Dalla casta sempre nuovi “regali” ai profughi. I cittadini stanno perdendo la pazienza

I $inistrati stanno approfittando della guerra in Ucraina per pompare senza ritegno l’industria ro$$a dell’asilo (chiaro: ci tettano dentro alla grande). E il sedicente “centro”, imbesuito dal  multikulti e succube del ricatto morale, come al solito segue supino.

Primo passo: l’abbonamento generale (AG) gratuito per i profughi ucraini. I quali non hanno però alcuna necessità di scorrazzare gratis in treno-bus-autopostale-battello per tutta la Svizzera. Da notare che negli ultimi tempi si vedono in giro non poche lussuose automobili con targhe ucraine, modelli che il “ticinese medio” non si può nemmeno sognare. Ma questo non si può dire: è becero razzismo. Evidentemente i costi dell’operazione “AG gratis” verranno alla fine scaricati sul groppone del contribuente.

La deriva assistenzialista è palese. Se l’ente pubblico vuole far finire prima del tempo l’ondata di solidarietà nei confronti dei profughi ucraini, deve solo andare avanti così.

E cosa pensano bene di fare i soliti politicanti del P$ (Partito degli Stranieri)? Ora pretendono che l’abbonamento generale venga regalato a tutti i migranti economici! Capita l’antifona? Intanto gli svizzeri che tirano la cinghia l’AG se lo devono pagare di tasca a propria.

Un Cantone in più

I burocrati bernesi prevedono l’arrivo di centinaia di migliaia di profughi ucraini. Praticamente un Cantone in più. Stando così le cose, è chiaro che i finti rifugiati che non scappano da nessuna guerra vanno rimpatriati. Perché di soldi e di alloggi per tutti non ce ne sono! Altrettanto evidente è che i costi generati dall’arrivo massiccio di sfollati ucraini vanno coperti attingendo al budget dell’asilo e dei regali all’estero. Come del resto intende fare la Danimarca. Altro che pensare di approfittare del conflitto per rendere la Svizzera ancora più paese del Bengodi per migranti economici che non scappano da nessuna guerra!

Non si tratta nemmeno di creare rifugiati di serie A e di serie B, come cianciano i moralisti a senso unico. Si tratta al contrario di effettuare la doverosa distinzione tra profughi di guerra, che vanno aiutati temporaneamente, e migranti economici, che non hanno alcun diritto di rimanere in Svizzera. Perché non esiste un diritto all’immigrazione, malgrado il demenziale Patto ONU per la migrazione sogni di introdurlo. Tra l’altro: qualcuno immagina che una Svizzera scriteriatamente acculata nel Consiglio di sicurezza del BidONU non correrebbe a firmare tale Patto? Auguri!Non partiranno mai

Va da sé che l’AG  gratuito per andare in gita sul lago è solo il primo capitolo.

La Swisscom regala ai profughi abbonamenti di telefonia mobile, per poter rimanere in contatto con l’Ucraina. Visto che l’ex regia federale di beneficenza non ne fa, e dato che i suoi strapagati “magnager” di certo non rinunciano nemmeno ad un copeco dei propri stellari compensi, è evidente che anche il prezzo di questa operazione verrà fatto pagare al resto dell’utenza.

Poi arrivano i sussidi di 3000 Fr ai rifugiati ucraini per seguire dei corsi di lingua. Non ci vuole un dottorato per capire che si tratta di una misura volta a far rimanere qui in via definitiva i profughi. I quali non sono, e non saranno, tutti stinchi di santo.

Qualcuno immagina che, con siffatta pletora di privilegi,  i rifugiati ucraini vorranno ancora lasciare la Svizzera quando – speriamo il prima possibile – nel loro paese sarà tornata la pace? Mai più! Specie se  qualche imprenditore furbetto ne avrà nel frattempo assunti al posto di lavoratori svizzeri, ma a paga inferiore.

I rincari

Il “medico italiano” (cit. Corriere della Sera) presidente di turno della Confederella va in giro a dire che la Svizzera aumenterà gli aiuti umanitari. Ma questo becchino della neutralità svizzera pensa che i soldi pubblici crescano sugli alberi?

Intanto i cittadini elvetici che tirano la cinghia – molti dei quali già si trovano immersi a bagnomaria nella palta a causa della crisi economica da stramaledetto virus cinese – devono far fronte anche al caro benzina e al caro gasolio. E chissà quanti altri rincari ci aspettano. La rottamazione della neutralità e le sanzioni alla Russia hanno infatti un costo. E a pagarlo sono i cittadini! E allora, cosa aspetta il governicchio federale a tagliare le tasse sulla benzina, come richiesto dalla Lega? Sveglia, Italia e Francia l’hanno già fatto!

E che nessuno venga a raccontarci fonchiate su basi legali mancanti, perché gli ridiamo in faccia! Che base legale avevano Cassis e compagni di merende per affossare la neutralità svizzera, prevista dalla Costituzione?

Lorenzo Quadri