Criminalità transfrontaliera – in arrivo dal Belpaese per delinquere in Ticino – ancora protagonista della cronaca ticinese di questi giorni.
Venerdì il negozio con distributore di benzina di via Dogana a San Pietro Stabio è stato rapinato per la quattordicesima (!) volta. Il gerente ha dichiarato che i malviventi si sono allontanati a bordo di un’auto con targhe italiane, in direzione del vicinissimo valico di Clivio. Ieri invece è giunta un’altra notizia degna di nota: i controlli effettuati dai militari del Gaggiolo sui valichi minori italo-svizzeri hanno permesso di sgominare una banda di etnia Rom, residente in un campo nomadi di Roma, e nota per numerosi furti e rapine messi a segno a cavallo del confine (ma come, i nomadi che delinquono non erano una balla della Lega populista e razzista?). La banda, manco a dirlo, operava in automobile; e aveva l’abitudine di dileguarsi attraverso i confini sguarniti con il Belpaese.
Vengono anche da Roma
Apperò. Quindi questi Rom sono venuti apposta da Roma, che non è proprio dietro l’angolo, per rubare in casa dei ticinesi. Evidentemente sanno che da noi ci sono i valichi minori sempre SPALANCATI. Gli svizzeri “si aprono” e “aprono” le frontiere: perché “bisogna aprirsi”, altrimenti si viene denigrati dall’élite politikamente korretta e con i piedi al caldo come “razzisti e fascisti”.
Gli svizzeri “si aprono” e così il Ticino diventa un vero self service per i delinquenti che operano nella fascia di confine. Delinquenti che, come è il caso dei Rom appena arrestati, non vengono solo dall’hinterland milanese o torinese. No, vengono addirittura da ROMA per svaligiare i ticinesotti che si sono “aperti”. Le voci si spandano! Piatto ricco, mi ci ficco!
Primo passo
Eccoci quindi con l’ennesima dimostrazione che, per tutelare la sicurezza di questo sempre meno ridente Cantone e dei suoi abitanti, bisogna CHIUDERE le frontiere. Chiaro il messaggio, kompagna Simonetta “dobbiamo aiutare l’Italia” Sommaruga?
E’ poi il caso di ricordare che entrambe le Camere federali hanno approvato la mozione della Consigliera nazionale leghista Roberta Pantani che chiedeva appunto la chiusura notturna dei valichi secondari. Chiudere questi valichi è infatti molto utile dal momento che, come ben esemplificano i casi di cui sopra, i rapinatori entrano ed escono dal Ticino in macchina o in moto. Questo per ovvi motivi: devono infatti potersi allontanare in fretta dal luogo del reato. Quindi che non ci si venga a raccontare la fregnaccia, che non sta né in cielo né in terra, che chiudere le dogane è inutile perché rimane la frontiera verde. Si dà infatti il caso che la frontiera verde non la si possa attraversare in macchina a tutta birra.
Chiudere anche di giorno
Chiudere di notte i valichi secondari è quindi il meno che si fossa fare a tutela della sicurezza del Mendrisiotto e non solo. Se poi nel Belpaese non sono d’accordo, tanto peggio per loro.
E dopo averli chiusi di notte, i valichi secondari li chiudiamo anche di giorno: abbiamo solo da guadagnarci. Avanti con i cancelli!
Lorenzo Quadri