Da Oltreramina parte la protesta: “gli svizzerotti limitano la libera circolazione”
Ancora una volta, ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere. A Como adesso si lamentano delle festività svizzere e del divieto di transito notturno per mezzi pesanti. Questo perché le chiusure delle dogane commerciali ed il dosaggio dei camion causerebbero disagi al di là della ramina. E, tanto per cambiare, oltreconfine recitano il solito mantra dell’ “ostacolo alla libera circolazione delle persone e delle merci” per sostanziare il nuovo piagnisteo.
Oh la Peppa!
E come la mettiamo con…?
A parte che la libera circolazione e le frontiere spalancate non sono un dogma, e neppure un precetto divino, bensì un errore della storia che va corretto in tempi brevi.
- Punto primo: le chiusure delle dogane elvetiche durante le nostre festività sono concordate con l’UE;
- Punto secondo: le festività svizzere ci sono sempre state! Mica le abbiamo inventate oggi…
- Punto terzo: e come la mettiamo con le festività e soprattutto con gli scioperidel Belpaese, che generano il caos al di qua della ramina? E con i continui ritardi al nostro traffico ferroviario a causa delle disfunzioni nella Penisola? Però i vicini a sud hanno ancora la tolla di venire a disintegrare i santissimi… per le festività elvetiche? Ormai siamo ai livelli della nota parabola della pagliuzza nell’occhio altrui e della trave del proprio. Però, da questa parte del confine, nessuno che replichi agli italici contestatori con il meritato “vaffa”.
TIR UE all’assalto
Questo nuovo attacco alle nostre limitazioni al traffico pesante è un segnale chiaro. Il divieto di transito notturno dei TIR in Svizzera è sotto pressione internazionale. Di conseguenza, con lo sconcio accordo quadro istituzionale (ripresa dinamica, ossia automatica, del diritto UE, giudici stranieri, fine delle misure accompagnatorie, direttiva UE sulla cittadinanza,…) i balivi di Bruxelles lo faranno saltare. Allo stesso modo con cui faranno saltare il divieto di transito per i bisonti da 60 tonnellate. E la partitocrazia PLR-PPD-P$$, come pure i camerieri dell’UE in Consiglio federale, bramano di sottoscrivere l’accordo coloniale.
Quindi: l’ammucchiata ro$$overde, che smania per l’accordo quadro perché “bisogna aprirsi all’UE”, smania anche per l’abolizione del divieto di traffico notturno e per l’invasione della Svizzera da parte di TIR europei da 60 tonnellate. Poiché esse ne sono la diretta conseguenza. Altro che protezione dell’ambiente!
La proposta della Lega
E’ evidente che, al di là della ramina, possono strillare quanto vogliono: le nostre “limitazioni alla libera circolazione delle merci e delle persone” (per usare il fraseggio dei vicini a sud) ce le teniamo ben strette. Giù le zampe!
Non solo: la Lega, per scoraggiare l’utilizzo della Svizzera – ed in primis del Ticino – come corridoio di transito parassitario a basso costo per mezzi pesanti UE, proporrà un aumento massiccio della tassa sul traffico pesante (TTPCP) per i camion stranieri che attraversano il nostro paese. La proposta sarà contenuta nel decalogo per le elezioni federali di ottobre.
Ricordiamo che il compagno ro$$overde Moritz Leuenberger calò le braghe davanti a Bruxelles sull’ammontare della TTPCP. Il risultato: i camion europei hanno invaso il nostro paese. Perché è la via più conveniente per il Nord Europa.
E poi questi spalancatori di frontiere euroturbo hanno ancora il coraggio di spacciarsi per paladini dell’ambiente e di venire a blaterare di “emergenza climatica”, ovviamente con il solo obiettivo di farsi campagna elettorale? Ma andate a Baggio a suonare l’organo!
Lorenzo Quadri