Guerra, CF asfaltato anche dalle commissioni parlamentari: non ne ha azzeccata mezza

Da quando è purtroppo iniziata la guerra in Ucraina, il governicchio federale ha infilato una cappellata dietro l’altra.

La Svizzera, nazione che dovrebbe essere neutrale, per sostenere Kiev ha rottamato la neutralità ed anche lo Stato di diritto (blocco illegale di beni di privati cittadini russi). L’effetto boomerang delle sanzioni sarà pesantissimo. E’ di questi giorni la notizia che la piazza finanziaria elvetica è ormai sempre meno rilevante: perde banche e posti di lavoro. Quando i capitali dei cosiddetti “oligarchi”, una svolta sbloccati, partiranno per altri lidi (dove già si fregano le mani), arriverà un’altra mazzata.

Il festival delle boiate

Malgrado la Svizzera, per correre servilmente dietro alla fallita UE, abbia fatto molto di più di quello che avrebbe dovuto fare un paese neutrale, ci sono balivi stranieri che senza vergogna pretendono ancora di più. Questa foffa arriva al punto di minacciare ritorsioni. Vedi le recenti farneticazioni dell’ambasciatore USA a proposito del blocco dei patrimoni degli oligarchi.

Intanto il presidente di turno della Confederella, il “medico italiano” (cit. Corriere della Sera) del PLR, addirittura si bulla sui media che la Svizzera sarebbe la prima della classe nel congelamento illecito dei patrimoni di privati cittadini russi. Il “medico italiano” si gloria dunque dell’abbandono di quella certezza del diritto che ha fatto la fortuna dell’economia svizzera e con cui il suo partito, il PLR, si riempie ipocritamente la bocca, ma solo quando fa comodo. PLR che, per non farsi mancare niente, ora vaneggia addirittura di un avvicinamento alla NATO. Risultato: a livello mondiale giornalai e politicanti dichiarano che la Svizzera non solo ha voltato le spalle alla storica neutralità, ma vuole pure entrare nella NATO. E il governicchio federale invece di smentire tace, dando così credito a simili bestialità.

Cazziati anche dal parlatoio

La Commissione di politica estera del Consiglio nazionale ha chiesto un rapporto sulla neutralità della Svizzera, rendendo evidente che alla neutralità non ci crede ormai più nessuno.

La Commissione della gestione del CN ne ha chiesto un altro sulla base legale delle sanzioni: perché non c’è.

Nei giorni scorsi, il governicchio federale è stato asfaltato anche dalla Delegazione delle

Commissioni della gestione delle Camere federali (DelCG). Tra i vari cazziatoni, la DelCG ha giudicato “perlomeno carente” la capacità del CF di valutare le conseguenze della guerra: in particolare per quanto attiene alle sanzioni economiche, che per estensione non hanno precedenti, ed all’afflusso di profughi. Com’era già la storiella della Svizzera che avrebbe emesso sanzioni in numerosi casi precedenti, sicché saremmo nel campo dell’ordinaria amministrazione e dunque la neutralità sarebbe preservata?

Quando una delegazione parlamentare composta da tutte le forze politiche usa il termine “perlomeno carente”, intende dire “disastrosa”.

Nessuna idea

Il governicchio federale ha calato le braghe ad altezza caviglia ed ha ripreso (e continua a riprendere) in automatico le sanzioni UE contro la Russia (la fanfaluca delle “valutazioni caso per caso” lorsignori vanno a raccontarla a qualcun altro). E ciò avviene – udite udite – senza avere la più pallida idea delle conseguenzesull’economia elvetica!

Però il “medico italiano” ha dichiarato ai media di regime che “Gli svizzeri sono pronti a pagare il prezzo delle sanzioni”. Prezzo che lui stesso ignora completamente!

Il governicchio federale ha inoltre istigato i cittadini ad ospitare profughi ucraini in casa propria senza sapere, neppure in modo approssimativo, quanti sarebbero stati i potenziali arrivi, né la durata della permanenza in Svizzera.

E’ ovvio che qui c’è gente che deve dimettersi!

La Viola sbrocca

A dimostrazione che non c’è limite al peggio, la ministra della Difesa uregiatta Viola Amherd (Viola chi?), forse invidiosa del fatto che certi suoi colleghi sono sempre sui media mentre lei giustamente non se la fila nessuno, per avere il proprio quarto d’ora di notorietà si è messa a blaterare che il CIO, Comitato internazionale olimpico, non deve limitarsi ad escludere gli atleti russi e bielorussi dalle competizioni; deve espellere anche i propri funzionari di queste nazionalità. “Perché lo sport deve dare un segnale forte”! Corbezzoli!

Ma queste cretinate la Viola se le sogna di notte? E ad uscirsene con simili “cagate pazzesche” (cit. Fantozzi) è la ministra di un Paese neutrale?

Già l’esclusione degli atleti russi dalle competizioni a seguito della loro nazionalità è un’idiozia al pari della censura della letteratura russa, oltre che un chiaro atto razzista. Ma naturalmente l’inutilissima Commissione federale contro il razzismo, al servizio della casta immigrazionista, tace omertosa. Adesso la Viola pretende di andare ancora più in là. Ottenendo il seguente risultato: il CIO l’ha bacchettata, facendo notare all’incompetente soldatina uregiatta che i suoi funzionari sono eletti singolarmente e non rappresentano i rispettivi Paesi.

Figura di palta per la Viola, ma anche per la Confederella la cui neutralità – “grazie” ad una classe politica inadeguata – è ormai diventata una penosa barzelletta!

Sovranità a due velocità

Fanno poi ridere i polli quei politichetti “nostrani” che hanno sempre svenduto la sovranità della Svizzera, ma adesso si riempiono la bocca con la sovranità dell’Ucraina.

Spieghino questi soldatini triciclati perché se l’UE vuole imporre alla Svizzera le sue leggi ed i suoi giudici si tratta dell’“accordo della ragione, da firmare subito”.  Se la Russia volesse imporre all’Ucraina le sue leggi ed i suoi giudici saremmo invece davanti ad una criminale violazione dell’autonomia di un paese sovrano.

Buoni solo per pagare

Essendo ottimisti, vogliamo pensare a quello che accadrà quando finalmente le armi taceranno (speriamo il più presto possibile). Ci sarà un paese da ricostruire. E per la ricostruzione gireranno appalti miliardari. Scommettiamo che i Paesi NATO (USA in testa) si faranno gli attributi di platino mentre gli svizzerotti fessi saranno chiamati solo per pagare il conto a suon di miliardi “di coesione”?

Lorenzo Quadri