Raccolte ben più del doppio delle firme necessarie alla riuscita. Basta rapine!
Mentre la $inistra chiusurista, a partire dal ministro dei flop kompagno Alain Berset (P$$), manda in rovina gli svizzeri a suon di lockdown, c’è almeno una bella notizia. Il referendum contro gli sciagurati ecobalzelli, lanciato da ambienti economici, che la Lega ed il Mattino hanno appoggiato, è riuscito alla grande. Nei giorni scorsi sono infatti state consegnate alla Cancelleria della Confederella ben 111mila firme contro la nuova legge sul CO2: per la riuscita ne sarebbero bastate 50mila. Un risultato sicuramente eccezionale, a maggior ragione se si considera che le varie misure di confinamento rendono più difficile la raccolta delle sottoscrizioni.
Costi insostenibili
Come sappiamo, gli ecobalzelli voluti dalla partitocrazia (PLR-PPD-P$$ e Verdi-anguria) peserebbero sui bilanci delle economie domestiche per migliaia di franchi all’anno. Non solo farebbero schizzare alle stelle il prezzo della benzina e dell’olio combustibile, ma a partire dal 2023 scatterebbe il divieto di riscaldamenti a nafta: chi dovrà cambiare l’impianto dopo quelladata sarà costretto scegliere una tecnologia diversa, con tutte conseguenze (spese) del caso. Questo Diktat, è ovvio, metterà nella palta non solo i proprietari di una casetta, ma anche gli inquilini (sarà infatti sul groppone di questi ultimi che i proprietari scaricheranno i costi aggiuntivi). Quindi, demenziali ecotasse ed ecobalzelli provocherebbero il drastico aumento non solo dei costi della mobilità, ma anche di quelli dell’alloggio.
Allo sbando
Come noto gli iniziatori di questo ennesimo ladrocinio a danno dei cittadini sono i $inistrati ro$$overdi (ai quali il sedicente “centro” si è come al solito accodato). Quelli che poi si sciacquano la bocca – solo a scopo di campagna elettorale – con le pigioni sostenibili. Però sono i primi a farle schizzare verso l’alto con le loro sciagurate politiche tassaiole! Ecco come la gauche-caviar difende gli inquilini, dopo averne colonizzato le associazioni di categoria.
E che dire del fatto che la partitocrazia alle camere federali prima vota aiuti di centinaia di milioni all’aviazione, poi si inventa la tassa sui biglietti aerei per far sì che la gente non voli? Politicanti allo sbando o disturbo bipolare?
Chi paga di più
E’ chiaro: come ripetuto in più occasioni, se la fallimentare legge sul CO2 dovesse entrare in vigore, ad essere maggiormente penalizzato sarebbe il ceto medio e basso. I ricchi possono tranquillamente permettersi di pagare di più la benzina e l’olio combustibile.
Gli ecobalzelli sono la dimostrazione plateale di come il sedicente “centro” PLR-PPD sia ormai ridotto a reggicoda della $inistratassaiola. Basti pensare che il PLR, un partito che dovrebbe essere “liberale”, ha inserito la tassa sui biglietti aerei nel proprio programma politico a livello federale.
Non contenti…
Presto, molto presto, grazie ai lockdown, centinaia di migliaia di cittadini svizzeri si troveranno senza lavoro. Per questo potranno ringraziare i kompagni chiusuristi in Consiglio federale, ed il sedicente “centro” che gli regge la coda. I $ocialisti in CF infatti sono due su sette; per costituire una maggioranza bisogna essere almeno in quattro.
Non contenti di ridurre in miseria gli svizzeri a suon di chiusure, i $inistrati li vogliono depredare con ecotasse ed ecobalzelli il cui impatto ambientale, non ci stancheremo di ripeterlo, è pari a zero, dal momento che la Svizzera produce meno di un millesimo dei gas serra a livello mondiale.
La $inistra ha il coraggio di blaterare di “lotta alla povertà”, quando la prima causa di povertà tra gli svizzeri sono proprio le sue politiche! Tra cui ovviamente figurano anche le frontiere spalancate all’invasione da sud.
Prima della votazione…
Le moltissime firme – come detto, oltre il doppio del necessario – raccolte dal referendum contro la fallimentare nuova legge sul CO2 sono, è chiaro, un segnale incoraggiante per la votazione, che si dovrebbe tenere in giugno. La Lega ed il Mattino si impegneranno al massimo per sventare l’ennesima rapina $inistrata, oltretutto in tempo di crisi nera!
Possibile che i kompagnuzzi ro$$overdi non siano in grado di capire che i cittadini e l’economia elvetica non si possono in nessun caso permettere di pagare ulteriori tasse? Vabbè che i rappresentanti della $inistra hanno tutti il posto di lavoro ed il lauto stipendio garantito a vita nello Stato o nel parastato…
Prima di giugno, però, ci sono le elezioni comunali. E sarebbe proprio il colmo se i votanti premiassero chi li riduce sul lastrico.
Lorenzo Quadri