La Finlandia ha annunciato la costruzione di un muro sul confine con la Russia, lungo 260 chilometri. L’obiettivo è quello di “assicurare un adeguato controllo delle frontiere”. La fallita UE tace ed approva. Ah, ecco.

Eh già: visto che la Finlandia ha una premier di $inistra, Sanna Marin, allora può costruire tranquillamente i muri sui confini, a maggior ragione se il confine è quello russo. Invece l’Ungheria del “sovranista” Orban viene da anni criminalizzata per aver fatto la stessa cosa. Due pesi e due misure, come sempre.

Quindi le frontiere si possono blindare; ma a condizione di essere di $inistra, e solo se l’obiettivo è “farla” alle nazioni giuste.  Ormai non c’è più limite al ridicolo di questa Unione europea allo sbando e completamente asservita a Washington.

Inutile dire che, alle nostre latitudini, i fautori delle frontiere spalancate – quelli sempre pronti a starnazzare istericamente non appena qualcuno evoca la necessità di proteggere i confini – tacciono omertosi davanti all’iniziativa finlandese. Un po’ come le femministe ro$$overdi pro-burqa, che sulla repressione delle donne in Iran sono rimaste silenti per settimane prima di abbozzare, poiché non avevano alternative, una forma di protesta, peraltro ridicola.

Intendiamoci, noi siamo i primi a sostenere i muri sul confine. Se poi i confini sono quelli dello spazio Schengen, a trarre vantaggio da queste iniziative sono tutti i Paesi che ne fanno parte; tra cui purtroppo figura anche il nostro. Non ci sta bene però che chi li promuove venga criminalizzato a geometria variabile: se è un “sovranista”, per gli eurofalliti diventa immediatamente un fascista da sanzionare, se invece si tratta di una $inistrata come  la Marin allora “l’è tüt a posct”.

Prendiamo comunque volentieri atto che per Bruxelles i muri sul confine si possono fare, e quindi cominciamo a metterne in cantiere uno anche noi. Ne abbiamo tutti i motivi. L’immigrazione – clandestina e non – è esplosa. Il caos asilo è tornato ai livelli deleteri del 2015. E allora, cosa stiamo aspettando?

Lorenzo Quadri