L’accordo quadro rottamerà la volontà dei cittadini. Ma la partitocrazia se ne impipa
Quando si dice prendere per i fondelli la gente. I camerieri dell’UE in Consiglio federale, i soldatini della partitocrazia PLR-PPD-P$$ nonché quelli delle associazioni economiche, bramano di sottoscrivere lo sconcio accordo quadro istituzionale con Bruxelles. Abbiamo letto di recente le esagitate esternazioni della direttrice di Economiesuisse Monika Rühl al proposito.
Economiesuisse, come sappiamo, è un’associazione controllata dai manager stranieri delle multinazionali. A costoro della sovranità, dell’indipendenza e dei diritti popolari della Svizzera non gliene potrebbe fregare di meno. E detta associazione schiaccia poi gli ordini al PLR nazionale, che a sua volta li schiaccia alla sezioni cantonali.
Ebbene, la buona Monika (con la “k”) pretende che la Svizzera dica subito Sì, naturalmente senza condizioni, allo sconcio accordo quadro. Giù le braghe, permettiamo ai balivi di Bruxelles di dettarci legge, e questo per andare ad ulteriormente ingrassare le tasche già rigonfie di qualche borsone, a scapito di tutto il resto della popolazione elvetica!
PLR: “accordo della ragione”
Del resto, non è certo un caso che il PLR, telecomandato da Economiesuisse, si sia fiondato ad approvare il trattato capestro con l’UE, definendolo addirittura “l’accordo della ragione”. Nientemeno! Qui si sta svendendo la Svizzera, ed i liblab, sempre più asserviti a Bruxelles, cianciano di “accordo della ragione”. Con il loro Consigliere federale (ex) doppiopassaporto KrankenCassis che addirittura pretendeva di far credere al popolazzo che i giudici stranieri fossero una “fake news”. O mente di proposito, oppure non conosce i dossier del suo dipartimento.
La direttiva sulla cittadinanza
Come noto, lo sconcio accordo quadro, se approvato, porterebbe con sé una lunga serie di sciagure. Tra queste, l’obbligo di applicare la direttiva UE sulla cittadinanza. Tale direttiva impedirebbe alla Svizzera di espellere i delinquenti stranieri, se questi sono dei cittadini comunitari. Alla faccia della volontà popolare.
Per prendere per i fondelli la gente, i politicanti del triciclo fingono di considerare la direttiva in questione una linea rossa invalicabile. Chiaramente, questa fregnaccia non se la beve nessuno. E’ ovvio che, nella deleteria ipotesi in cui l’accodo quadro dovesse venire sottoscritto, Bruxelles pretenderà dagli svizzerotti l’applicazione della direttiva UE sulla cittadinanza. E i politicanti del triciclo si posizioneranno all’istante a 90 gradi.
Lo stesso accadrà, sia detto per inciso, per quel che riguarda il pagamento delle indennità di disoccupazione ai frontalieri, che Bruxelles progetta di rifilare al paese di ultimo impiego e non principalmente a quello di residenza, come accade ora. La questione è temporaneamente sparita dai radar, dal momento che gli organi della “vecchia” UE (quelli della legislatura appena conclusa) non hanno trovato un accordo. Poco ma sicuro che tornerà alla ribalta a breve. Ed il Mago Otelma prevede l’ennesima calata di braghe rossocrociate ad altezza caviglia.
I legulei dei tribunali
Tra i legulei che la partitocrazia PLR-PPD-P$$ ha piazzato nei tribunali, ce ne sono di quelli che già ritengono che la devastante libera circolazione delle persone prevalga sulla decisione dei cittadini svizzeri di espellere i delinquenti stranieri. Questi tamberla praticamente applicano in anticipo, di propria iniziativa, la direttiva UE sulla cittadinanza! Altro che giudici: questi sono dei politicanti spalancatori di frontiere!
Nei mesi scorsi fece infatti scalpore la sentenza del tribunale distrettuale zurighese che annullò l’espulsione di un giovane picchiatore tedesco, proprio argomentando che la misura sarebbe incompatibile con la libera circolazione. Poi il Tribunale federale ha sentenziato, in questo come in un altro paio di casi, che le cose stanno diversamente.
Quanto durerà
Tutto a posto? Mica tanto. Perché la domanda è a sapere: quanto durerà? Il gruppo Udc alle camere federali, di cui fa parte anche la Lega, ha presentato un’iniziativa parlamentare affinché si chiarisca, senza se né ma, che l’espulsione dei delinquenti stranieri vale per tutti, cittadini UE compresi. Perché così sta scritto nel codice penale, e così sta scritto nella Costituzione. Dunque, non ci può essere direttiva di Bruxelles che tenga. Ebbene: come prevedibile, la partitocrazia triciclata la scorsa settimana ha respinto compatta l’iniziativa. Motivo: “ma il TF in recenti sentenze ha stabilito che la libera circolazione non impedisce le espulsioni, quindi l’iniziativa è inutile”.
$ignori, ma ci siete o ci fate? Oggi, allo stato attuale, la libera circolazione non impedisce le espulsioni. Se però un domani dovesse entrare in vigore lo sconcio accordo quadro, e quindi la direttiva europea sulla cittadinanza, i cittadini UE che delinquono non potranno piùessere espulsi! Per questo, altro che inutile! L’iniziativa era indispensabile. Ma evidentemente la partitocrazia NON VUOLE l’espulsione dei delinquenti stranieri. Malgrado sia stata decisa dal popolo. Questa è la realtà!
Il bluff del “rigore”
Ed infatti, il triciclo ha introdotto, come ben sappiamo, la clausola di rigore, che permette al giudice “in casi estremi” di rinunciare all’espulsione di uno straniero che delinque. Prima della votazione popolare sull’iniziativa d’attuazione, la casta aveva assicurato che i casi di rigore sarebbero stati una rara eccezione, al massimo il 2-3% del totale. Ed invece, ma tu guarda i casi della vita, sono il 30%! E’ quindi evidente che la partitocrazia ed i suoi legulei stanno di nuovo prendendo il popolo svizzero per il lato B.
Lorenzo Quadri