Noi mettiamo a disposizione letti negli ospedali, loro ci requisiscono il disinfettante
Grazie ministro doppiopassaporto KrankenCassis (PLR)! Per l’ennesima volta, svizzerotti cornuti e mazziati!
Certo che, quando si tratta di masochismo, noi svizzerotti siamo campioni del mondo. Non per nostra volontà, ma grazie a certi personaggi che la partitocrazia spalancatrice di frontiere ha piazzato ai vertici (?) delle istituzioni!
Il ministro degli esteri PLR (ex) doppio passaporto Ignazio KrankenCassis ha avuto la bella idea di aprire gli ospedali svizzeri ai pazienti italiani. Chiaro: per i suoi connazionali tricolore, i posti si trovano sempre; anche a scapito dei cittadini elvetici.
Ricordiamo, tanto per gradire, che Cassis è quello che (parole sue) mai dirà “Switzerland first”; quello che si è bullato di aver chiesto lui al suo connazionale e collega Giggino di Maio di lasciar passare tutti i frontalieri in Ticino; quello che, per sua stessa ammissione, arriva in questo sfigatissimo Cantone (naturalmente le spese di trasferta in aereo o in elicottero le paghiamo noi) solo quando si tratta di fare campagna elettorale al PLR, altrimenti “il Consiglio federale si ripartisce i compiti” e comunque gli allarmi pandemia in Ticino non sono cassis suoi.
Nuova cappellata
Adesso far arrivare i pazienti covid italiani in Svizzera è l’ulteriore cappellata. Il buon Cassis dice che non verranno accolti in Ticino, ma naturalmente questa storiella non se la beve nessuno. O il ministro degli esteri si immagina di ricoverare pazienti italiani in ospedali della Svizzera tedesca dove – causa barriere linguistiche – non riuscirebbero a comunicare con il personale curante? Dove i medici non potrebbero informare, sempre per questioni linguistiche, i parenti rimasti a casa in attesa di notizie? Ma va là!
Da settimane…
A noi da settimane l’UFSP sta facendo un mazzo tanto con lo spauracchio della carenza di posti letto negli ospedali. Però quando si tratta di cederli, questi posti, ai connazionali di Cassis, il problema improvvisamente non si pone più e scopriamo di avere legioni di letti in esubero?
Giusto essere solidali quando è possibile, ma in questo caso non lo è. Non sappiamo come si evolveranno i ricoveri ospedalieri provocati dal maledetto virus nei prossimi giorni e settimane; specie dopo la Pasqua. I letti liberi vanno tenuti da parte per i cittadini svizzeri!
C’è anche un piccolo dettaglio da chiarire: chi paga i costi ospedalieri di eventuali pazienti italiani fatti venire in Svizzera? Paga Giggino Di Maio? Paga KrankenCassis di tasca propria? Oppure paga il solito sfigato contribuente tramite aumenti di premi di cassa malati (e vedremo la stangata da covid…)?
Solidarietà italica
E da chiarire rimangono anche un altro paio di punti. Ad esempio, Cassis si vanta di essere stato solidale con l’Italia (a spese degli svizzerotti). Ma quando mai la vicina Penisola sarebbe stata solidale con noi? Forse quando attaccava vigliaccamente la nostra piazza finanziaria, col risultato di distruggere almeno 3000 posti di lavoro in Ticino (i pavidi politicanti del triciclo hanno calato le braghe senza condizioni, smantellando il segreto bancario)? Forse che l’Italia è “solidale” quando fomenta l’invasione da sud? O magari quando rifiuta il nuovo accordo sulla fiscalità dei frontalieri dicendo che la Convenzione-ciofeca del 1974 è scolpita nella roccia (?) e che gli svizzerotti non la possono (sa po’ mia!) né disdire né modificare? O quando starnazza, anche a Bruxelles, contro gli “elvetici razzisti” per sabotare la chiusura notturna dei valichi secondari (e naturalmente a Berna i camerieri dell’UE si chinano subito a 90 gradi)?
Noi siamo solidali – grazie al ministro PLR con doppio passaporto – e per tutto ringraziamento i vicini a sud ci sfruttano, ci fregano e ci insultano pure? Ma siamo davvero così fessi?
Disinfettante requisito
E a proposito di solidarietà del Belpaese. Martedì, il giorno dopo che Giggino di Maio ringraziava via Twitter il suo compaesano Cassis per i posti letto messi a disposizione di pazienti italici, l’Agenzia delle dogane del Verbano Cusio Ossola requisiva 37’632 confezioni da 50 millilitri di gel igienizzante per le mani, destinate a una società con sede in Svizzera. Il materiale disponeva di regolare dichiarazione per l’esportazione, ma è stato confiscato lo stesso.
Eccola qui, la solidarietà italiana nei nostri confronti dopo che il ministro PLR (grazie ex partitone per regalare al Paese simili grandi statisti!) ha messo a disposizione i letti dei nostri ospedali!
A questo punto ogni commento diventa superfluo.
Lorenzo Quadri