Su Cantoni e Comuni si abbatterà una spesa extra da un miliardo. Intanto i politicanti…

E ti pareva! Nei prossimi anni sui Cantoni e sui Comuni si abbatterà una nuova spesa stratosferica. Il motivo è l’onda lunga del caos asilo del 2015. Un caos innescato in buona parte dall’Anghela Merkel con la sua demenziale linea del “Wir schaffen es” (ovvero: “ce la facciamo” ad accogliere tutti). Tale linea ha messo nella palta non solo la Germania, ma mezza Europa. In più, all’epoca, il Belpaese spalancava i porti ai passatori delle ONG. Dopo la parentesi salviniana è tornato a farlo.

Come aperti erano, e tuttora sono, i confini della Svizzera. Perché i camerieri dell’UE in Consiglio federale non si sognano di sospendere l’applicazione dei fallimentari accordi di Schengen, come invece hanno fatto e fanno vari Stati membri UE.

Berna chiude i rubinetti

Sta di fatto che la Svizzera, grazie alla politica del “devono entrare tutti” dell’allora ministra di Giustizia kompagna Simonetta Sommaruga, si è riempita di finti rifugiati con lo smartphone, che non scappano da nessuna guerra. I quali sono ancora qui a farsi mantenere dal solito sfigato contribuente svizzerotto; quello “chiuso e razzista”.

Ora, accade che la Confederazione dopo qualche anno (5, rispettivamente 7) smette di pagare i costi del mantenimento dei migranti economici. Il conto ricade quindi sul groppone dei Cantoni e dei Comuni in cui essi si trovano. Ebbene, come è emerso nei giorni scorsi, si calcola che il salasso ammonterà ad un miliardo di fr! Ovviamente la prima domanda è quella a sapere quanto dovrà pagare il Ticino; al proposito la Lega ha già presentato un’interrogazione al governicchio.

E ovviamente vogliamo anche sapere dove si pensa di risparmiare per compensare questa spesa aggiuntiva generata dagli spalancatori di frontiere!Perché è chiaro che di mettere le mani nelle tasche dei contribuenti per foraggiare i finti rifugiati in assistenza non se ne parla nemmeno.

Italia presa d’assalto

Ed il bello, anzi il brutto, è che non è finita. Infatti il nuovo (riciclato) governo del Belpaese, uno dei più a $inistra della storia della Vicina Repubblica, non appena insediato ha subito riaperto i porti per farla all’odiato ex ministro leghista Salvini. Risultato: nel giro di dieci giorni gli sbarchi sono triplicati. Domanda da un milione: chi saranno, al di fuori dell’Italia, i primi a fare le spese del nuovo corso? Forse proprio noi, per ovvi motivi di contiguità territoriale?

Ricordiamo che, al momento della formazione del nuovo governo italico, il direttore del DECS kompagno Manuele Bertoli, forse non avendo di meglio da fare, auspicava la riapertura dei porti italiani all’immigrazione clandestina. E’ stato subito accontentato. I soldi per mantenere i finti rifugiati extra che arriveranno grazie all’avvenuta riapertura dei porti li decurtiamo dal budget del DECS?

I politicanti della casta

Non è ancora finita: a Berna una coalizione trasversale formata da esponenti del triciclo PLR-PPD-P$$ (inclusi ovviamente i Verdi-anguria) ha inoltrato una mozione al Consiglio federale sul tema asilo.  A pochi giorni dalla notizia della spesa extra di un miliardo che si abbatterà su Cantoni e Comuni, cosa hanno escogitato i politicanti della casta? Ma naturalmente, hanno pensato bene di chiedere al governicchio federale di impegnarsi ad accogliere ancora più finti rifugiati!

Secondo questi soldatini del triciclo, il contribuente svizzerotto dovrebbe farsi carico – ovvero: accogliere, e poi mantenere in assistenza vita natural durante – il 2% dei clandestini in arrivo dal Mediterraneo!

Qui qualcuno ha decisamente perso la bussola, ed osiamo sperare che i cittadini in ottobre si ricordino di NON VOTARE quella partitocrazia che vuole farci spendere sempre più per mantenere finti rifugiati e poi viene a blaterare che non ci sono i soldi per l’AVS e che bisogna andare in pensione ad 80 anni!!

Gli eurobalivi

La ciliegina sulla torta ce l’ha poi messa la neo-presidenta della Commissione UE Ursula Von der Leyen, tirapiedi dell’Anghela Merkel, la quale come noto vuole far saltare per aria il sistema Dublino, e quindi anche le possibilità di rinvio di finti rifugiati che esso comporta.

Anche al Gigi di Viganello è evidente che il cocktail apertura dei porti del Belpaese + rottamazione dei rinvii Dublino + Confederazione che si ritira dal finanziamento delle spese dell’asilo è semplicemente devastante. Al proposito, chi scrive ha presentato un’interpellanza al Consiglio federale. Eppure, secondo i politicanti del triciclo PLR-PPD-PSS, la Svizzera dovrebbe accogliere sempre più finti rifugiati che arrivano sui barconi.  Di quelli che vengono ripartiti direttamente tra i paesi europei. E questo malgrado, come di recente dichiarato perfino dal capo della Segreteria di Stato della migrazione Mario Gattiker, la stragrande maggioranza di questi migranti non abbia affatto diritto all’asilo. Siamo proprio messi “bene”!

Lorenzo Quadri