Ennesima scandalosa sentenza del Tribunale federale: a Losanna urgono repulisti

 

I legulei buonisti-coglionisti del Tribunale federale ci regalano una nuova perla: un omicida con doppia cittadinanza macedone e kosovara potrà ottenere il permesso di domicilio (C)  per ricongiungimento familiare in Svizzera  con la moglie kosovara e la figlioletta.

Sicché, per i giudici spalancatori di frontiere, nel nostro paese deve entrare proprio tutta la foffa straniera: assassini compresi.

E le istanze precedenti?

Sulla nota stampa dell’ATS leggiamo che il macedone-kosovaro in questione aveva ucciso una persona al suo paese a 22 anni, nel 1994. Dopo aver passato alcuni mesi in carcerazione preventiva, venne rilasciato e si trasferì in Kosovo. Nel 2001 giunse in Svizzera a seguito del matrimonio con una kosovara residente nel nostro paese. Nel 2008 ottenne il permesso di domicilio. Nel 2009 venne arrestato su mandato di cattura internazionale (!) e nel 2011 fu estradato in Macedonia, dove venne condannato a 7 anni. Nel 2014 è uscito di prigione. Nel 2015 la moglie ha chiesto il ricongiungimento familiare essendo nel frattempo scaduto il permesso C dell’immacolato maritino. L’ufficio cantonale della migrazione (il Cantone in questione è Sciaffusa) ha risposto picche. Stessa cosa hanno fatto il Consiglio di Stato ed il Tribunale cantonale sciaffusano. Il Tribunale federale ha invece ribaltato queste decisioni: l’assassino macedone-kosovaro potrà ricongiungersi in Svizzera con la moglie connazionale.

Ennesima dimostrazione che al Tribunale federale urgono pulizie di primavera. Se infatti all’ufficio cantonale della migrazione, al consiglio di Stato di Sciaffusa, e soprattutto al Tribunale cantonale di Sciaffusa, hanno deciso che l’omicida straniero non poteva stabilirsi in Svizzera, vuol dire che a sostegno di questa scelta c’erano degli argomenti giuridici fondati. A meno che si voglia sostenere che tutte queste istanze siano composte da ignoranti. Il TF si  è invece arrampicato sui vetri alla ricerca di argomenti per rilasciare il permesso B al macedone.

Quindi a Losanna si fa politica per spalancare le frontiere. E la si fa tramite sentenze-ciofeca che però, ahinoi, creano giurisprudenza. Risultato: dentro tutti in Svizzera, assassini stranieri compresi!

Motivazioni deliranti

Le motivazioni della sentenza, così come riportate dagli organi d’informazione, sono prossime al delirio: certo, l’omicidio è un delitto grave ma in fondo “si è trattato di un atto unico, ormai datato e commesso in gioventù”. Che schifo! Pur di spalancare le porte all’ennesimo criminale straniero, anche l’omicidio viene derubricato a reato-bagattella. Come se il buon uomo avesse rubato le ciliegie al mercato rionale quando andava alle elementari! E poi, insomma, è stato “un atto unico”! Il bravo signore “non patrizio” ha ammazzato una sola persona, in seguito non ne ha più uccise altre! Per cui, mica lo vorremo criminalizzare per questo piccolo “sbaglio di gioventù”! Santo subito! Porte spalancate! Il ricongiungimento familiare in Svizzera con la moglie kosovara ha la priorità su tutto il resto!

Ricongiungimento? A casa loro!

A parte il fatto che l’omicida macedone-kosovaro non sembra essere poi tanto pentito dal momento che è stato arrestato su mandato internazionale quando si trovava nel nostro Paese dopo essersi sposato con una connazionale ivi residente, quindi a scontare la pena per il suo crimine non ci pensava proprio:

davanti alle teorie fuori di testa della suprema (?) corte federale, non si può che restare basiti. Ennesima  dimostrazione che la giustizia svizzera è inflessibile solo con gli automobilisti incappati nelle maglie di Via Sicura, mentre con i criminali stranieri è l’apoteosi del buonismo-coglionismo.

E per favore non veniteci a raccontare la fregnaccia del ricongiungimento familiare. La famigliola si sarebbe benissimo potuta ricongiungere in Macedonia o in Kosovo, visto che la moglie oltretutto è kosovara.  Ma naturalmente si preferisce stare in Svizzera, paese del Bengodi per i delinquenti stranieri. Avanti di questo passo e, grazie ai legulei del Tribunale federale, regaleremo i permessi di domicilio anche ai serial killer stranieri.

A quando la naturalizzazione dell’omicida macedone-kosovaro siccome “perfettamente integrato”?

Lorenzo Quadri