Nei giorni scorsi sul Corriere del Ticino è stata pubblicata una lettera del signor Mattia A. Ferrari di Bellinzona. Lo scritto racconta una disavventura avvenuta nel tunnel autostradale del Gottardo, fortunatamente conclusasi con soli danni materiali. Un automezzo pesante è entrato in avaria e ha preso fuoco. Gli occupanti dei veicoli (compreso un autobus) che seguivano sono stati prima fatti scendere dai loro mezzi poi invitati a risalire mentre il traffico nella corsia di contromano proseguiva.

Il guasto avrebbe potuto finire in tragedia. Le fiamme si sarebbero potute propagare, oppure un conducente che viaggiava sull’altra corsia si sarebbe potuto spaventare perdendo il controllo del veicolo. Molte cose sarebbero potute succedere; non sono accadute per fortuna, per caso o per miracolo.

Il Signor Ferrari osserva con disappunto come l’accaduto sia stato di fatto “nascosto” ai cittadini. In effetti, viene nascosto molto più di questo. Nel 2011, i guasti all’interno del tunnel autostradale del Gottardo sono stati 244. E il 2011 è stato un anno particolarmente fortunato. Infatti nel 2010 si sono registrate 293 panne, nel 2009 307, nel 2008 377 e nel 2007 373. Questi sono i dati ufficiali dell’Ufficio federale delle strade.

Dunque, in media, si può dire che all’interno del tunnel autostradale del Gottardo si verifica un guasto al giorno. Questo non significa solo che di fatto ogni giorno la galleria rimane chiusa per un periodo più o meno lungo, con conseguenti perturbazioni del traffico. Questo significa soprattutto che ogni giorno la tragedia è in agguato. Non è dato di sapere in quante di queste panne ci siano dei mezzi che prendono fuoco. E’ legittimo, tuttavia, immaginare che, magari grazie all’intercessione dell’omonimo santo, di miracoli nel tunnel del Gottardo ne accadano parecchi. Ma non può sempre andar bene.

La sicurezza del traforo è una preoccupazione primaria. Per cui, fa estremamente specie che la $inistra, sempre pronta ad inventarsi nuove misure vessatorie a danno degli automobilisti dicendo che esse servono ad aumentare la sicurezza, con totale incoerenza ora si opponga al completamento del tunnel autostradale del Gottardo sostenuto, adesso, anche dal Consiglio federale.

Giovedì, in occasione della cerimonia d’apertura del tunnel Vedeggio-Cassarate, la ministra dei Trasporti Leuthard non ha mancato di sottolineare la volontà del Consiglio federale di realizzare la seconda canna sotto il Gottardo, per non tagliare fuori il Ticino dal resto della Svizzera e anche per motivi di sicurezza.

Quando si parla del completamento del Gottardo, si cita l’assoluta insostenibilità della proposta di chiudere la galleria per oltre tre anni per i ben noti lavori di risanamento, sopperendo alla chiusura con un sistema di treni navetta e stazioni di trasbordo votato al fallimento e dal costo vicino al miliardo, che verrebbe smantellato dopo tre anni; quindi un miliardo di Fr di proprietà dei contribuenti gettati dalla finestra. Si cita come né il Canton Uri né il Ticino vogliano, giustamente, saperne di farsi devastare il territorio dalle stazioni di trasbordo. Si parla degli ingenti ed irreparabili danni che la chiusura triennale arrecherebbe all’economia del nostro Cantone, e non solo al turismo.

Insomma, gli argomenti a favore del secondo tunnel sono così tanti che a volte viene tralasciato quello della sicurezza. Quando invece, essendo in ballo delle vite umane, dovrebbe essere costantemente messo in cima alla lista.