In Svizzera il razzismo è un non-problema. Serve alla casta per i suoi ricatti morali
Al suo posto creiamo una Commissione federale contro la sostituzione di ticinesi con frontalieri
E ti pareva! Come ogni anno l’inutile Commissione federale contro il razzismo ha prodotto il suo rapportino. Naturalmente pagato con i nostri soldi. E la stampa di regime monta la panna, a cominciare da quella di sedicente servizio pubblico (ormai ridotto ad una barzelletta). Con titoli farlocchi del tipo: “Xenofobia diffusa in Svizzera, sale l’ostilità antimusulmana”. L’ha messo l’ATS (Agenzia telegrafica svizzera) sul suo articolo. Il quale viene poi utilizzato (copia-incolla) dalla maggior parte dei media.
Giappone: 2% di stranieri
Eh già: la Svizzera, dove oltre un quarto della popolazione è straniera (e se si aggiungono i beneficiari di naturalizzazioni facili chissà dove andiamo a parare) sarebbe un paese razzista! Questa fregnaccia radikalchic / gauche caviar sarebbe ora di mandarla direttamente dove merita: ossia al macero.
La Svizzera è razzista? E il Giappone, che ha solo il 2% di popolazione straniera (ecco un grande paese, carico di cultura e di storia millennaria, da cui prendere esempio!) cosa sarebbe allora? C’è, in più, una piccola differenza. Col Giappone nessuno osa fare cip. Agli svizzerotti, invece, tutti si credono in diritto di venire a fare la morale con ipocrite accuse di razzismo. Nei mesi scorsi, in sprezzo del ridicolo, si è permesso di farlo perfino una dittatura come il Venezuela. E naturalmente i nostri governanti federali da tre ed una cicca non fanno un cip. Chiaro: questi camerieri di Bruxelles hanno tutto l’interesse a far credere agli svizzerotti di essere razzisti e xenofobi. Sperano infatti che questi, per evitare l’infamante accusa, continuino a far entrare tutti. E, soprattutto, che continuano a votare gli spalancatori di frontiere. I multikulti. Quelli con le idee “giuste”. Ossa il triciclo PLR-PPD-P$$.
Cifre irrisorie
La Commissione federale contro il razzismo va abolita. Non solo perché tenerla in piedi sono soldi buttati, ma perché già il solo fatto che esista una Commissione federale sul razzismo serve solo a far credere ai boccaloni che in Svizzera esista un problema di razzismo. Così non è. E non lo confermano solo i numeri della popolazione straniera nel nostro Paese (vedi sopra). Perfino le cifre indicate nel suo rapporto dalla stessa Commissione contro il razzismo certificano la sua inutilità. Ad esempio, la tanto declamata ostilità antimusulmana. Di cosa stiamo parlando? Risposta: di 54 casi! Un numero assolutamente irrisorio! E su questi numeri da barzelletta, ci inventiamo le commissioni federali? Allora sarebbe molto più urgente creare una commissione federale contro la sostituzione di lavoratori svizzeri con frontalieri, ad esempio.Ma evidentemente nessuno si sogna di farlo. Men che meno tra i camerieri bernesi dell’UE.
Si lamentano anche i finti rifugiati?
Particolarmente interessante apprendere che ci sarebbe stato un “aumento di cittadini eritrei vittime di discriminazioni razziali che si sono rivolti ad un consultorio ( ben (?) 24)”. A parte che anche in questo caso la cifra, 24, fa ridere i polli. Qui veramente qualcuno ha perso la bussola. Questi signori eritrei sono finti rifugiati (vedi la sentenza del Tribunale amministrativo federale). Sono in Svizzera senza averne diritto, e quasi tutti mantenuti con i nostri soldi. E poi hanno ancora il coraggio di lanciare accuse di discriminazione razziale? Se in Svizzera si sentono discriminati, non hanno che da ritornare stabilmente nel loro paese, invece di limitarsi a trascorrervi per le ferie (naturalmente con i soldi degli svizzerotti fessi) perché “lì è più bello”.
E il razzismo contro gli svizzeri?
Sarebbe inoltre interessante sapere quanti dei casi di razzismo e di discriminazione registrati dal rapporto annuale 2017 sono da attribuire a stranieri. E quanti sono i casi di razzismo nei confronti degli svizzeri. Perché, grazie alla scellerata politica del “devono entrare tutti”, ci siamo riempiti di migranti, provenienti da “altre culture”, che sono razzisti, sessisti, antisemiti, eccetera. Quanto scommettiamo che, proprio come la criminalità, anche il razzismo in Svizzera è in gran parte d’importazione?
E come la mettiamo col razzismo nei confronti degli Svizzeri?
E ancora: pubblicare annunci di lavoro solo per frontalieri, non è forse una discriminazione intollerabile nei confronti degli svizzeri?Ma al proposito, ça va sans dire, nessuna Commissione federale del piffero fa un cip.
Islamofobi?
Quanto all’ostilità verso l’Islam: visto che l’Islam è ostile verso l’Occidente, è incompatibile con i nostri diritti fondamentali, con le nostre leggi, con le nostre tradizioni, con la nostra cultura (cristiana da 1500 anni), cosa dovremmo fare? Stendere tappeti rossi? Rendere l’Islam religione ufficiale in Svizzera, come sognano i $inistrati? L’Islam non fa parte della Svizzera. I paesi del blocco Visegrad – stati membri UE! – senza farsi tante paturnie politikamente korrette, hanno detto chiaro e tondo di non volere altri migranti musulmani. Prendere esempio.
Lorenzo Quadri