Immigrazionisti, tiè: la sproporzione tra delinquenti stranieri e svizzeri è plateale
Ma come: gli stranieri che delinquono non erano tutta un’invenzione della Lega populista e razzista? Ed invece, ma tu guarda i casi della vita, le statistiche della Confederella (non quelle del Mattino) ci danno ragione.
Di recente l’Ufficio federale di statistica ha diffuso i numeri dei reati violenti registrati in Svizzera nel 2020. E anche questa volta a tenere banco sono gli stranieri. Essi si sono infatti macchiati del61.5% dei crimini considerati, ovvero 192, contro i 120 commessi da svizzeri.
Da altre culture?
Le percentuali variano da reato a reato. Nei casi di violenza carnale gli autori stranieri sono il 73% del totale, per gli omicidi il 58.6%. Il primo dato è assai rilevante. Tutti questi stupratori stranieri sono forse immigrati in arrivo da altre culture?
Quelli che i $inistrati sedicenti difensori delle donne vogliono fare entrare tutti, e ovviamente far rimanere qui a vita, dal momento che i kompagni sono contrari alle espulsioni?
Quelli che le femministe ro$$overdi… idem come sopra?
Gli stranieri sono il 25%
A tal proposito, ricordiamo che la kompagna Simonetta Sommaruga, quando era ancora ministra di giustizia, ebbe a dire davanti al Consiglio nazionale che “la violenza domestica è un problema di uomini”. Eh no! Come dimostrano le cifre ufficiali, è un problema di uomini STRANIERI!
Oltretutto, va considerata una cosa: in Svizzera, gli stranieri sono il 25% circa della popolazione. Ma questo 25% commette il 73% delle violenze carnali. La sproporzione tra criminali stranieri ed “indigeni”, dunque, è plateale. Non è finita. Come ben sappiamo, i naturalizzati di fresco vengono conteggiati come svizzeri, il che sfalsa ulteriormente le statistiche. Vale per i delinquenti così come per i beneficiari di prestazioni sociali. Infatti i $inistrati perorano le naturalizzazioni facili sostanzialmente per due motivi: 1) per fabbricarsi (o tentare di fabbricarsi) nuovi elettori; 2) per taroccare i numeri della criminalità d’importazione e dell’immigrazione nello Stato sociale.
E’ così da anni
Sull’edizione del Mattino del 16 maggio scorso il direttore del Dipartimento delle Istituzioni Norman Gobbi rilevava che nelle carceri ticinesi il 73% dei detenuti è straniero. Una percentuale che sale all’80% alla Farera (carcere giudiziario, dove si trovano i prevenuti in attesa di processo).
Il dato non è certo una sorpresa. E’ così da tanto tempo.
Quando il Mattino per primo negli anni scorsi lo riferì, i soliti moralisti a senso unico – non potendo ovviamente smentire delle cifre ufficiali – si misero a starnazzare alla “situazione eccezionale”. Invece, eccezione un piffero! La percentuale è sempre quella!
Ennesima dimostrazione che la criminalità d’importazione è una realtà ed il Ticino, a seguito della sua posizione geografica – incuneato nell’Italia in regime di frontiere SPALANCATE dalla partitocrazia – ne è particolarmente colpito. Altro che “sono balle della Lega populista e razzista”! Altro che “casi isolati”!
Scontare la pena in patria
I dati testé citati (73% di detenuti stranieri all’Hotel Stampa, che sale all’80% alla Farera) rendono inoltre evidente una cosa: in questo sfigatissimo Cantone il settore carcerario, dai costi plurimilionari a carico del contribuente, serve sostanzialmente… per gli stranieri.
Sarebbe quindi tempo ed ora che questi detenuti d’importazione venissero mandati a scontare la pena nelle patrie galere. I cui standard sono assai diversi da quelli delle prigioni elvetiche simili ad alberghi.
Oltretutto, se questo genere di rimpatri avvenisse su larga scala, ne deriverebbe anche un benvenuto effetto deterrente. Il delinquente (tanto fare un esempio) dell’Europa dell’Est ci penserebbe due volte prima di commettere reati in Svizzera, sapendo che la pena la dovrà scontare in patria.
Vogliono i nostri soldi, ma…
Ohibò: vuoi vedere che queste nazioni dell’Europa orientale, le stesse che hanno la faccia di tolla di esercitare pressioni sulla Svizzera affinché versi il contributo di coesione (la famosa marchetta da 1.3 miliardi) pretendono i NOSTRI soldi, ma quando si tratta di riprendersi i LORO delinquenti, fanno orecchie da mercante?
Idem dicasi per paesi esotici che incassano i generosi aiuti allo sviluppo versati dagli svizzerotti, ma non ne vogliono sapere di sottoscrivere accordi di riammissione dei propri connazionali arrivati clandestinamente da noi come finti rifugiati. Anzi, tirano ogni scusa per evitare di riprenderseli (ed al proposito lo stramaledetto virus cinese cade a fagiolo come pretesto). Manaturalmente i grandi statisti del governicchio federale si fanno andare bene tutto. Vero ministro degli Esteri (ex) doppiopassaporto Ignazio KrankenCassis (PLR)? Vero ministra di Giustizia Karin Keller Sutter (Ka-Ka-eS), pure PLR?