Ennesimo, farneticante documento contro gli odiati automobilisti. E nümm a pagum!

La disastrosa kompagna Simonetta Sommaruga non è più – per fortuna – presidenta di turno della Confederella. Ma ovviamente continua imperterrita a fare danni tramite il Dipartimento DATEC (ambiente, trasporti, energia e comunicazioni) che il governicchio federale ha avuto la pessima idea di affidarle.

Il DATEC targato Simonetta è ormai interamente dedito alle politiche talebane di stampo ro$$overde ed alla guerra senza quartiere agli automobilisti.

L’ultima bella pensata: far realizzare, naturalmente a spese del solito sfigato contribuente, un logorroico rapporto, di oltre cento pagine, sulle “sovvenzioni che danneggiano la biodiversità” (uella!). Autore: l’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve (sic) ed il paesaggio. Visto che, a seguito della crisi economica da lockdown, l’ente pubblico dovrà risparmiare alla grande, ecco qui un altro cespite di spesa da tagliare in modo massiccio.

Concentrato di baggianate

Il rapporto in questione è un clamoroso concentrato di baggianate. Inutile dire che le parole d’ordine sono tre. Le solite: tassare, sanzionare, proibire. Nel mirino ci sono principalmente i trasporti. In prima fila – che strano, eh? – quelli su gomma. Ma nemmeno il turismo e l’agricoltura vengono risparmiati.

L’improponibile documento, ovviamente vogliamo sapere quanto è costato, si scaglia contro il traffico individuale motorizzato. Cioè contro i soliti sfigati automobilisti. Addirittura si lagna che la rete stradale sarebbe troppo fitta. Questo frammenterebbe il territorio isolando specie vegetali ed animali. Poffarbacco! Quindi, cosa stiamo aspettando per cominciare a demolire un po’ di strade?

Balle spaziali

Tanto per gradire, l’astruso studio contiene anche delle plateali mistificazioni. Ad esempio: i soldi utilizzati per finanziare la rete viaria nazionale vengono qualificati di “sovvenzioni”. Cosa, cosa? Sovvenzioni un piffero! Questi soldi vengono prelevati agli automobilisti tramite una pletora di tasse e balzelli che sono – anche senza la sciagurata nuova legge sul CO2 – tra i più elevati del globo.  Solo una parte del maltolto  viene utilizzata per le strade. Sicché, altro che sovvenzioni! E’ proprio il contrario: sono gli automobilisti che sovvenzionano generosamente le casse generali della Confederella! E adesso arrivano gli scienziati di turno a dire che è uno scandalo che una parte dei soldi estorti agli automobilisti venga utilizzata per le strade. Secondo costoro, tale destinazione vincolata va abolita. Alle strade vanno dunque chiusi i rubinetti. Con i soldi degli automobilisti bisogna promuovere la “bioversità”. Peccato che la destinazione vincolata sia prevista dalla Costituzione!

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E naturalmente  – come poteva essere altrimenti? – il traffico motorizzato va gravato con più tasse. Che vanno ben al di là dei deliranti ecobalzelli voluti dalla partitocrazia alle camere federali (in giugno, tutti a votare NO a questa sconcia rapina in tempo di crisi nera). Ad esempio, secondo i talebani citati, è inaccettabile che i piccoli furgoni non debbano pagare la tassa sul traffico pesante.

In più, secondo gli scienziati dell’Istituto federale per la foresta eccetera, le tariffe di parcheggio nelle città, già vergognosamente alte, vanno aumentate ancora di più. E le entrate extra devono servire, ancora una volta, per promuovere la “biodiversità”.

Avanti così:  centri urbani inaccessibili alle auto, tariffe di parcheggio esorbitanti in nome della “biodiversità”,  lockdown e serrate come se piovesse… alè, facciamo tabula rasa di tutte le attività economiche, così chi resterà senza lavoro potrà campare di aria e di “biodiversità”!

Cosa proporrà il prossimo studio?

Tanto per non farsi mancare niente, il rapporto se la prende anche con il turismo (necessita di infrastrutture che danneggiano la biodiversità), con l’agricoltura, in pratica con ogni attività umana. Cosa proporrà il prossimo studio? Di tornare a vivere nelle caverne in nome della “biodiversità”?

Nemmeno la produzione di energia idroelettrica (microcentrali) è risparmiata. Poi però si continua a starnazzare che si vogliono le energie rinnovabili.

Intendiamoci: non siamo contrari alla biodiversità. Anzi. Per promuovere la “biodiversità” in certi istituti federali foraggiati dal contribuente, è ora di cominciare a lasciare a casa un po’ di talebani ro$$overdi e di mandarli a guadagnarsi la pagnotta nel settore privato. Poi vediamo.

Maggioranza “borghese”?

Quella sopra illustrata è solo una delle lodevoli (?) iniziative del Dipartimento Simonetta e dei suoi addentellati.  Dunque, che nessuno abbia più il coraggio di parlare di maggioranza “borghese” nel governicchio federale. Da un esecutivo “a maggioranza borghese” certe “cagate pazzesche” (cit. Fantozzi) non escono. Ecco l’ennesima dimostrazione che il tandem PLR-PPD è ormai ridotto a ruota di scorta della $inistra!

Lorenzo Quadri