La prima priorità è l’approvvigionamento. Togliere subito il dossier alla Simonetta!

« Penuria » e « Razionamento ». Queste sono diventate le parole d’ordine quando si parla di energia, anche in Svizzera. Il che è semplicemente scandaloso.

La cosiddetta Strategia energetica 2050 è un fallimento totale. Come del resto tutte le decisioni che vengono prese sotto la pressione del ricatto morale e del populismo ro$$overdi.

Quindi, come detto più volte, l’uscita della Svizzera dal nucleare, decisa prima dall’uregiatta Doris Leuthard (ci spiace per le recenti vicissitudini familiari che l’hanno coinvolta, ma queste non cambiano il giudizio politico) e poi dal governicchio federale quando le donne erano in maggioranza, va annullata, ed anzi bisogna subito progettare nuovi reattori. Anche perché quelli francesi sorgeranno a pochi chilometri dai nostri confini.

Altro che pensare al CO2

Se ci troviamo in questa situazione di palta, la colpa è dell’inettitudine del governicchio federale ed in particolare della ministra dell’energia, la $ocialista Simonetta Sommaruga.

L’approvvigionamento energetico è una priorietà assoluta. Ma il tema non è mai stato preso sul serio,  bensì approcciato con l’ideologia eco-isterica anti CO2. Come se il problema del pianeta fosse il CO2 che produce la Svizzera, ovvero un millesimo di quello globale.

Mettiamocelo bene nella zucca: la nostra priorità non è ridurre il CO2. Oggi la nostra priorità è disporre dell’energia necessaria ai cittadini ed all’economia. Se le aziende falliscono e licenziano per colpa della “penuria” e del “razionamento”, gli svizzerotti potranno giusto andare in assistenza (finché lo Stato sarà in grado di pagarla: perché i soldi degli altri prima o poi finiscono) e vivere di aria decarbonizzata.

Lungimiranza ro$$overde

Per avere uno spaccato della lungimiranza della $ocialista Simonetta, basta pensare che costei riesce contemporaneamente a: spegnere il nucleare (quindi tagliare il 40% della produzione di elettricità svizzera) spalancare le frontiere e fare entrare tutti (quindi aumentare i consumi) elettrificare l’intera mobilità pubblica e privata (altra esplosione dei consumi), lanciare la fatwa sui riscaldamenti a nafta ed imporre termopompe anche nella cuccia del cane (ulteriore crescita del fabbisogno di corrente). E questa sarebbe una ministra dell’energia? Grazie, P$!

Solo di recente Sommaruga si è accorta che “non si possono aspettare 20 anni per una diga” e quindi, per la gioia dei suoi amici ambientalisti, la protezione del paesaggio verrà abbandonata. Già: perché a fermare la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di energia rinnovabile, o il potenziamento di quelli esistenti, sono poi le stesse cerchie ro$$overdi che vorrebbero si impiegassero solo queste fonti. Ennesimo esempio della coerenza della $inistra. Ma avanti, votatela…

Le priorità sono cambiate

Se la Svizzera non ha un piano energetico decente, la colpa è del governicchio federale che invece di occuparsene si fa le pippe mentali sulle emissioni di CO2. Questo piano va allestito entro un termine brevissimo.

Ed ovviamente le priorità vanno cambiate. “Non è più tempo di danzare”, dissero a Catherine Howard, quinta moglie del re inglese Enrico VIII, le guardie venute ad arrestarla per ordine del marito (la giovane regina, come noto, lasciò la testa sul patibolo). Per noi non è più tempo di correre dietro agli ecoisterici ed ai “gretini”, né di farci problemi per l’habitat di qualche rara specie di nerch, e neppure di dare corda a moralismi da quattro soldi. Ad esempio: se ci serve il gas ed il gas è russo, lo si prende lo stesso. Come si è ben visto, le sanzioni contro Mosca non fanno finire la guerra ma, al contrario, la allungano. Quelle della Confederella, poi, sono una goccia nel mare. E stare al freddo e al buio per l’ex comico Zelensky, anche no. Del resto la stessa Ucraina continua a ricevere il gas dalla Russia.

Dobbiamo pensare ai nostri interessi. Se non lo facciamo noi, non lo farà nessuno!

Togliere il dossier

E’ evidente che il dossier energia va tolto subito dalle mani della climatista esaltata Simonetta Sommaruga (perché non si può definire diversamente una che va ai convegni internazionali a blaterare che “la Terra brucia”) e affidato ad una persona competente, anche scelta al di fuori del governicchio. In tempo di guerra viene nominato un generale, l’esercito mica lo conduce la Amherd di turno. Ebbene, ci troviamo nella stessa situazione.

Col fischio che siamo disposti ad affrontare “penurie” e “razionamenti” per l’incapacità ed il letargo dei nostri sgovernanti!

Imprenditori o mungitori?

I camerieri bernesi dell’UE sono tuttavia in buona (si fa per dire) compagnia nella non-gestione della crisi energetica.

Le associazioni economiche, più che lamentarsi, cercare di mungere sussidi statali in perfetto stile $inistrato e pretendere di accaparrarsi loro l’energia a scapito delle famiglie, sembrano non saper fare. Alla faccia dell’imprenditorialità!

Pure i Cantoni latitano. La competenza sarà anche federale, ma il problema riguarda tutti. Quindi i Cantoni mica possono stare a guardare ed aspettare che il riscaldamento e la luce si spengano! Tocca anche a loro presentare progetti e proposte! Sveglia!

Lorenzo Quadri