Ci attende la CRISI NERA, ma la partitocrazia ancora pretende di rapinare i cittadini
I soldatini della casta (ro$$overdi in primis) prima ci impestano con le frontiere spalancate, e adesso pretendono pure di tartassarci
Nei prossimi giorni, e segnatamente martedì e mercoledì, in Consiglio nazionale si terrà un (ulteriore) dibattito-fiume sulla nuova legge sul CO2. Per i meno avvezzi, trattasi della norma che prevede l’introduzione di una pletora di ecotasse ed ecobalzelli che graveranno sui bilanci delle economie domestiche per migliaia di franchetti all’anno. E questo proprio quando sta per piombarci addosso, a causa dello stramaledetto virus cinese, la peggiore crisi economica degli ultimi decenni.
La partitocrazia, con i kompagni ro$$overdi in prima linea, vuole ulteriormente tartassare i cittadini in periodo di crisi nera con la scusa dell’isterismo climatico. E non dimentichiamo che, se ci siamo impestati con il virus cinese, con tutto quel che ne consegue (non solo dal punto di vista sanitario, ma anche da quello economico) possiamo ringraziare la libera circolazione e le frontiere spalancate volute dalla partitocrazia.
Accordi internazionali
All’origine degli ecobalzelli c’è l’accordo di Parigi sul clima, sottoscritto dalla Svizzera nel 2017, che prevede entro il 2030 la riduzione delle emissioni di gas serra del 50% rispetto al 2006. Quindi, per l’ennesima volta, a seguito di accordi internazionali del piffero che i politicanti della casta corrono giulivi a sottoscrivere, (perché davanti all’aggettivo “internazionale” costoro si mettono a salivare come i cani di Pavlov) i cittadini svizzeri, tanti dei quali perderanno il lavoro per colpa del virus cinese, oltre che disoccupati si troveranno tartassati in nome del “clima”. Tra l’altro con benefici ambientali globali pari allo zero. Ed in più gli ecoisterici ro$$overdi non si accontentano degli ecobalzelli, ma vorrebbero pure aumentare le tasse ai contribuenti con la scusa del virus. Ma avanti, continuate a votarli…
La giravolta liblab
Al proposito va ricordato il voltafaccia dell’ex partitone. Nel dicembre 2018 il PLR aveva votato contro la nuova legge sul CO2, che infatti era stata affossata. Adesso, contrordine compagni. Nel settembre del 2019, quindi nell’imminenza delle elezioni federali, al Consiglio degli Stati i “senatori” liblab, terrorizzati dall’isterismo climatico, hanno votato dei provvedimenti (cioè: delle tasse) che vanno ancora più in là di quelli chiesti dal Consiglio federale. Addirittura l’ex partitone è riuscito ad introdurre nel proprio programma (!) la tassa sui biglietti aerei. E questo sarebbe un partito “liberale”? Chinato a 90 gradi davanti ai tassaioli ro$$overdi? Ma non facciamo ridere i polli! PLR = partito delle tasse!
Riscaldamento a nafta
Come noto, le principali misure che la partitocrazia vuole introdurre per tartassare i cittadini sono l’aumento di 12 centesimi al litro del prezzo del carburante, una tassa sui biglietti arei che può arrivare fino a 120 Fr, il rincaro dell’olio combustibile ed il divieto “de facto” dei riscaldamenti a nafta dopo il 2023. Quindi chi attualmente scalda con uno di questi impianti, se dopo il 2023 dovrà sostituirlo, non potrà più farlo, ma dovrà spendere svariate decine di migliaia di franchi per passare ad un sistema diverso.
E’ ovvio che i rincari e le fatwe contro il riscaldamento a nafta non colpiranno solo i proprietari di una casetta, ma anche gli inquilini, su cui i padroni di casa ribalteranno i costi. E cosa fa l’associazione inquilini colonizzata dal P$? Naturalmente promuove il nuovo salasso a carico degli inquilini!
Regioni di montagna
E’ chiaro che, ad essere maggiormente penalizzate dai nuovi balzelli saranno le persone del ceto medio-basso (i milionari possono permettersi di pagare di più la benzina e l’olio da riscaldamento, e anche di pagare le tasse sul biglietto aereo) ed in particolare quelle che vivono nelle regioni discoste, e che pertanto hanno bisogno della macchina per andare a lavorare non disponendo di valide alternative. E non possono permettersi di passare all’ultimo modello ibrido o alla politikamente korrettissima auto elettrica (magari ricaricata con elettricità prodotta dal carbone o dal nucleare?).
Quindi ecotasse ed ecobalzelli assesteranno l’ennesima mazzata alle regioni di montagna.
Ci impestano e ci rapinano!
La casta continua a ripeterci che, a causa dello stramaledetto virus cinese, “il mondo è cambiato”. Ma i suoi soldatini non vogliono cambiare proprio un bel niente. Al contrario. Vogliono continuare a rilasciare permessi G e B a lavoratori stranieri che soppianteranno quelli svizzeri. Quando già per l’anno prossimo si prevede il raddoppio della disoccupazione nel nostro paese. E non hanno neppure il buon senso di rendersi conto che non ci possiamo più permettere né ecotasse, né ecobalzelli, e neppure aggravi fiscali.
La partitocrazia ($inistra ro$$overde in primis) con le sue frontiere spalancate ci ha impestati con il covid, e adesso pretende pure di tartassarci? Ma col piffero!
Lorenzo Quadri