La kompagna Simonetta Sommaruga (P$$) non si ferma: cittadini depredati ad oltranza!

Tutto come previsto! Eccoli qua, i $inistrati tassaioli! I due kompagni in Consiglio federale ne combinano peggio di Bertoldo. Il ministro dell’interno Berset manda il paese in rovina e crea centinaia di migliaia di disoccupati a suon di lockdown che pretende di protrarre all’infinito. Ovviamente, se ci troviamo in questa situazione di palta, è perché la campagna vaccinale svizzera è un FLOP. Chi ringraziamo? Forse il ministro $ocialista?

Naturalmente l’altra esponente P$$ nel governicchio federale non poteva certo starsene con le mani in mano.

E quindi la kompagna Simonetta ha pensato bene di licenziare il Messaggio federale per l’introduzione del mobility pricing. Il documento è stato mandato in consultazione nei giorni scorsi. Vi resterà fino a maggio. C’è da sperare che il Ticino risponderà un bel njet!

Il mobility pricing lo introduciamo semmai per i 70mila frontalieri; di certo non per noi!

Da quando dirige il DATEC…

Mobility pricing, come già suggerisce il nome, significa nuovi balzelli a carico di chi si sposta. Ed in particolare, ma tu guarda i cadi della vita, degli automobilisti.

Geniale: grazie ai lockdown che tanto piacciono ai $inistrati, centinaia di migliaia di svizzeri si troveranno senza lavoro. Tra licenziamenti e fallimenti (aspettiamo che finiscano gli aiuti statali e poi vedremo l’effetto-valanga) presto un sacco di gente non avrà più nemmeno gli occhi per piangere. E la ministra dei trasporti targata P$ non trova di meglio che promuovere nuovi balzelli!

Del resto, da quando la kompagna Simonetta ha assunto la direzione del DATEC, più che perseguitare gli automobilisti, mettere le mani nelle tasche della gente nel nome dell’isterismo climatico e regalare sussidi pubblici alla stampa di regime non fa.

Mobility pricing significa tassare chi si sposta negli orari di punta, e questo per “spalmare” meglio il traffico sull’arco della giornata. Da notare che, secondo l’illuminata visione della Simonetta, a dover versare il nuovo balzello sarà anche chi usa il mezzo pubblico per andare a lavorare. Capita l’antifona? Prima si dice alla gente di prendere il treno ed il bus e poi… zac! La si taglieggia!

Nel mondo reale

Evidentemente a personaggi avulsi dalla realtà quale la Simonetta ed i suoi strapagati burocrati, sfugge un piccolo dettaglio. La gente non si sposta nelle ore di punta per il piacere di stare in coda o di ammassarsi sui mezzi pubblici. Gli spostamenti sono determinati dagli orari lavorativi e scolastici. Forse negli uffici del DATEC i funzionari possono scegliere liberamente quando iniziare a lavorare; ma nel mondo reale non funziona così.

Proporranno l’home working?

Quindi, secondo le fantastiche iniziative della kompagna Sommaruga, in tempo di crisi nera i cittadini vanno rapinati con gli ecobalzelli – con tutte le conseguenze dirette ed indirette del caso: vedi aumento dei costi dell’alloggio – ed in più anche con il mobility pricing, che colpisce chi va a lavorare e per forza di cose non può scegliere l’ora in cui andarci.

Adesso, quanto scommettiamo che i $inistrati diranno che per schivare il mobility pricing occorre puntare sull’home working, ossia sul lavoro da casa?

Evidentemente questi soldatini non si sono ancora accorti che l’home working si può fare direttamente dalla Romania o dall’India. Questo significa: addio posti di lavoro sul nostro territorio! Visto che la pandemia da stramaledetto virus cinese ha dato un’accelerata al lavoro da casa, e molte aziende del terziario vi si sono abituate prima del previsto, la conseguenza sarà un’ulteriore ecatombe di impieghi in Svizzera ed in Ticino; oltre a quelli che verranno cancellati dalla pandemia. Però i $indakalisti pistonano l’home office! Ma si può essere più Tafazzi di così?

Ultima considerazione

Come si fa a sapere se un automobilista ha commesso l’orribile crimine di mettersi in viaggio durante l’ora di punta? Bisognerebbe dotare le automobili di un microchip, per sapere dove si trovano e quando (“Grande Fratello”). E come si fa a “microchippare” le vetture? Forse per il tramite del contrassegno autostradale elettronico? Bingo!

E poi i soldatini del triciclo hanno ancora il coraggio di venirci a dire che la vignetta elettronica non serve per introdurre nuovi balzelli? Ma nooo, ma quando mai!

Lorenzo Quadri