Quadri: “In pochi giorni, ci siano fatti bagnare due volte il naso dal Belpaese”
La scorsa settimana, il Senato italiano ha approvato a larga maggioranza (201 favorevoli, 38 contrari e 6 astenuti) la nuova legge che potenzia il diritto alla legittima difesa. Le nuove regole sono dunque in vigore, avendo la Camera già approvato le proposte.
Nel 2016, il deputato leghista Lorenzo Quadriaveva presentato in Consiglio nazionale un’iniziativa parlamentare, intitolata “potenziare il diritto alla legittima difesa”, simile alla nuova legge italiana. Ma nel marzo dello scorso anno la partitocrazia PLR-PPD-P$$ l’ha bocciata.
Cosa pensa Quadri della decisione del Senato italiano?
Me ne rallegro per il Belpaese, ovviamente. Si tratta di una svolta importante, sia all’atto pratico che politico. In Italia lo Stato ha voluto chiarire di stare dalla parte delle vittime delle aggressioni in casa propria. Da noi invece continua il buonismo-coglionismo che tutela i delinquenti e criminalizza il cittadino onesto che si difende. Come se difendersi da un rapinatore penetrato nella propria abitazione non fosse un diritto, uno dei più elementari peraltro, ma un reato vergognoso.
La sua proposta era forse troppo “estrema”?
Certamente no. Anzi, era una proposta assai moderata. Quella accettata in Italia è più incisiva: riguarda non solo le rapine in casa, ma anche quelle in negozio o sul luogo di lavoro. Per il resto, la versione italiana è simile alla mia. Già oggi, secondo la legislazione svizzera, chi eccede nella legittima difesa “per scusabile eccitazione o sbigottimento” non è colpevole. Io proponevo che, in campo di rapine in casa, tale stato di “scusabile eccitazione o sbigottimento” fosse acquisito per principio. Quindi: non sarebbe stato più compito della persona accusata di eccesso di legittima difesa dimostrare di essersi trovata in condizione di “scusabile eccitazione o sbigottimento”; sarebbe stato compito del Ministero pubblico che la volesse eventualmente incriminare dimostrare che nonsi trovava in tale stato. Sembrano sofismi da legulei, ma all’atto pratico la differenza è importante. La legge attuale è un deterrente non già per i criminali, ma per le vittime. L’ammaestramento che contiene è chiaro: non difendetevi dai rapinatori, piuttosto mettetevi in pericolo, altrimenti sarete voi a finire sul banco degli imputati. Questo rispecchia l’ideologia buonista-coglionista dominante, che vuole che cittadino onesto sia sinonimo di cittadino debole, inerme, incapace di difendersi. Un’ideologia che è una manna dal cielo per i criminali pericolosi, in genere d’importazione: gli facilita il lavoro. Rende il nostro paese sempre più attrattivo per delinquenti senza scrupoli.
E’ però vero che in Italia le rapine in casa sono una realtà diffusa, in Svizzera una rarità (per fortuna).
Grazie alla politica delle frontiere spalancate, voluta dalla casta, le sciagure italiane sono destinate ad arrivare anche da noi. E’ solo questione di tempo. Fa specie come su certi temi politikamente korretti, quelli che piacciono all’establishment, ci si inventino profluvi di leggi a titolo ipotetico e preventivo. Invece, su altri argomenti sgraditi, come può essere la legittima difesa, o anche la lotta all’islamismo, la maggioranza dei politicanti rifiuta di agire. Si nasconde dietro il mantra del presunto “non problema”.
Non vorrà dire che il Belpaese sta facendo meglio della Svizzera?
Posso solo commentare: povera Svizzera! Nel giro di pochi giorni, l’Italia ci ha bagnato il naso in due occasioni. Prima con il ritiro senza tante storie della cittadinanza italiana al jihadista marocchino Moutaharrik, quello che si allenava a Canobbio. In Svizzera la possibilità di revocare la cittadinanza in casi del genere esiste da decenni, ma credo non sia mai stata usata; ed anzi, il solo evocarla provoca strilli isterici da parte della maggioranza “benpensante”. Adesso la Penisola ci surclassa con la nuova legge sulla legittima difesa. Mentre i vicini a sud si muovono, alle nostre latitudini i politicanti del triciclo, con i loro njet, stanno collezionando figure meschine nei confronti dei cittadini. Che mi auguro sapranno come ringraziarli alle urne.
MDD