Il “centro” euroturbo accodato alla $inistra: cittadini salassati in nome delle cadreghe

Più si avvicinano le elezioni federali e più la partitocrazia, presa dal panico da perdita di cadreghe, si lascia andare all’isterismo climatico. E il sedicente “centro” si dimostra, ancora una volta, succube della gauche-caviar.

Che infatti i  kompagni ed i verdi-anguria (verdi fuori, ro$$i dentro), così come pure i verdi liberali che di liberale hanno zero di zero, montino la panna sul clima a scopo di propaganda elettorale, rientra nel normale ordine delle cose. Stupisce semmai che nessuno denunci l’ennesima incoerenza dei $inistrati: questi kompagni si riempiono la bocca con l’inquinamento, la cementificazione, il consumo di risorse, il traffico, e intanto spalancano le frontiere,col risultato di aggravare ulteriormente i problemi da loro stesso denunciati.

Nessuna sorpresa che la gauche-caviar cavalchi l’isterismo climatico, con l’obiettivo di ottenere non solo cadreghe, ma pure soldoni (del solito sfigato contribuente) per i tanti kompagnuzzi attivi nel fiorente business ambientalista. La grana piace anche ai $inistri; eccome che piace! Il  meccanismo è lo stesso che alimenta il business ro$$o dell’asilo.

Il presunto “centro”

Allucinante è però che i due partiti del presunto “centro”, protagonisti in Ticino di un inciucio cadregaro contronatura, invece di opporsi alle eco-boiate climatiche si accodino servili: alla faccia di ogni straccio di principio “liberale”! L’ex partitone è perfino riuscito ad introdurre nel proprio programma la tassa sui biglietti aerei. E nella commissione dell’ambiente del Consiglio degli Stati il triciclo ha votato, con la massima goduria,  nuovi eco-salassi sul carburante e sull’olio combustibile, che peseranno come macigni sui bilanci delle economie domeniche. Stiamo parlando di pillole dell’ordine di grandezza di migliaia di franchi all’anno! Mica di noccioline!

La casta contro i cittadini

Questo è un vero e proprio attacco della casta contro il ceto medio e basso. Come se ad impoverire i cittadini non bastassero, tanto per citare un esempio, i furti dei cassamalatari, per i quali evidentemente la partitocrazia, inciuciata con gli assicuratori malattia, non vuole trovare una soluzione. Del resto, le Camere federali hanno eletto l’ex cassamalataro KrankenCassis in Consiglio federale, sicché…

Gli eco-balzelli sono un attacco al ceto medio e basso (se ne sono accorti perfino i comunisti…): perché i ricchi, è ovvio, si possono permettere di pagare senza un cip i rincari sulla benzina, sull’olio combustibile, le tasse sui biglietti aerei, eccetera.

E’ uno scandalo che il triciclo pensi di ottenere voti con politichette di questo tipo!

La RadioTV di Stato

L’isterismo climatico viene alimentato alla grande anche dalla solita, e sempre più faziosa, RSI. La quale non lascia passare un giorno senza praticare agli utenti il lavaggio del cervello nel nome delle eco-panzane. Quante volte all’ora viene pronunciata la parola “clima” nelle trasmissioni prodotte dalle sovrappopolate redazioni dell’emittente di regime? Quanti servizi a tema, finanziati col canone più caro d’Europa ma clamorosamente a senso unico (altro che “pluralità”), sono stati mandati in onda negli ultimi mesi?

L’obiettivo della Pravda di Comano è palese: fare campagna elettorale per gli amichetti della gauche-caviar. Non a caso, l’86% dei giornalisti della SSR è di $inistra o di centro $inistra (lo si è “scoperto” da un’inchiesta realizzata oltregottardo ai tempi del dibattito sulla “criminale” iniziativa No-Billag). In casa RSI, poi, alcuni sono addirittura parenti stretti di politicanti ro$$i in carica. Ragion per cui…

E che non ci si venga a raccontare la favoletta che è il pubblico (?) a voler sentir parlare incessantemente di clima e di ambiente. Questa è una colossale fregnaccia. Sono i responsabili dell’informazione che vogliono fare il lavaggio del cervello pro-isterismo climatico. E poi hanno ancora il coraggio di giustificarsi dicendo che sarebbe la gente a chiederlo! Come recita il noto slogan: “non siamo mica scemi”!

Altro che “verità assoluta”!

La questione del cambiamento climatico provocato dall’uomo è tutt’altro che una verità assoluta. I cambiamenti climatici ci sono sempre stati, da che mondo e mondo. Dipendono da innumerevoli fattori, la maggior parte dei quali nulla ha a che vedere con l’attività umana. Ci sono fior di scienziati (non certo la “gretina” di turno, che di scienza ne sa meno del Gigi di Viganello, del resto bigia la scuola per andare in giro per il mondo a mettersi in mostra, e che si limita a ripetere slogan scritti da altri) convinti che l’aumento del CO2 nell’atmosfera sia  irrilevante dal profilo climatico. Ma chi sostiene queste tesi viene oscurato dai media di regime, non ha attivisti farlocchi a proprio sostegno e non ha i politicanti cadregari a reggergli la coda.

La lotta senza quartiere, ed a qualsiasi prezzo (tanto paga il solito sfigato contribuente) al “demoniaco” CO2 è assurta a sacro dogma, imposto dalla casta. Un po’ come il multikulti. E guai a chi osa metterlo in discussione.

E’ evidente che l’isterismo climatico ha assai poco a che vedere con l’ambiente. Si tratta invece di un paravento che ha lo scopo:

1) di sostenere giganteschi interessi economici e di potere; e

2) di distogliere l’attenzione dai veri problemi.

E nel caso della Svizzera, il vero tema è la svendita del paese all’UE ad opera del triciclo euroturbo PLR-PPD-P$$.Di questo dovrebbe parlare l’informazione di regime. A maggior ragione quella di sedicente servizio pubblico, finanziata col canone più caro d’Europa. Ma non lo fa. Perché? Forse che ai cittadini non interessa il futuro del Paese? Ma va là! Non lo fa perché questi sono temi scomodi per la partitocrazia cameriera di Bruxelles, mentre giovano agli odiati populisti; i quali vanno in ogni modo ostacolati. Solo i populisti di “destra”, s’intende. Perché quelli di $inistra a Comano vengono santificati.

I voltagabbana di centro

Un candidato P$ alle elezioni federali ha scritto correttamente dell’ (ipocrita) metamorfosi di politicanti del cosiddetto “centro” euroturbo che, in materia climatica, “a pochi mesi dalle elezioni sostengono quanto negavano fino a poco prima”.

Si tratta di politicanti e di partiti che di ambiente non sanno nulla o giù di lì. E, al contrario dalla “gretina” svedese, non hanno nemmeno la scusante di avere 16 anni. Costoro si limitano a seguire pavidamentela corrente “mainstream” della paranoia ambientalista. Non esitano a voltare gabbana, a tutto danno dei cittadini, nella speranza di poterne trarre vantaggi elettorali. Ed a simili campioni di squallido opportunismo dovremmo affidare il futuro del Paese? Ma anche no!

#votalegaoiltriciclotifrega

 

Lorenzo Quadri