La ministra P$$ prepara l’accanimento tassaiolo anche sulle due ruote. E il road pricing…

Da quando la kompagna Simonetta Sommaruga (P$$), ovvero la ministra del “devono entrare tutti”, è diventata la kapa del DATEC (Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni) i cittadini vengono bombardati con tasse e balzelli in nome dell’isterismo climatico.

Eccoli qua, i $inistrati ro$$overdi: a causa dello stramaledetto virus cinese – che ci ha IMPESTATI per colpa della libera circolazione e delle frontiere spalancate (ricordarsene il 27 settembre!) –  ci aspettano come minimo il raddoppio della disoccupazione e l’esplosione della povertà. Però i kompagnuzzi rapinano i cittadini nel nome della non-crisi climatica  con ecotasse ed ecobalzelli che graveranno sulle economie domestiche come un decennio di aumenti dei premi di cassa malati. Altro che “difendere il reddito”!

Ed i partiti del cosiddetto centro, PLR e PPD, si accodano giulivi al raptus  predatorio. Del resto, questi due partiti hanno da tempo gettato nel water i propri principi fondanti per adagiarsi sul pensiero unico mainstream politikamente korretto (ovvero: spalancatore di frontiere, euroturbo, multikulti, sovranofobo, islamofilo, ecoisterico e tassaiolo).

Verso il road pricing

E non è finita.  Dopo le ecotasse e gli ecobalzelli (che si può solo sperare verranno spazzati via da un referendum) la kompagna Simonetta ed i suoi burocrati preparano la nuova stangata tramite il road pricing. Che, in barba al nome inglese voluto per conferire una patina di modernità e “progressismo” (mai termine fu più abusato), è semplicemente un pedaggio medievale mirante a far pagare per l’accesso ai centri città in determinate fasce orarie (fasce che, è chiaro, si estenderanno sempre di più).

Nel corso del prossimo anno, il Dipartimento Simonetta presenterà al governicchio federale un progetto per l’introduzione del road pricing. Non ci vuole il Mago Otelma per prevedere che la maggioranza del consesso lo approverà giuliva.

Vignetta elettronica

Dato che ovviamente non si potranno posare delle barriere nelle vie di accesso ai centri cittadini, come verrebbe riscosso il nuovo balzello? Elementare, Watson: tramite la vignetta autostradale elettronica. “Grazie” ad essa, lo Stato-guardone in futuro potrà sapere in ogni momento dove si trova il tal veicolo. E intanto però la vignetta elettronica viene venduta agli automobilisti come una figata pazzesca, perché una volta all’anno non si dovrà più raschiare dal parabrezza  il vecchio contrassegno autostradale per applicare  quello nuovo. Peccato che per questo piccolo vantaggio si pagherà un prezzo altissimo. O qualcuno si immaginava che la Simonetta avrebbe fatto dei favori agli automobilisti? Ma quando mai!

“Centro” sparito

Certo che per mettere al Dipartimento dei Trasporti una kompagna ro$$overde nemica della mobilità ci vuole proprio tutta. I partiti del sedicente “centro” PLR-PPD hanno permesso tale sconcio. A dimostrazione di quanto siano evanescenti. E poi questi partiti hanno ancora il coraggio di tentare maldestramente di spacciarsi per difensori degli automobilisti , nella speranza di fare fessi gli elettori?  Ad esempio: pare di ricordare che in Ticino gli uregiatti abbiano lanciato delle iniziative per ridurre le imposte di circolazione. Però poi votano per gli ecobalzelli? Signori, ma chi pensate di prendere per il lato B?

Tocca alle due ruote

Lo scempio non è finito. Ed infatti i camerieri di Bruxelles in Consiglio federale hanno di recente deciso che dal 2021 le città saranno autorizzate a far pagare i posteggi a motociclette, scooter, motorini e biciclette elettriche. Geniale! Evidentemente i burocrati bernesi non si rendono conto  che varie città promuovono  le due ruote perché esse occupano meno spazio (sulle strade e anche nei parcheggi) delle automobili. Quindi servono a ridurre le colonne.  Adesso che i motocicli sono aumentati, si pensa “bene” di approfittarne per mungerli come delle mucche Milka.

Sconfortante

E’ davvero sconfortante, per usare un eufemismo, che in piena crisi economica da stramaledetto virus cinese, i politicanti della partitocrazia  continuino ad inventarsi nuovi balzelli per rapinare la popolazione. Ed in particolare gli utenti della strada. E’ evidente che in Consiglio federale qualcuno non è al suo posto. Vari “qualcuno”, a dire il vero.

Come diceva Winston Churchill  (ultimamente caduto in disgrazia in quanto “becero razzista” ): “Una nazione che si tassa nella speranza di diventare prospera, è come un uomo in piedi in un secchio che cerca di sollevarsi tirando il manico”. Da parte nostra, più modestamente ci limitiamo ad osservare che una volta che una nuova tassa è stata introdotta, poi non la leva più nessuno. Anzi, continua a crescere, gonfiandosi come una rana. E il bello (si fa per dire) è che già oggi la Svizzera si ritrova con la legge sul CO2 più severa del mondo.

Lorenzo Quadri