Quello attuale, che avrebbe dovuto essere un anno di relativo “sollievo” dal profilo dei premi di cassa malati si sta invece dimostrando un anno da incubo. Ultima sorpresa in ordine di tempo, l’aumento di premio del 20% annunciato dalla cassa malati EGK nei giorni scorsi: evento inopinato e raro, ma purtroppo permesso dalla famigerata LAMal. Gli assicurati, si dice, potranno cambiare cassa malati. Ma se altre casse dovessero seguire l’esempio? Senza contare che poi gli assicuratori malattia utilizzano varie tattiche per scoraggiare i cattivi rischi che chiedono di venire affiliati.
Le brutte notizie vengono però dal campo sussidi per il pagamento dei premi di cassa malati. Infatti, ancora in questi giorni alcuni abbiamo appreso di situazioni preoccupanti. Ad esempio, ad una nostra lettrice che fino all’anno scorso riceveva il sussidio massimo, è stato comunicato che quest’anno non prenderà nulla. Malgrado le sue entrate siano sempre le stesse. La signora si chiede come farà a pagare.
Questa situazione è la conseguenza del nuovo sistema di calcolo dei sussidi entrato in vigore quest’anno, e basato sul reddito disponibile semplificato e non più sull’imponibile. Nell’ambito di questo passaggio è stata tra l’altro presa una misura assolutamente riprovevole: l’abolizione della franchigia sulla piccola proprietà immobiliare ossia, in altre parole, a beneficio dei proprietari di una casetta o di un appartamento, che si sono visti piombare addosso una bella “scoppola”. La Lega dei ticinesi, tramite mozione della deputata Amanda Rückert, ha opportunamente chiesto al Consiglio di Stato di ripristinare la franchigia.
Risparmi sulle spalle degli anziani
Nell’anno di disgrazia 2012 è però stata presa, a livello cantonale, anche un’altra misura, che prevede tagli ai sussidi di cassa malati per i beneficiari di prestazioni complementari ossia di PC (soprattutto anziani, ma anche invalidi). Sicché persone anche ultranovantenni si sono viste tagliare i viveri: nel senso che, se prima il Cantone, ai titolari di PC, pagava l’intero premio di base, oggi copre solo fino al forfait, calcolato dalla Confederazione. In Ticino ci sono due regioni per i premi e, di conseguenza, anche due forfait. La differenza tra il premio riconosciuto (forfait) e quello effettivamente pagato, da inizio anno ce lo mette l’assicurato di tasca propria. Non sono noccioline, ma fino a 1800 Fr annui. Le casse malati più care sono Kolping e Helsana.
Ora, questo vero e proprio taglio a danno degli anziani (e degli invalidi) con la PC è stato venduto dal Cantone come una misura di scarsa incidenza. Invece le cifre che si stanno delineando raccontano tutta un’altra storia. Il DSS aveva infatti dichiarato che il risparmio sarebbe stato di ca 1’100’000 Fr a livello cantonale. Il che puzzava di bruciato già in partenza: che senso avrebbe applicare una misura così impopolare per risparmiare così poco? Se già si devono fare delle scelte atte a scatenare vespai, almeno che il santo valga la candela.
Ora i sospetti che il governo non l’avesse raccontata giusta stanno puntualmente prendendo forma. Da quello che si può osservare sulla situazione di Lugano, se ne deduce che in realtà il taglio a livello cantonale potrebbe essere anche del triplo della cifra ufficialmente annunciata, ossia oltre tre milioni; altro che poco più di uno!
Oltre tre milioni decurtati sulle spalle degli anziani e degli invalidi con la PC. A questo punto una domanda nasce spontanea: vistoso errore di calcolo da parte del DSS oppure taroccatura volontaria, confidando nel fatto che la verità non sarebbe venuta a galla? Se, come diceva quel tale, a pensar male si commette peccato ma ci si azzecca quasi sempre…