Mercoledì dibattito al Nazionale: sarà l’occasione per rilanciare la mozione Pantani
Mercoledì prossimo 18 dicembre a Berna in Consiglio nazionale si terrà un dibattito urgente sulla criminalità transfrontaliera. La discussione generale è stata richiesta dal gruppo UDC con un’apposita interpellanza (prima firmataria, la parlamentare ginevrina Céline Amaudruz) che è stata sottoscritta da 80 deputati, tra i quali anche vari esponenti del cosiddetto “centro” PLR e PPD.
La richiesta prende spunto da quanto accaduto di recente in Romandia. Nel piccolo comune di Perly (GE) varie donne sono state aggredite, mentre nel Canton Vaud nei giorni scorsi ci sono stati assalti a dei portavalori. La richiesta parte dalla Romandia, ma evidentemente il problema della criminalità transfrontaliera è molto sentito anche in questo sfigatissimo Cantone. E gli esempi si sprecano: vedi le rapine ai distributori di benzina nel Mendrisiotto, vedi i bancomat fatti saltare per aria da scassinatori “non patrizi di Corticiasca”. Eccetera eccetera.
Altro che “sa po’ mia”!
L’interpellanza chiede al Consiglio federale, tra le altre cose, se è disposto a reintrodurre “temporaneamente” i controlli sistematici ai confini. Al proposito si ricorda che la richiesta della reintroduzione dei controlli alle frontiere è da tempo un cavallo di battaglia della Lega.
Di recente il Consiglio federale ha risposto ad una mozione di chi scrive sulla sospensione di Schengen (poiché di questo si tratta) con la consueta lagna del “sa po’ mia”. Peccato che si tratti di una panzana manifesta. Altro che “sa po’ mia”: i Paesi della DisUnione europea possono eccome. Ed infatti a fine ottobre sei Stati membri UE hanno notificato ai balivi di Bruxelles l’ennesimo prolungamento dei controlli temporanei (?) alle frontiere; in barba a Schengen. Da notare che questi controlli sono così “temporanei” da essere in vigore da anni. A snobbare Schengen sono Francia (!), Germania (!), Austria, Danimarca, Svezia e Norvegia.
Adesso qualche burocrate federale spieghi perché fior di Stati membri dell’UE possono sospendere Schengen per anni, mentre noi non possiamo mai fare niente!
La mozione Pantani
Il dibattito sulla criminalità transfrontaliera sarà evidentemente l’occasione per rilanciare la mozione Pantani sulla chiusura notturna dei valichi secondari. Come sappiamo, la Confederazione ha chiuso tre valichi per un periodo di prova di sei mesi. Poi li ha riaperti, e non certo perché la misura fosse inutile – questa è la solita balla di Fra’ Luca – ma per non dare fastidio ai vicini a sud (quelli che da anni ci prendono per i fondelli sul nuovo accordo sulla fiscalità dei frontalieri e ci mantengono iscritti su liste grigie illegali. Intanto però incassano i ristorni dei frontalieri. Ringraziamo gli esponenti del triciclo nel governicchio!).
Oltreramina c’è chi ha avuto la pessima idea di esultare perché Roberta Pantani non è stata rieletta in Consiglio nazionale per un pugno di schede. Forse si immaginava che così di chiusura dei valichi secondari non si sarebbe più parlato. Cari vicini a sud, vi è andata buca! Infatti la mozione per la chiusura rimane attiva!
Coerenza “centrista”
Al proposito della mozione Pantani, si ricorda questa “perla”. Quando lo scorso giugno in Consiglio nazionale si è trattato di votare sull’archiviazione (ossia l’affossamento) di detta mozione, gli esponenti del triciclo PLR-PPD-P$$, Verdi-anguria ovviamente compresi, hanno votato a favore dell’archiviazione. Tra gli uregiatti, praticamente solo i due deputati ticinesi si sono espressi contro. Invece nel PLR perfino i rappresentanti ticinesi hanno sostenuto la rottamazione della mozione: quindi l’ex partitone vuole le frontiere SEMPRE SPALANCATE. (A ripescare la mozione ci ha pensato il Consiglio degli Stati, al quale la Camera bassa si è poi tacitamente accodata malgrado la posizione contraria espressa in precedenza).
Invece nei giorni scorsi un certo numero di esponenti di PLR e PPD (25, dato che i firmatari sono 80 ed il gruppo UDC ha 55 membri) ha firmato l’interpellanza sulla criminalità transfrontaliera. Ohibò, qui i conti non tornano: tutto e il contrario di tutto! Sarebbe questa la tanto conclamata coerenza (?) del cosiddetto “centro”?
O vuoi vedere che, nel tandem ex partitone – PPDog, ci sono problemi di arteriosclerosi?
Oppure i soldatini “centristi” votano seguendo pedissequamente gli ordini di scuderia impartiti dalle dirigenze nazionali (che delle regioni di confine se ne impipano) invece di fare gli interessi del Ticino?
Oppure ancora si cavalcano le proposte ritenute popolari per questioni di marketing politico ma poi, quando si tratta di venire al dunque… contrordine compagni?