Secondo la casta, il Mendrisiotto non ha un problema di sicurezza: “solo percezioni!”
Mercoledì mattina in Consiglio nazionale si è tenuto il dibattito sulla criminalità transfrontaliera che imperversa nelle zone di confine elvetiche. Lo spunto viene da aggressioni a persone e da assalti a portavalori che hanno di recente devastato la Romandia. Ma il problema non è solo romando. E’ tristemente noto anche in Ticino.
La richiesta di dibattito urgente (prima firmataria la democentrista ginevrina Céline Amaudruz) è stata sottoscritta da 80 deputati, oltre che del gruppo UDC, anche di PLR e PPD. Al proposito va ricordato che quando, alcuni mesi fa, i camerieri dell’UE in Consiglio federale tentarono di far mandare al macero la mozione Pantani sulla chiusura dei valichi secondari, i liblab – esponenti ticinesi compresi! – ed i kompagni del P$$ in Consiglio nazionale si accodarono e votarono la rottamazione della mozione. Che però venne “tenuta in vita” dagli Stati, a cui in seconda battuta si conformò tacitamente anche il Nazionale. La mozione Pantani rimane dunque attiva. E deve essere applicata.
Si ricorda che detta mozione chiede la chiusura notturna di tutti i valichi secondari (non solo di un paio), ed in via definitiva (non per limitati periodi di prova).
“Abbiamo comprensione”
Inutile dire che i camerieri dell’UE in Consiglio federale si sono affrettati a raccontare le consuete fregnacce: prendiamo sul serio le preoccupazioni delle regioni di confine, “abbiamo comprensione” (quante tonnellate di “comprensione” sono immagazzinate negli armadi della Confederella?)… però stiamo a guardare perché le statistiche dicono che… “sono solo percezioni”!
Sicurezza a ramengo
E’ evidente che le frontiere spalancate hanno mandato a ramengo la nostra sicurezza. Il nesso tra frontiere spalancate e criminalità d’importazione è evidente. Del resto, sei Stati membri dell’UE nei mesi scorsi hanno ulteriormente prolungato il ripristino “temporaneo” dei controlli ai confini, alla faccia di Schengen, suscitando la scontata ira funesta dei funzionarietti di Bruxelles non eletti da nessuno. Questi tamberla vogliono infatti abbattere i confini per demolire le nazioni e comandare in casa d’altri. Gli Stati UE di cui sopra hanno forse reintrodotto i controlli in dogana “per sport”? No; evidentemente li hanno introdotti per motivi di sicurezza!
Del resto, anche il Gigi (che non è l’imam con cui i kompagni del P$ di Lugano si fanno fotografare) di Viganello è in grado di rendersi conto che non si aumenta la sicurezza di una casa lasciando porte e finestre spalancate.
Telecamere?
E non veniteci a raccontare storielle su misure di sicurezza quali le telecamere ai confini. Di certo non sono un’alternativa alla chiusura. Vale quanto detto sopra: serve a poco installare le telecamere in casa se poi non si chiudono le porte!
La realtà è semplice. La partitocrazia eurolecchina ha spalancato le frontiere. Così facendo, ha sacrificato la sicurezza dei cittadini delle regioni di confine sull’altare delle proprie paturnie internazionaliste. Nel giugno 2005, ha ottenuto l’adesione della Svizzera a Schengen in votazione popolare (peraltro con maggioranza risicata) raccontando un sacco di panzane. E adesso che l’annunciato disastro è ormai realtà, si arrampica sui vetri nel tentativo di far credere che… sono solo percezioni!
“Sono solo percezioni”
Ed infatti di questo tenore – “sono solo percezioni” – sono stati gli interventi della partitocrazia in Consiglio nazionale. In particolare quelli dei $inistrati spalancatori di frontiere. Del resto, a costoro della sicurezza dei cittadini elvetici importa meno di zero. Loro vogliono riempire la Svizzera di delinquenti stranieri, terroristi islamici compresi, e sono contrari alle espulsioni di quelli che già si sono installati dalle nostre parti (magari mantenuti dallo Stato sociale).
Questi politicanti della casta possono andare a raccontarlo ai cittadini del Mendrisiotto e del Malcantone che rapine, aggressioni e Bancomat fatti saltare per aria “sono solo percezioni”. A maggior ragione se i dicitori di siffatte fregnacce sono soldatini confederati del triciclo che le citate regioni le hanno viste al massimo in fotografia. Sono anni che i comuni del Mendrisiotto e del Malcantone attendono che la mozione Pantani venga finalmente messa in atto!
Particolarmente penoso l’intervento dell’esponente dei Verdi-liberali (che sono uguali ai Verdi, che sono uguali ai ro$$i) il quale è andato al pulpito del Nazionale a cianciare che il principale problema della sicurezza della Svizzera sarebbe la cybercriminalità. Ossignùr! E la cosiddetta “onda Verde” premia simili fenomeni?
Lorenzo Quadri