L’inutile Commissione blatera sulle offerte di lavoro riservate agli svizzeri

 

Qui si sta davvero toccando il fondo! Una ditta (privata) del Canton Berna ha pubblicato un annuncio di lavoro per la ricerca di un addetto allo sgombero neve, precisando che “verranno presi in considerazione solo cittadini svizzeri”. Sulla vicenda qualcuno ha avuto la brillante idea di montare un caso, facendo balenare l’ipotesi che l’inserzione in questione possa costituire un atto di “razzismo”. Uhhh, che pagüüüraaa!

Capito il livello di ipocrisia raggiunto dai censori politikamente korretti e spalancatori di frontiere, nonché dai fautori dell’invasione e conseguente rottamazione della Svizzera? Pubblicare, nel nostro paese, un annuncio di lavoro riservato ai titolari di passaporto rosso sarebbe un atto razzista.

Sulla vicenda si mobilita anche la Commissione federale contro il razzismo, monumento all’inutilità ed alla censura di regime (naturalmente finanziato alla grande con i soldi del contribuente), con la sua leguleia di turno che discetta: “L’inserzione presenta una discriminazione non motivabile da considerazioni oggettive”. Aggiungendo, bontà sua, che non sussiste tuttavia una violazione della norma antirazzismo, dal momento che questa sarebbe data solo nel caso in cui determinati gruppi venissero espressamente esclusi a causa della loro etnia, religione o del colore della pelle. “Tüt a posct”, dunque? “Tüt a posct” un bel niente. Infatti:

  • “Discriminazione non motivabile da considerazioni oggettive”? Come direbbe Totò: ma ci faccia il piacere! In Svizzera il 40% delle persone è straniera o con passato migratorio. In Ticino, addirittura, la maggioranza dei lavoratori non è svizzera, ed i 65’500 frontalieri sono in continuo aumento. Queste sono motivazioni più che oggettive ed abbondantemente bastanti per pubblicare annunci di lavoro in cui si preveda la cittadinanza elvetica quale requisito d’assunzione. Non serve nessun altro argomento.
  • Come mai l’inutile Commissione contro il razzismo ha il buon tempo di prendere posizione bacchettando gli annunci di ricerca collaboratori che prevedono la cittadinanza svizzera ma non fa un cip sulla pletora di sconce inserzioni di lavoro riservate a soli frontalieri, che con bella (si fa per dire) regolarità compaiono sugli appositi portali di questo sempre meno ridente Cantone? Eh già: discriminare gli stranieri è azione turpe e spregevole; discriminare i ticinesi in Ticino è invece politikamente korretto.
  • Gli uccellini cinguettano che occasione della prossima sessione delle Camere federali potrebbe arrivare un atto parlamentare che chieda la chiusura della Commissione federale contro il razzismo, visto a quel che serve… Almeno si risparmia.

Lorenzo Quadri