Nel dibattito sui Consuntivi 2012 in Consiglio comunale di Lugano si è assistito al chiaro tentativo – prevedibile ma squalliduccio – di strumentalizzazione partitica in chiave antileghista dei conti di alcuni dicasteri. Operazione sfociata nell’ideazione di storielle senza capo né coda.
A Lugano l’area della socialità e quella del turismo ed eventi hanno una cosa in comune: il capodicastero è leghista, trattasi infatti del sottoscritto. Di conseguenza, questi dicasteri andavano bacchettati per principio, a scopo di propaganda partitica. E, se gli elementi per farlo mancano, poco male: si possono sempre creare.
L’aumento di spesa del Dicastero delle attività sociali, ad esempio, è frutto di mistificazione. La spesa è aumentata per il semplice fatto che è stato costituito, così come da prescrizioni di legge, il fondo di riserva per le case anziani e per Casa Primavera, per un ammontare di 2.8 milioni.
Sicché il dicastero attività sociali nell’anno 2012 presentava un disavanzo di 4.8 mio,è di cui 2.8 milioni dovuti al fondo di riserva o “tesoretto” che dir si voglia. Quindi il disavanzo reale di tutto il dicastero è inferiore ai 2 milioni, quando la sola spesa per il regolamento sociale comunale è stata di 1.1 milioni.
Il preventivo 2012 del Dicastero attività sociali prevedeva una spesa di 59 milioni ed entrate di 53.5 di uscite, quindi un disavanzo effettivo di 5.4 milioni, senza considerare il tesoretto.
Quindi, rispetto al preventivo, a consuntivo troviamo una netta diminuzione del disavanzo, minori costi e maggiori ricavi.
Altro che spese allegre!
Dicasterismo… di chi?
Ciononostante, i capigruppo dei partiti storici hanno ripetuto pedissequamente il ritornello dei presunti sforamenti di costo del Dicastero attività sociali contenuta nel rapporto della commissione della gestione sul dicastero in oggetto. Ciò dimostra che i capigruppo non hanno nemmeno letto il capitolo corrispondente del messaggio municipale: hanno preso per oro colato le affermazioni del relatore Martino Rossi (PS). E poi a fare “dicasterismo” sarebbe – secondo questi stessi capigruppo – il municipio.
Del resto, che i costi delle case anziani di Lugano siano sensibilmente inferiori rispetto a quelli delle altre strutture cantonali, non è un mistero. Non dovrebbe esserlo in particolare per il relatore del rapporto su questo capitolo del preventivo, che per molti anni è stato capo della Divisione dell’azione sociale del Cantone.
Si può anche dire che le maggiori spese del regolamento sociale, ossia i 400mila Fr utilizzati per compensare l’inopinato taglio cantonale ai sussidi di cassa malati per gli anziani con la complementare, sono imputabili alle improvvisazioni del DSS. Senza un intervento comunale, molti anziani si sarebbero trovati in difficoltà poiché il tagli è stato annunciato dal Cantone senza dare il tempo alle persone colpite di trovarsi una cassa malati più conveniente. E’ una fortuna, dunque, che la città sia potuta intervenire.
Lasciano anche un po’ sorpresi le elucubrazioni contabili sul nuovo reparto di emodialisi di Casa Serena. Quasi ci si lamenta che la struttura rende (!) solo (!) 65mila Fr all’anno, con curiose teorie su costi calcolatori di affitto o di riscaldamento; come se fosse possibile scorporare degli spazi di Casa Serena ed affittarli a terzi incassando in canone. Per contro, nemmeno una parola viene spesa sul fatto che il reparto di emodialisi comporta un netto miglioramento di qualità di vista degli ospiti dell’istituto che devono purtroppo sottoporsi, più volte alla settimana, a questo invasivo trattamento. Il PS è diventato così sensibile al tema della redditività da non voler scrivere nemmeno una riga di commento sui progetti? O si temeva che un minimo cenno al proposito potesse indirettamente portare acqua al mulino dell’odiata Lega, per cui non sia mai?
Investire senza indotti?
Analoga la situazione nel caso del Dicastero turismo, che in Consiglio comunale è stato oggetto di un delirante attacco da parte del capogruppo PPD.
L’aumento di spesa con cui si sono riempiti la bocca certuni, ammonta in realtà (confronto tra consuntivo 2011 e consuntivo 2012) a meno di 300mila Fr su un totale di 4 milioni. Nel 2011 si sono spesi 3.8 milioni, nel 2012 4.1. Questo per un settore che sempre più costituirà una risorsa economica importante per la città di Lugano, in considerazione dello sfascio della piazza finanziaria provocato da scellerate politiche federali.
Questi meno di 300mila Fr extra sono stati investiti per migliorare i grandi eventi, che portano turisti generando indotti economici. Ed infatti lo scorso anno per il Natale sono ricomparsi, in quantità rilevante e dopo anni di assenza, i torpedoni turistici italiani.
Fa specie che a certuni non stia bene che le risorse (e nemmeno tante, considerate che siamo una città turistica) vengano investite là dove creano un ritorno economico. Evidentemente, si ritiene più politicamente corretto spendere il denaro pubblico senza generare indotti.
A meno che – per la serie: a pensar male si commette peccato, ma ci si azzecca quasi sempre – l’obiettivo di simili esercizi sui conti di certuni dicasteri fosse quello di inscenare squallide strumentalizzazioni a fini a partitici. Per poter poi andare in giro a raccontare ai quattro venti la fantasiosa storiella che «“nei dicasteri della Lega” (?) si spende troppo», così come ha fatto l’ex presidente sezionale PS.
Ma queste storielle hanno – purtroppo per i loro ideatori e per l’ammucchiata antileghista – le gambe corte.
Lorenzo Quadri