In 13 anni, il governicchio federale non ha fornito una statistica decente. Non sarà che…?
Sono passati più di 10 anni dal 28 novembre 2010, ovvero da quando l’iniziativa per l’espulsione dei delinquenti stranieri è stata accolta in votazione popolare. Eppure la presa per i fondelli continua in grande stile!
In effetti non si sa quanti stranieri con decreto di espulsione sono stati effettivamente allontanati dalla Svizzera. Alle varie richieste presentate nel corso degli anni, anche tramite atti parlamentari, non sono mai arrivate vere risposte. Nemmeno si sa in quanti casi l’espulsione non è stata eseguita per colpa della cosiddetta clausola di rigore. E’ il colmo!
Scarica barile
Come si spiega la scandalosa carenza di informazioni? Per parecchio tempo, il pretesto è stato che mancava la base legale per procedere ai necessari rilevamenti statistici. Poi la base legale è stata creata. Però l’informazione resta imboscata. Ed ora si assiste allo scarica barile sui Cantoni: i burocrati federali li accusano di fornire dati lacunosi.
Scelta deliberata?
Se a pensar male si commette peccato ma ci si azzecca quasi sempre, non ci vuole molta fantasia per immaginare che gli evocati “impedimenti tecnici” altro non siano che una balla di fra’ Luca. La realtà è che l’informazione richiesta, per quanto semplice, non viene fornita di proposito: i camerieri dell’UE in Consiglio federale vogliono nascondere qualcosa. Cosa? Ovviamente, che il numero delle espulsioni effettivamente eseguito è ridicolmente basso e lontanissimo dalle promesse (farlocche) fatte in occasione delle votazioni popolari. Costituzione e legge rimangono lettera morta! Immigrazionismo über Alles! Devono entrare, e devono restare tutti!
Ironia della sorte
L’aspetto ironico della vicenda lo apprendiamo dalla stampa d’Oltralpe. A rompere le uova nel paniere al governicchio federale sarà nientemeno che l’UE. Bruxelles imporrà una riforma del sistema d’informazione di Schengen: vi dovranno figurare anche i numeri delle espulsioni. Che smacco! Tuttavia, rileva il Blick, la nuova banca dati non sarà in vigore prima del 2023. E non sarà retroattiva. Potrà dunque fornire le cifre delle espulsioni eseguite solo a partire da quella data. 13 anni per avere una statistica!
Volontà popolare nel water?
Ma purtroppo da qui al 2023 la situazione rischia di essere cambiata drasticamente. La partitocrazia eurolecchina infatti smania per sottoscrivere lo sconcio accordo quadro istituzionale con Bruxelles. La presidenta nazionale del PLR lo ha definito “l’accordo della ragione, da firmare subito”. Esso ci imporrà la direttiva comunitaria sulla cittadinanza. A seguito di questa direttiva-ciofeca, la Svizzera non potrà più espellerestranieri che delinquono o che mungono il nostro stato sociale, se essi sono cittadini dell’Unione europea.
I $inistrati del P$, dal canto loro, hanno già avuto il coraggio di dire che bisogna calare le braghe sulla direttiva in questione. Ma bravi!
Risultato: per colpa della partitocrazia, ci terremo in casa tutti (o quasi) i delinquenti stranieri. E allora non avremo più bisogno delle statistiche sulle espulsioni: perché non ci saranno più nemmeno le espulsioni!
Lorenzo Quadri