Il governicchio abbia il coraggio di impiparsene dell’iniziativa farlocca dei kompagni
Il mantra farlocco della “guerra convenzionale impossibile in Europa”, con cui la partitocrazia ($inistrati in primis) e la stampa di regime (farcita di pennivendoli di $inistra) ci hanno fatto il lavaggio del cervello per anni, è crollato miseramente.
Il mantra sopra citato era funzionale alla rottamazione dell’esercito di milizia per motivi ideologici, che è una delle tante immonde boiate antisvizzere promosse dai kompagni ro$$overdi. Del resto, da un’area partitica zeppa di politicanti con doppio passaporto, che non si sentono nemmeno abbastanza svizzeri per rinunciare alla nazionalità d’origine, mica ci si può aspettare che difendano gli interessi del paese.
Corsa al riarmo
Fatto sta che adesso in Europa si assiste alla corsa al riarmo. E, per colpa dei $inistrati, la Svizzera potrebbe perdere il treno e restare in mutande.
I ro$$overdi infatti, assieme al Gruppo per una Svizzera senza esercito (è chiaro dunque dove si vuole andare a parare), hanno lanciato un’iniziativa popolare contro l’acquisto dei nuovi caccia F-35A. E, malgrado la situazione, si rifiutano di ritirarla. Un livello di ottusità ideologica che lascia interdetti. In Germania il governo rossoverde (!) ha annunciato investimenti nell’esercito per ulteriori 100 miliardi. Da noi la stessa area politica nemmeno ha la decenza di ritirare un’iniziativa popolare che peraltro andrebbe dichiarata irricevibile d’ufficio: infatti il popolo ha già votato nel settembre 2020 il credito quadro per l’acquisto dei nuovi velivoli, con la condizione, esplicita, che la decisione sulmodello di aereo sarebbe stata di competenza del governicchio federale. E adesso i kompagnuzzi, come al solito incapaci di rispettare la volontà popolare sgradita, pretendono di raccogliere le firme contro il modello scelto: come se i soldatini della gauche-caviar ne capissero qualcosa di aeronautica militare! E addiritturafarneticano di inserire nella Costituzione federale (!) il divieto di acquisto di un determinato tipo di aereo. Qui qualcuno è proprio uscito di melone. In tempo di crisi mondiale i $inistrati “svizzeri” (svizzeri per modo dire, vista l’alta concentrazione di naturalizzati di fresco) non sanno fare altro che rimanere abbarbicati alle proprie paturnie ideologiche come cozze allo scoglio. Della sicurezza del paese e dei suoi abitanti se ne impipano. Ma avanti, votateli…
Tutti lo vogliono
Ora, l’aviogetto F-35 A della Lockheed Martin scelto dal governicchio federale, quello che secondo la narrazione $inistrata sarebbe un water con le ali, è così scarso che tutti lo vogliono. In primis proprio la ro$$overde Germania, ma guarda un po’. Ma in coda ci sono anche la Francia e la Finlandia alla quale – visti i precedenti storici e la posizione geografica – sta diventando fredda la camicia: sicché di F-35 A ne ha ordinati addirittura 63.
Firmare il contratto
Se il governicchio federale dovesse attendere i tempi dell’iniziativa farlocca e strumentale dei kompagnuzzi disarmisti, è chiaro che l’esercito elvetico avrebbe difficoltà nel reperire i velivoli di cui abbisogna: perché altri paesi avrebbero già fatto man bassa. L’iniziativa verrebbe senza dubbio asfaltata alle urne. Ma nel frattempo, se non si sarà firmato il contratto d’acquisto, gli aerei rischiano di non essere più a disposizione; o, se lo saranno, il prezzo risulterà nettamente maggiorato. E nümm a pagum. Eccoli qua, i grandi regali della $inistra al paese!
E’ ovvio che a questo punto il governicchio federale deve dimostrare di avere un minimo di attributi: quindi, che firmi il contratto con i fornitori indipendentemente dall’iniziativa di kompagni!
Nella denegata ipotesi in cui l’iniziativa farlocca dovesse 1) raccogliere le firme necessarie alla riuscita 2) essere sottoposta al voto popolare e 3) venire approvata, alla peggio si pagherà unapenale. Che verrà poi rifatturata ai ro$$i, ai Verdi-anguria ed al Gruppo per una Svizzera senza esercito.
Cappellate di Cassis
A proposito di costi: il ministro degli esteri PLR Ignazio Cassis ha dichiarato, ma guarda un po’, che le sanzioni alla Russiacomportano un prezzo molto elevato (effetto boomerang) ma che la Svizzera (?) è pronta a pagarlo. Ah, ecco!
Il “medico italiano” (cit. Corriere della sera) ed i suoi compagni di merende hanno rottamato la storica neutralità elvetica, che a livello internazionale è diventata una barzelletta, mentre il nostro paese è oggetto di lazzi e frizzi. Ed il prezzo di questa epocale cappellata del governicchio federale asservito a Bruxelles lo pagheranno… i cittadini! Mica Cassis e soci!
Eccoli qua, i grandi statisti dell’ex partitone!