chiavi di riparto federali!
Sempre più attrattivi
Evidentemente il problema non è solo logistico, ovvero di spazi, ma anche finanziario. Di soldi per mantenere finti rifugiati non ce ne sono! Visto che ai cittadini elvetici confrontati con l’esplosione del costo della vita il governicchio federale ripete che “gh’è mia da danée” per aiutarli, sarebbe il colmo se si trovassero i soldi per mantenere i finti rifugiati con lo smartphone!
Altro che “più sforzi per trovare alloggi”. La Confederella deve fare tutt’altra cosa: ripristinare i controlli sistematici alle frontiere così da impedire l’afflusso di finti rifugiati!
E deve pure seguire l’esempio di Gran Bretagna e Danimarca, le quali intendono alloggiare gli asilanti, durante lo svolgimento della procedura, in paesi extraeuropei.
Ulteriore campo in cui i due ministri liblab – ovvero la Ka-Ka-eSed il “medico italiano” – devono darsi da fare è la sottoscrizione di accordi di riammissione con i paesi di provenienza dei migranti economici. E a quei paesi che non sottoscrivono, si tagliano gli aiuti elvetici. Di aumentare le capacità ricettive della Svizzera, naturalmente a spese nostre, non se ne parla proprio! Oltretutto il risultato sarebbe di diventare ancora più attrattivi (più aumenta l’offerta di posti, più aumenterà la domanda). Bisogna fare l’esatto contrario: impedire l’arrivo di nuovi migranti economici e rimandare a casa loro quelli già presenti!
Statuto S
Quanto allo statuto S, pure tematizzato negli scorsi giorni: esso va revocato dopo al massimo un anno. Anche perché dà adito a troppo abusi. Inoltre non tutti i migranti in arrivo dall’Ucraina provengono da zone di guerra. Pertanto, lo statuto in questione non può più venire concesso indiscriminatamente a tutti i cittadini ucraini che ne fanno richiesta. Occorre selezionare. Tanto più chela guerra in Ucraina non sembra destinata a finire presto.
Lorenzo Quadri