La partitocrazia euroturbo prima fa il disastro, poi tenta di mettere il cerottino!
Se si vuole davvero impedire che i lavoratori “in là con gli anni” vengano lasciati a casa e sostituiti con frontalieri a basso costo, altro che rendite ponte: bisogna disdire la devastante libera circolazione delle persone! SWISSEXIT!
La partitocrazia spalancatrice di frontiere, tramite la devastante libera circolazione delle persone, ha mandato in palta il mercato del lavoro elvetico. Ma il 17 maggio, data in cui si voterà sull’iniziativa popolare “per la limitazione” (che prevede la disdetta della libera circolazione) si avvicina. Sicché i soldatini sono all’opera nel tentativo di sventare “la mostruosa eventualità”.
E dunque, ma tu guarda i casi della vita, in fretta e furia le Camere federali, sfidando il coronavirus, stanno trattando la legge sulla rendita ponte per i disoccupati “anziani”.
La rendita ponte dovrebbe evitare a chi perde il lavoro e si trova ad esaurire il termine quadro della disoccupazione dopo i 60 anni di andare in assistenza per il periodo che ancora manca al pensionamento.
Qualcosa non torna
Il principio di evitare l’assistenza a chi ha lavorato una vita e perde l’impiego “in fine carriera” ci sta. Il problema è senz’altro reale. Soprattutto in questo sfigatissimo Cantone. Tuttavia qualcosa non torna. Ma come: i soldatini della casta euroturbo, in vista della votazione del 17 maggio, non ci stanno facendo il lavaggio del cervello per farci credere che sul mercato del lavoro funzionerebbe tutto a meraviglia (vedi gli studi farlocchi dell’IRE)? Invece adesso, contrordine compagni: la partitocrazia si accorge che ci sono disoccupati “anziani” che vengono sbattuti fuori dal mercato del lavoro e che bisogna intervenire. Ma allora le cose non vanno poi così bene! E perché non vanno bene? Forse perché con la devastante libera circolazione delle persone – istericamente difesa dai $indakati ro$$i! – è possibile assumere stranieri a basso costo senza alcun limite, per poi licenziare i lavoratori svizzeri?
Fretta sospetta
Ed infatti, la fretta della partitocrazia è a dir poco sospetta. I soldatini del triciclo sanno benissimo che la libera circolazione è la causa principale del licenziamento di lavoratori anziani. E dunque vogliono a tutti i costi uscirsene con un qualche cerottino durante la sessione delle camere federali attualmente in corso, dunque prima della votazione del 17 maggio. Questo non certo perché gliene importi qualcosa dei lavoratori anziani che proprio i camerieri di Bruxelles hanno messo nella palta. Ma solo perché, con la rendita ponte, detti camerieri si illudono di togliere argomenti all’iniziativa “per la limitazione”. Ridicoli!
Anni di frottole!
Semmai la partitocrazia si trova ora costretta ad ammettere di aver raccontato PALLE per anni ed anni. Checché ne abbia detto e ne dica la casta, l’immigrazione scriteriata provoca l’espulsione degli svizzeri dal mercato del lavoro; in particolare dei lavoratori che, per ragioni anagrafiche (età avanzata), costano di più. La stessa partitocrazia ha rifiutato di applicare la preferenza indigena votata dal popolo, azzerandola nell’inutile ciofeca denominata “preferenza indigena light”. La partitocrazia non ha fatto, e non fa, assolutamente un tubo per evitare che i lavoratori svizzeri (in particolare ticinesi) più “maturi” vengano licenziati e sostituiti da frontalieri pagati la metà. E adesso si immagina di poter risolvere la questione inventandosi delle rendite? $ignori, guardate che la gente vuole mantenere il lavoro, non ricevere aiuti statali!
Delle due, l’una
Colmo di ipocrisia. Tra i politicanti che hanno fretta – a scopo di propaganda contro l’iniziativa “per la limitazione” – di far passare la rendita ponte prima del 17 maggio, ci sono anche quelli che dicono che bisogna andare in pensione a 67 anni!
Ma come, delle due l’una: o esiste un problema di lavoratori “anziani” lasciati a casa e dunque è corretto introdurre le rendite ponte e di conseguenza è una “cagata pazzesca” (cit. Fantozzi) aumentare l’età dell’AVS; oppure il problema non c’è, il mercato del lavoro va a gonfie vele, “si parla di disoccupazione solo perché interessa ai politici (populisti)” (cit. IRE); ma allora, perché cavolfiore si introduce una nuova rendita?
Risolvere alla radice
Intendiamoci, aiutare i disoccupati “in là con gli anni” è corretto. Queste persone si trovano davvero in difficoltà per colpa della partitocrazia spalancatrice di frontiere. Poi ovviamente bisogna evitare che qualcuno faccia il furbetto (datori di lavoro, magari “non patrizi”, che licenziano i dipendenti anziani perché “tanto c’è la rendita”). Ma ciò nulla toglie alla necessità di risolvere il problema alla radice: ovvero, tramite la disdetta della devastante libera circolazione delle persone!
#swissexit
#votalegaoiltriciclotifrega
Lorenzo Quadri