Battuto ogni record negativo: in pochi mesi è riuscita a far rimpiangere la Simonetta

C’era da temere il peggio, ed il peggio è arrivato. La “nuova” ministra di Giustizia kompagna Elisabeth Baume Schneidèèèr, P$ (quella eletta “perché simpatica”), smania per dimostrare la propria fedeltà non già agli interessi della Svizzera, bensì all’ideologia $inistrata da tre e una cicca (che con gli interessi del Paese non c’entra una fava).

E quindi, ha pensato bene di redigere il bilancio dei suoi primi 100 giorni nel governicchio federale (niente di più urgente da fare?) e di esporre i suoi prossimi obiettivi politici.

Ebbene, il disastro è totale. Da rimpiangere la kompagna Simonetta “Penuria” Sommaruga: e si è detto tutto. Basti pensare che, come scritto la scorsa domenica, la neo-ministra si sta adoperando per riportare in Svizzera delle jihadiste! Ringraziamo sentitamente il P$ nonché i soldatini della partitocrazia incadregati alle Camere federali che hanno votato per Baume Schneidèèèr!

Ecco quindi gli obiettivi indicati dalla kompagna (s)consigliera federala.

Presentare un progetto di legge per un’educazione non violenta nelle famiglie. E’ evidente che tra le famiglie svizzere non esiste un reale problema di educazione violenta. Il problema è semmai degli stranieri in arrivo da “altre culture”. E la kompagna Baume Schneidèèèr (come pure la $inistra) vuole farne arrivare sempre di più, senza alcun limite! E poi pensa inventarsi le leggi per “rieducarli”; compito peraltro destinato al fallimento. Dette leggi saranno “ovviamente” accompagnate da una nuova infornata di strapagati funzionari incaricati di concretizzarle.  E l’obbligo di dotarsi di simili figure non graverà solo sulla Confederella ma – poco ma sicuro – anche sui cantoni, e probabilmente pure sulle città. Così l’amministrazione pubblica, già gonfiata come una rana, si pompa di ulteriori compiti perfettamente evitabili (poiché indotti da politiche migratorie scriteriate) e di burocrati in esubero!

Meno immigrazione da “altre culture”, e si risolve automaticamente anche il problema dell’ “educazione violenta nelle famiglie”!

Migliorare lo status giuridico delle persone non binarie e delle famiglie arcobaleno. Ci scuserete, ma di queste menate LGBTQVattelapesca ne abbiamo piene le scuffie. Stiamo parlando dello “zero virgola” percento della popolazione. Non sta né in cielo né in terra che si pretenda di ribaltare la nostra società per correre dietro alle paturnie di minoranze minuscole, solo perché farlo è “politikamente korretto”.  Sarebbero queste le priorità del Paese?

A proposito di persone “non binarie”: come mai la kompagna Baume Schneidèèèr – come pure l’inutilissima e faziosa Commissione federale contro il razzismo –  non dice mai che gli autori di aggressioni omofobe sono nella maggioranza dei casi giovani stranieri in arrivo da “altre culture”? Vedi punto precedente: limitare l’immigrazione, altro che nuove leggi e nuova burocrazia!

Non osiamo poi immaginare, in concreto, le boiate che proporrà la ministra P$: abolizione della definizione di “padre” e “madre” in favore di “genitore 1” e “genitore 2”? Diritto all’utero in affitto per le coppie gay? Gabinetti pubblici per il terzo sesso? Parole che terminano in asterisco sui documenti ufficiali? Carte d’identità senza indicazione del genere?

E della stragrande maggioranza delle famiglie e dei cittadini “non arcobaleno”, che sono poi quelli che pagano le tasse e tengono in piedi il Paese, quando pensa di occuparsi la kompagna ministra? Oppure questi ultimi devono cercare un posto dove emigrare?

Maggiore integrazione sul mercato del lavoro degli asilanti (ucraini e non).

Anche qui, la kompagna ministra non ha capito da che parte sorge il sole. Sono gli svizzeri che vanno integrati sul mercato del lavoro! Forse Baume Schneidèèèr non si è accorta di cosa è successo sulla piazza finanziaria nelle ultime settimane. Prossimamente ci saranno svariate migliaia di nuovi disoccupati elvetici nel settore terziario. Ma la sconsigliera federala P$ si riempie la bocca con l’integrazione professionale degli asilanti, compresi quelli con statuto che dovrebbe essere orientato al rimpatrio! Rimpatrio che ovviamente la kompagna ministra fa di tutto per evitare! “Devono restare tutti”!

Per promuovere l’inserimento professionale degli svizzeri che perderanno il posto per colpa della débâcle del Credit Suisse (provocata da CEO americani ed africani), bisogna bloccare subito il rilascio di nuovi permessi G nel settore terziario! Mozione leghista a Berna in arrivo! Altro che collocare stranieri!

L’unico dossier

La kompagna Baume Schneidèèèr ha un solo dossier importante: quello dell’asilo. Cosa sta facendo su questo fronte? Risposta: le sta inventando tutte per peggiorare la situazione.

Silenzio sullo scandalo degli svizzeri buttati fuori dalle proprie case per fare posto ad asilanti. Silenzio sui continui record di sbarchi nel Belpaese, che poi si ripercuotono sulla porta sud della Svizzera. Silenzio sul fatto che Roma non riprende più i clandestini in base all’accordo di Dublino. Silenzio sul tasso di criminalità stellare dei finti rifugiati magrebini.

Non ci siamo proprio! E’ chiaro che qui bisogna:

  • Sospendere Schengen e blindare le frontiere.
  • Rimandare subito al natìo paesello i finti rifugiati che non hanno diritto di restare in Svizzera.
  • Concludere, laddove non ce ne sono, accordi di riammissione con i paesi d’origine dei migranti.
  • Spostare i centri d’accoglienza in paesi extraeuropei (modello danese e britannico).
  • Diminuire l’attrattività della Svizzera per i clandestini.
  • Tagliare drasticamente la spesa per l’asilo.

Queste devono essere le priorità di Baume Schneidèèèer! Altro che integrare professionalmente gli asilanti a detrimento degli svizzeri! Altro che far arrivare ancora più migranti economici tramite “programmi di reinsediamento”! Altro che persone non binarie e famiglie arcobaleno!

Lorenzo Quadri