I legulei della Corte di giustizia europea: vi dovete tenere i finti rifugiati violenti!
I legulei immigrazionisti della Corte di giustizia europea ne combinano peggio di Bertoldo!
L’ultima alzata di ingegno arriva dal Belgio. Ne ha riferito di recente il quotidiano italiano Libero.
E’ accaduto che tale Z.H., migrante afghano non accompagnato presunto minorenne, ha raggiunto il Belgio dove è stato alloggiato in un centro per asilanti. Il finto rifugiato, tuttavia, non ha perso tempo. Ha dimostrato di che pasta era fatto cominciando subito a partecipare a risse. Di conseguenza è stato espulso per 15 giorni dal centro d’accoglienza. La misura pare non solo doverosa, ma perfino blanda.
Non la pensa così il giovane picchiatore che – ovviamente assistito con i soldi del contribuente belga – invece di volare basso, ha pensato bene di presentare ricorso, blaterando di una violazione dei suoi diritti fondamentali (uella!). Le sue lagnanze sono approdate alla Corte di giustizia UE. La quale, come si sarà immaginato, gli ha dato ragione: del resto, se le cose fossero andate diversamente, non ci sarebbe stato nemmeno questo articolo.
Comportamento gravemente violento
L’argomentazione dei legulei lussemburghesi è la seguente: una persona che ha fatto richiesta della protezione internazionale “non può essere sanzionata con la revoca delle condizioni materiali di accoglienza”; nemmeno “se ha tenuto un comportamento gravemente (!) violento”. Inoltre, secondo la Corte, nel caso concreto l’espulsione dal centro sarebbe stata una misura “sproporzionata”. Ah ecco. Cosa avrebbe dovuto combinare il finto rifugiato afghano perché l’allontanamento fosse “proporzionato”? Commettere una strage?
Da notare che non stiamo parlando dell’espulsione dal paese, ma solo di quella, temporanea, dal centro asilanti!
Se questo non è il mondo che gira al contrario!
Raptus di buonismo-coglionismo
Tanto per cominciare, se i giudici della Corte europea di giustizia vogliono vedere delle pene sproporzionate, potrebbero dare un’occhiata alla persecuzione cui sono sottoposti gli automobilisti svizzeri a seguito del bidone Via Sicura, voluto dalla partitocrazia triciclata.
A parte questo, la sentenza è indegna. Un presunto rifugiato – infatti, l’afghano ha solo presentato domanda d’asilo: il che non vuole affatto dire che lo otterrà, è assai più verosimile il contrario essendo la stragrande maggioranza degli asilanti dei FINTI rifugiati – può commettere violenze gravi senza dover temere alcuna sanzione! Addirittura, in un raptus di buonismo-coglionismo, i giudici europei suggeriscono che l’asilante picchiatore debba venire spostato in un’altra struttura: ad esempio un albergo a cinque stelle? Per contro, un cittadino che ha comportamenti violenti finisce direttamente in galera.
Visto poi che gli spalancatori di frontiere sono pure contrari ad ogni e qualsiasi limitazione della libertà di movimento dei migranti economici, ne consegue che essi dovrebbero poter bazzicare tranquillamente per la pubblica via; anche se sono “gravemente violenti” e quindi costituiscono un pericolo manifesto per il paese che li ospita.
Insomma, tutti i diritti – compreso quello di delinquere – ma nessun dovere.
Detteranno legge in casa nostra!
Sta di fatto che un migrante economico “gravemente violento” secondo la Corte europea di giustizia, non può venire espulso: né dal centro asilanti e nemmeno dal paese. Malgrado il suo comportamento renda evidente che il soggetto non ha alcuna intenzione di adeguarsi alle nostre regole. Non è né integrato né integrabile.
Ma perché questa sentenza della Corte europea di giustizia su un caso belga ci interessa così tanto? Facile: perché i legulei di detta Corte sono quei giudici stranieri che detteranno legge anche in casa nostra “grazie” allo sconcio accordo quadro istituzionale, bramato dalla partitocrazia.
Aspettiamoci dunque ogni serie di sciagure se tale trattato dovesse venire sottoscritto! Ma del resto, se gli elettori premiano l’onda ecoisterica euroturbo che vuole firmare subito l’osceno trattato coloniale…
Paura e servilismo
Non dimentichiamo poi che il Belpaese ha riaperto i porti ai passatori delle ONG. Ciò avrà dirette conseguenze anche in casa nostra. Arriveranno in Svizzera sempre più migranti economici. Tra questi ci sono delinquenti, estremisti islamici, jihadisti, eccetera. Ma i camerieri di Bruxelles in Consiglio federale hanno già messo le mani in avanti. Loro non ne vogliono sapere di sospendere l’applicazione di Schengen. Al contrario di quanto fatto da vari Stati membri UE. Perché? Ma ovviamente, per paura degli eurofunzionarietti e per servilismo compulsivo nei confronti dei medesimi!
Lorenzo Quadri