C’è già chi fa terrorismo in vista dell’autunno. Si scordi subito certeidee balzane
Sul fronte dello stramaledetto virus cinese, la situazione – almeno alle nostre latitudini – è nettamente migliorata. E per fortuna!
In Ticino siamo a zero persone ricoverate e, malgrado le riaperture, i contagi continuano a scendere. Merito della campagna di vaccinazione, ci viene detto. Quindi la Lega ed il Mattino avevano ragione: se la campagna vaccinale fosse partita per tempo e non con svariati mesi di ritardo (ringraziamo i burocrati ro$$i dell’Ufficio federale di sanità pubblica, UFSP) anche la quasi-normalità sarebbe arrivata prima. Si sarebbero dunque risparmiati tanti morti e danni miliardari.
Non se ne parla proprio
Mercoledì il governicchio federale ha presentato la strategia (?) per l’autunno, nel caso in cui i contagi covid tornassero a salire. Una cosa deve essere chiara: di ordinare altri lockdown non se ne parla nemmeno! Chiaro il messaggio, o ci vuole un disegno?
Di transenna, è opportuno precisare che non è la Legge Covid, quella approvata dal popolo lo scorso 13 giugno, ad autorizzare le serrate: la base legale per questi deleteri provvedimenti si trova infatti nella legge contro le epidemie, già in vigore da 5 anni.
Visto che il ministro dei flop kompagno Berset, esponente della $inistra chiusurista, già preconizza – se con il ritorno del freddo le cose dovessero mettersi al peggio – un nuovo “intervento forte” dello Stato, è pacifico che tale “intervento forte” va fatto ai CONFINI. Finora le cose non sono certo andate così. Anche nelle fasi più acute della pandemia, anche quando la Lombardia era zona rossa, le nostre frontiere sul Belpaese sono sempre state spalancate e senza controlli. Chiunque poteva entrare in Ticino, per qualsiasi motivo. E’ ovvio che una situazione del genere non può ripetersi! In particolare, è inaccettabile che l’Italia abbia blindato i propri confini a tutti (ticinesi compresi) mentre noi… tutto aperto sempre e comunque! Perché la ministra di giustizia liblab Karin Keller Sutter (Ka-Ka-eS) si rifiuta di chiudere!
Quarantene
Inoltre, anche le quarantene per chi rientra dai paesi a rischio e non è vaccinato vanno fatte rispettare senza tante storie. Lo scorso anno ci si è accorti, ma tu guarda i casi della vita, che la metà di chi, al rientro in Svizzera, si sarebbe dovuto mettere in quarantena, in realtà non l’ha fatto. Una situazione del genere non si deve ripetere!
A proposito di vaccini
I vaccini si sono confermati la chiave di volta per le riaperture e per il ritorno alla normalità. E’ quindi opportuno precisare un paio di cosette.
C’è un limite
Nella sua strategia per l’autunno-inverno, il governicchio federale ribadisce che i test per il covid devono continuare ad essere “facilmente accessibili”. Giusto. Ma c’è un limite. Test accessibili a tutti non può voler dire che il contribuente svizzerotto REGALA i test fai da te ai frontalieri (i quali poi magari li rivendono in patria, facendoci su una bella cresta): non sta né in cielo né in terra e non accade da nessuna parte al mondo! Aspettiamo sempre di sapere quanto abbiamo pagato a questa voce. La spesa potenziale, per il solo Canton Ticino, è di 4.2 milioni al MESE. Non sono noccioline. Soprattutto con i chiari di luna attuali.