In 500mila in autostrada senza contrassegno: e il CF tira in ballo la vignetta elettronica

Ma guarda un po’! Improvvisamente la Confederella si accorge che sulle strade svizzere circolano 500mila automobilisti senza vignetta autostradale. Ciò comporta una minore entrata di 20 milioni di Franchetti, su un totale di circa 340 milioni. Non proprio noccioline, dunque! Da notare che gli introiti della vignetta, diversamente da quelli della maggioranza dei balzelli e sovrabalzelli che gravano sul groppone degli automobilisti, servono effettivamente a finanziare le strade nazionali. Non finiscono, dunque, nel calderone delle casse federali, utilizzati poi per scopi che nulla hanno a che vedere con la viabilità (ad esempio, finanziare finti rifugiati).

La fetecchiata della “digitalizzazione”

La “scoperta” del mezzo milione di veicoli senza vignetta e dei 20 milioni che mancherebbero all’appello arriva, tuttavia, in un momento assai sospetto. Come noto infatti il Consiglio federale vorrebbe introdurre la vignetta elettronica. Che però, con grande scorno dei sette camerieri dell’UE, non riscuote il successo sperato. Varie voci contrarie si sono già levate. Anche dai Cantoni. Ticino compreso. E questo malgrado il Dipartimento Leuthard abbia tentato di sdoganarla a suon di fetecchiate politikamente korrette: a partire dalla “digitalizzazione”. Un argomento con cui si immagina di far digerire qualsiasi cosa al popolino boccalone. Del resto è lo stesso che utilizza la Posta per giustificare la chiusura compulsiva di uffici postali. Per cui, vedete un po’ voi…

In che modo la vignetta elettronica risolverebbe il problema dei furbetti del contrassegno? Perché i rilevamenti sulla sua presenza verrebbero svolti automaticamente da appositi apparecchi posti a bordo-autostrada.

E allora – messaggio sottointeso – perché ancora si recalcitra?

Infinocchiare i cittadini

Prima di tutto, bisognerebbe sapere  come sono targati questi 500mila veicoli senza contrassegno autostradale: si tratta di  svizzeri, di residenti, oppure – più probabile – di stranieri?

Ma soprattutto. Chissà come mai la questione delle auto senza vignetta salta fuori proprio adesso che il Dipartimento federale dei trasporti vorrebbe introdurre la vignetta elettronica ma incassa solo njet? Come detto, la tempistica è sospetta. Non solo: il trucchetto del “bisogna cambiare sistema perché c’è chi non paga”, il Dipartimento Leuthard l’ha già utilizzato una volta per infinocchiare i cittadini. Il canone radiotelevisivo, alla faccia del tanto declamato principio di causalità, è stato trasformato in un’imposta pro-SSR. Una delle scuse più gettonate ere proprio: “almeno non ci saranno più telespettatori in nero”. Adesso si tenta di ripetere il giochetto con la vignetta: la facciamo elettronica che così non scappa più nessuno. Ciò fa peraltro nascere il sospetto che a circolare senza contrassegno siano  automobilisti che non risiedono in Svizzera. Si suppone infatti che gli eventuali rilevatori di vignetta elettronica non verrebbero piazzati su ogni tratta autostradale interna (esempio: tra Rivera e Bellinzona sud…), ma semmai solo in qualcuna. Mentre verrebbero certamente installati in prossimità dei valichi.

Caduti dal seggiolone?

Lo abbiamo già scritto: anche il Gigi di Viganello ha capito che la vignetta elettronica è il primo passo per l’introduzione del road pricing, del mobility pricing, e di tutti gli altri ciofeca pricing che la cricca politikamente korretta vuole rifilarci per penalizzare ulteriormente il solito sfigato automobilista. Ovvero per mungerlo ancora di più, per criminalizzarlo e limitarne la liberà di movimento. Vuoi entrare in città in auto? Paghi (poi ci si chiede come mai i commerci del centro si desertificano). Vuoi spostarti nell’ora di punta? Paghi (eh già, perché il comune cittadino gli orari di inizio e di fine della giornata lavorativa se li può scegliere à la carte, come no).

Naturalmente il Dipartimento Leuthard nega che lo scopo della vignetta elettronica sia quello di introdurre road pricing, mobility pricing e boiate affini.  Ma per crederci bisogna essere caduti dal seggiolone da piccoli.

Controlli in dogana

Questo non vuol dire ovviamente che ci sta bene che ci siano mezzo milione di automobili che usano le autostrade senza vignetta. Poiché ci sono tutti i motivi per ritenere che si tratti di stranieri, la soluzione è semplicissima: reintrodurre finalmente i controlli sistematici in dogana. Così, oltre ad ostacolare delinquenti, passatori, finti rifugiati con lo smartphone, eccetera, si controlla anche chi ha la vignetta e chi no. Più facile di così… perché il Doris-Dipartimento non lo propone? Perché non chiede la sospensione dei fallimentari accordi di Schengen, visto che anche gli eurobalivi hanno detto che “sa po’”?

Lorenzo Quadri