Confederazione: conti 2012 in attivo di 2.4 miliardi
E cosa si fa per l’occupazione degli svizzeri?
Invece di varare dei piani anticrisi degni di questo nome, si procede con la mentalità dell’austerità, creando tra povertà e disoccupazione tra la gente per abbellire i conti pubblici!
Come volevasi dimostrare i conti della Confederazione, anche nel Consuntivo 2012, possono vantare un attivo importante, di ben 2,4 miliardi di franchetti.
Chiaramente non è un male avere i conti in attivo, soprattutto in considerazione della situazione in cui si trovano i paesi a noi confinanti – e specialmente i vicini a sud. Non va però affatto bene che, con i conti in attivo di 2.4 miliardi, si seguano politiche di austerità che servono solo a peggiorare la situazione economica dei cittadini in periodo di crisi!
Che ci sia crisi comincia ad accorgersene anche il Consiglio federale, che infatti in caso contrario non avrebbe approvato l’applicazione della famosa clausola di salvaguardia per la limitazione della devastante libera circolazione delle persone. Ovviamente il Consiglio federale si muove solo quando a cominciare ad avere freddo ai piedi è l’Altipiano. Per le regioni di confine, invece, nisba!
Con 2.4 miliardi di attivo 2012, che non si venga più a parlare né di mettere le mani in tasca alla gente (in particolare agli automobilisti) con nuove tasse e balzelli, né di tagli nel sociale a danno dei cittadini elvetici (se invece si vuole giustamente risparmiare sugli asilanti e sugli aiuti all’estero, le porte sono spalancate). Perché, è evidente, i soldi ci sono. Quindi che non si pretenda, ad esempio, di mandare la gente in pensione a 67 anni (quando, oltretutto, già a 50 si viene espulsi dal mondo del lavoro). A proposito: non si sente più parlare delle conseguenze della revisione della LADI con cui a Berna hanno pensato bene di scaricare in anticipo un bel po’ di gente dalla disoccupazione all’assistenza, quindi sul groppone dei Cantoni e dei Comuni, mentre la Confederazione se ne lava le mani. Per colpa dell’invasione di frontalieri e padroncini, in Ticino sempre più giovani finiscono direttamente in assistenza. Ma a questa situazione anche la brillante riforma della LADI entrata in vigore il 1° aprile 2011 (cui i votanti ticinesi erano contrari) ha dato il proprio contributo. Qualcuno ha tirato qualche somma?
Con 2.4 miliardi di attivo 2012, inoltre, non ci sono scuse per non mettere finalmente in campo un piano di rilancio dell’occupazione per gli Svizzeri in difficoltà visto che ce ne sono sempre di più – specialmente, come noto, nelle zone di confine – per colpa della devastante libera circolazione delle persone fortemente voluta dalla Confederazione. Che nessuno venga a parlare di misure di austerità con i conti in attivo plurimiliardario (mentre tutti gli altri paesi precipitano nei debiti) e mentre negli aiuti all’estero e nell’asilo si continua a sperperare senza remore il denaro del contribuente elvetico.
Lorenzo Quadri