Fiscalità: nuovo vile attacco dei funzionarietti della fallita UE alla Svizzera
Non c’è limite al peggio! La Svizzera è di nuovo nel mirino degli eurofalliti. Bruxelles infatti torna alla carica blaterando di liste nere di Paesi non cooperativi fiscalmente, con cui prenderà contatto nel prossimo futuro (uhhhh, che pagüüüüraaaa!). Tra questi Stati Canaglia, naturalmente, figura anche la Confederazione elvetica. E ti pareva!
Ci sarebbe davvero da ridere, se non ci fosse da piangere. Ecco cosa ci si guadagna a calare le braghe ad altezza caviglia davanti ad ogni cip in arrivo da Bruxelles. Ecco come si viene ringraziati.
Tra l’altro, è proprio perché il Consiglio federale è corso per l’ennesima volta ad inginocchiarsi all’UE in materia di fiscalità che ci toccherà votare la Riforma III delle imprese la prossima domenica. Una riforma che è, semplicemente, un tentativo di evitare l’emigrazione di massa delle aziende al beneficio degli statuti fiscali speciali che verranno aboliti per accontentare gli eurobalivi. Ci toccherà dunque stringere i denti e votare la Riforma III, con tutte le conseguenze del caso, perché non votarla ci costerebbe molto di più.
E malgrado tutto questo, gli eurofunzionarietti ancora straparlano di inserire il nostro paese su liste nere di paesi fiscalmente non cooperativi. Proprio mentre noi rischiamo di rimanere in mutande per assecondarli in ogni loro pretesa.
Chi si fa pecora…
Un saggio proverbio recita: “chi si fa pecora il lupo lo mangia”. Un detto che ben descrive la situazione della Svizzera. Anzi no: ci fosse un lupo a minacciarci, almeno ci faremmo mangiare con onore. Invece si tratta solo di un randagio spelacchiato e male in arnese, che solo noi temiamo.
Per il calabraghismo compulsivo che ci sta rovinando, possiamo ringraziare in primis l’ex ministra del 5% Widmer Schlumpf, simpatica come una spinosa pianta grassa inserita nella biancheria intima, che di questa politica è stata l’iniziatrice. Lei e, ovviamente, chi l’ha piazzata in governo. Ossia $inistra ed uregiatti.
Prima la signora ha svenduto il segreto bancario senza alcuna contropartita. Poi ha capitolato sulla fiscalità, addirittura a titolo preventivo, rendendo necessaria la Riforma III.
La Riforma III è un parto dell’ex ministra del 5%. Ma adesso costei, confermandosi una marionetta della “gauche caviar”, tenta rancorosamente di sabotarla. Per farla al suo successore, l’odiato Udc Ueli Mauerer.
E mandarli finalmene affan…?
Davanti all’ennesimo vile attacco dell’UE alla Svizzera, la domanda è una sola. Fino a quando vogliamo andare avanti in questo modo? Quando ci decideremo a mandare finalmente affandidietro lo sciame di eurofunzionarietti non eletti da nessuno che pretendono di comandare in casa nostra? Magari accompagnando la missiva con una chiusura dimostrativa delle frontiere, tanto per essere sicuri che il messaggio venga recepito?
Purtroppo questa è fantascienza.
Visto però che gli eurocrati hanno inserito nella lista di Stati Canaglia anche gli USA, c’è da sperare che ci penserà Trump ad asfaltare queste arroganti nullità.
Per cui, per non saper né leggere né scrivere, raccomandiamo al Consiglio federale, ed in particolare a quel genio della diplomazia (ma chi era Metternich al confronto?) del liblab Didier Burkhaltèèèèr, direttore del Dipartimento federale affari esteri, di piantarla di pappagallare stoltamente gli attacchi dell’UE e dei pennivendoli uterini della stampa di regime al neo presidente USA. Il nostro nemico sta a Bruxelles. Mica a Washington.
Lorenzo Quadri