Il “grande evento” si sgonfierà come un palloncino. La neutralità ne uscirà a pezzi

La Conferenza di Lugano sull’Ucraina si annuncia una ciofeca. E’evidente che la guerra non finirà entro il 4 luglio. Sullapartecipazione in presenza di Zelensky non conta più nessuno, data la situazione. Un collegamento in videoconferenza fa ridere i polli, dato che ormai il presidente ucraino compare in video in ogni gremio possibile ed immaginabile. A cascata, mancheranno pure gli altri capi di Stato importanti. Del resto, tanto per fare un paio di esempi, a Draghi traballa la cadrega e quindi ha altro a cui pensare, idem Macron dopo il disastroso (per lui) esito delle elezioni legislative di domenica.

Von der Leyen: föö di ball!

I media di regime hanno annunciato in pompa magna l’arrivodella presidenta della Commissione UE Ursula von der Divano. A parte che non è detto che verrà davvero – lo stesso Cassis ha ammesso in conferenza stampa che la lista definitiva dei partecipanti sarà stabilita solo all’ultimo momento – se costei se ne sta a casa sua, ci fa solo un piacere! Föö di ball!

Sempre in conferenza stampa, il “medico italiano” (cit. Corriere della Sera) del PLR ha dichiarato con orgoglio che tra gli iscritti al meeting già figurano il capo del governo del Liechtenstein (!) e quello della Lituania, oltre che un ministro della Repubblica Ceca. E’ con questi sconosciuti personaggi che si pensa di attirare l’attenzione mondiale? Ossignùr!

In sprezzo del ridicolo, la stampa di regime ha tentato di vendere come uno “sgub” (scoop) la partecipazione della kompagnaSimonetta Sommaruga. Corbezzoli! Per la Simonetta e la von derDivano non chiudiamo nemmeno una gradinata pedonale, altro che sbarrare le strade di mezza città! Andrà a finire che arriveranno solo le scartine, e la macchina propagandistica del buon Cassis si sgonfierà come un palloncino!

Intanto però Lugano sarà stata blindata per svariati giorni: la storiella dei disagi minimi non se la beve nessuno. I disagi saranno enormi, ed in più bisognerà pure sorbirsi le manifestazioni dei brozzoni e compagnia cantante! E la Confederella si sarà giocata un altro pezzo di neutralità!

Shitstorm russofoba

Se a Lugano si incontrassero la Russia e l’Ucraina per fare la pace, certo che saremmo orgogliosi di ospitare la conferenza, e ben volentieri sopporteremmo i disagi! Per un’operazione di marketing politico del KrankenCassis, invece, anche no!

Tanto più che l’effetto boomerang è dietro l’angolo. Vogliamo proprio vedere come  si eviterà che la Conferenza di Lugano si trasformi in una shitstorm contro la Russia. Il che, ovviamente, sarebbe devastante per la nostra neutralità.

Ci sarà poi chi pretenderà di confiscare (ossia rubare) i benicongelati dei cosiddetti oligarchi. Il nome di Lugano legato addirittura ad un furto? E sarebbe motivo di vanto? Qui qualcuno è fuori come un frontone.

Il prezzo più alto

Oltretutto, l’ambasciatore ucraino a Berna ha avuto la tolla di dichiarare che “La Svizzera deve (!) inasprire ulteriormente le sanzioni contro la Russia” ed inoltre dovrebbe rivedere le proprie leggi (nell’ottica di scovare patrimoni appartenenti a borsoni russi). Stiamo scherzano? La Svizzera non deve proprio un bel niente! La Svizzera si è già impantanata fin troppo in questa guerra. Gli irriconoscenti che, quando gli si dà la mano, ancora recriminano e tentano di prendersi tutto il braccio, vannomandati a scopare il mare.

La Confederella paga e pagherà in futuro il prezzo più alto di tutti per le sanzioni contro la Russia. Perché si è giocata la neutralità politica ed anche quella economica. Gli altri sanzionatori non avevano né l’una né l’altra. Molti capitali si trovano in Svizzera perché i titolari facevano affidamento sulla certezza del nostro diritto, e quindi anche della neutralità.

Dopo il disastroso congelamento, senza neppure una base legale, dei beni dei cosiddetti oligarchi, non solo i borsoni russi trasferiranno i loro soldi a Dubai o altrove, ma anche i ricconi di altri paesi con governi autoritari seguiranno l’esempio e meneranno le tolle; a cominciare dai cinesi!

Quali saranno le conseguenze di questo fuggifuggi annunciato dalla piazza finanziaria svizzera in ambito di posti di lavoro e di gettito fiscale? Il governicchio federale, riprendendo sanzioni-boomerang che nuocciono solo a chi le emette e che non fanno finire la guerra, si è posto il problema? O l’unica priorità era chinarsi ad angolo retto davanti all’UE?

Teorie del Cassis

Nell’imbarazzante tentativo di puntellare la conferenza-ciofeca, negli ultimi giorni se ne sono sentite di ogni. Ad esempio, il “medico italiano” si è dichiarato convinto che la grande maggioranza della popolazione sostenga l’evento in questione. Ma in che mondo vive costui? Tra i “comuni” cittadini luganesi, non se ne trova uno che sia favorevole! Quanto alla bislacca teoria che la conferenza sarebbe un’opportunità per dimostrare sostegno a chi è scappato dalla guerra: Lugano ed i luganesi di sostegno ne hanno già dimostrato in abbondanza, data la sproporzionata concentrazione di profughi ucraini presenti sul nostro territorio, i quali in genere non brillano per gratitudine.

Bastava incontrarsi in video

E’ evidente che la Conferenza di Lugano sarà al massimo un incontro sulla spartizione degli appalti per la futura ricostruzionedell’Ucraina, quantomeno intempestivo dal momento che la guerra è in corso e lo sarà ancora per un bel pezzo. Inutile dire che la Svizzera, come di consueto, si farà mungere ad oltranza.

Come se non bastasse, al grande evento mondiale (?) parteciperanno solo le retrovie, leggi sconosciuti burocrati, essendo i capi di Stato in altre faccende affaccendati!

Per tanto così, sarebbe bastato organizzare una videoconferenza!

Ah già: il “medico italiano” del PLR deve farsi propaganda elettorale sulla stampa di regime…

Lorenzo Quadri