Lo stramaledetto virus “regalatoci” dalla Cina tra i vari disastri ha provocato l’instaurarsi di quella che qualcuno ha definito una dittatura mediatico-sanitaria. La missione della stampa di regime, ridottasi volontariamente a serva sciocca ed acritica del governicchio – sia cantonale che federale –  è stata quella di terrorizzare e rendere isterica la popolazione. Con l’obiettivo che, esposti ad un vero e proprio lavaggio del cervello di proporzioni mai viste prima, i cittadini impauriti accettassero ogni cappellata ed ogni sopruso dell’autorità. Che accettassero ed addirittura applaudissero alla rottamazione dei loro diritti fondamentali. E si sa che, una volta ceduto un diritto allo Stato, poi difficilmente torna indietro. E se lo fa, è solo in misura parziale.

Una delle prime conseguenze della dittatura mediatico-sanitaria l’ha evidenziata nei giorni scorsi la stampa d’Oltregottardo: un’impennata dell’odio intergenerazionale. Il Blick denunciava ad esempio come molti anziani venissero insolentiti in strada, per il solo fatto che fossero usciti di casa.

Eh già: a furia di sentire immani boiate come la fregnaccia degli anziani che devono “andare in letargo”, ai quali viene proibito di fare la spesa (divieto clamorosamente illegale!), che devono essere riportati a casa di peso se escono, che messaggio è stato fatto passare? Che il lockdown – con tutti i disastri economici, occupazionali e sociali che ne seguiranno – sia stato fatto “solo” per tutelare gli anziani; quindi che sia “colpa” degli anziani. E quindi ancora, gli over 65 che hanno l’ardire di rifiutare la reclusione di Stato sono degli scriteriati che vanificano gli enormi sforzi fatti a loro tutela. Se non addirittura degli untori. Vergogna! Un paese in cui gli anziani vengono apostrofati perché sono usciti di casa non è la Svizzera! E poco ma sicuro che passerà un bel po’ di tempo prima che torni un minimo di ragionevolezza. E’ già positivo che non si insista più sulle “fasce orarie” destinate agli over-65 per fare la spesa. Anche questa è una misura del tutto illegale. “Segregati e ghettizzati per il vostro bene”: questa storiella suona famigliare e ricorda nefasti regimi totalitari degli scorsi decenni.

Del resto, in generale la popolazione ne ha piene le scuffie delle misure di confinamento e delle chiusure imposte, in vari casi senza motivo. Esse hanno generato esasperazione e miseria. Come già scritto su questo colonne in tempi non sospetti: ai morti da coronavirus bisognerà aggiungere i suicidi da lockdown. Perché ci saranno persone, rovinate economicamente, che commetteranno gesti estremi.

Non per nulla ieri pomeriggio in varie città della Svizzera tedesca l’esasperazione popolare è esplosa sottoforma di proteste contro le misure di confinamento. Proteste svolte senza rispettare le distanze di sicurezza e che magari genereranno altri contagi. Ma quando il tappo salta, salta.  E di chi è la responsabilità?

Lorenzo Quadri