Trapianto di organi: il 15 maggio respingiamo l’ennesimo Diktat statalista

Il 15 maggio si vota sulla modifica della Legge federale sul trapianto degli organi. Su questo tema la Lega lascia libertà di voto, in considerazione delle implicazioni personali ed etiche. Il Mattino è per il No. Il cambiamento su cui i cittadini dovranno decidere è epocale: in caso di accettazione, si passerebbe dall’attuale sistema del consenso esplicito a quello del consenso presunto. Nel concreto, ciò significa trasformare d’ufficio tutti gli adulti residenti in Svizzera in donatori di organi. A meno che non si “chiamino fuori” iscrivendosi in un apposito registro (già bollato moralmente come registro dei renitenti).

La partitocrazia vuole dunque imporci la statalizzazione comunista del corpo umano. Altro che “l’utero è mio e lo gestisco io”, come scandivano le femministe negli anni Settanta. Adesso arriva lo Stato e si impossessa dei nostri organi.

Intendiamoci: siamo favorevoli alla donazione degli organi. Giusto impegnarsi per aumentare il numero dei donatori. Ma tale obiettivo va raggiunto convincendo più persone a diventare donatrici. Non costringendole a diventarlo! Non esistono donazioni obbligatorie!

In Ticino (a livello nazionale la situazione è diversa) anche con il sistema del consenso esplicito il numero di donatori è analogo a quello che si registra in Paesi dove vige il consenso presunto.  La statalizzazione del corpo umano che la casta ci vuole propinare non è dunque necessaria allo scopo. La stessa Commissione nazionale di etica per la medicina umana è contraria al consenso presunto.

Diventiamo donatori di organi per scelta e per convinzione. Non per obbligo statale!

Lorenzo Quadri

Dida:

La partitocrazia ($inistra in primis) vuole imporci la statalizzazione comunista del corpo umano