Non facciamoci depredare dai politicanti in campagna elettorale! Firmiamo il referendum!

Alla faccia dello stramaledetto virus cinese, almeno una buona notizia c’è. E’ infatti in fase di raccolta firme il referendum contro la pletora di deliranti ecotasse ed ecobalzelli con cui la partitocrazia PLR-PPD-P$$, Verdi-anguria ovviamente inclusi, vuole depredare i cittadini in tempo di crisi nera.

Sicché adesso la parola d’ordine è: sotto con le firme! Senza farsi impressionare delle solite shitstorm (= tempeste di cacca) orchestrate dalla $inistra contro chi non è d’accordo di rapinare la gente in nome dell’isterismo climatico.

E’ ormai evidente che l’Onda verde (pistonata ad oltranza dall’emittente di regime) produce solo slogan beoti, manifestazioni illegali e soprattutto TASSE.

Sacrifici inutili

Gli ecobalzelli votati dalla partitocrazia peseranno sui bilanci delle economie domestiche per migliaia di Fr all’anno. Il beneficio climatico sarà pari a zero: la Svizzera non produce infatti neppure UN MILLESIMO delle emissioni globali di CO2. E ne produrrebbe ancora meno, se non fossimo QUI IN TROPPI a causa dell’immigrazione incontrollata voluta dalla partitocrazia. Per contro, la Cina è responsabile del 27% delle emissioni globali di CO2, gli USA del 15%, l’India del 7%, la Germania del  2%.

Ci va la kompagna Simonetta a dire ai cinesi che devono conformarsi all’accordo di Parigi sul clima?

Tra i membri dell’Agenzia internazionale dell’energia (AIE), il nostro Paese è quello che vanta le emissioni annuali più basse: 4.3 tonnellate di CO2 procapite, mentre in Austria sono 7, in Germania 9, negli USA 16.

Affermazioni indegne

Quindi, è semplicemente indegno che gli ecotassaioli, a partire dalla disastrosa ministra dei trasporti Simonetta Sommaruga (P$$) continuino a strillare che senza la sciagurata nuova Legge sul CO2 la Svizzera “non farebbe niente (sic!)” per proteggere il clima!

Le cifre sopra dicono proprio il contrario. E non sono frutto del caso. Sono la semplice conseguenza del fatto che già oggi la Svizzera dispone di una delle legislazioni ambientali più severe del mondo.

Senza contare che, anche senza tasse, balzelli e divieti, la sensibilità ecologica dei cittadini e dell’economia è alquanto aumentata nel corso degli anni.

Basta rapine!

E’ evidente che le ecotasse faranno schizzare verso l’alto sia i costi della mobilità che quelli dell’alloggio.

A seguito dell’incremento massiccio del prezzo dell’olio combustibile causa ecobalzelli, gli affitti si gonfieranno… in tempo di crisi economica. E l’Associazione svizzera degli inquilini non ha nulla da dire? Ah già: detta associazione è colonizzata dai tassaioli del P$$. Sicché, altro che difendere gli inquilini! Difende solo le politichette di $inistra!

Il divieto di riscaldamenti a nafta a partire dal 2023 (chi dovrà sostituire il proprio impianto dopo quella data sarà costretto a scegliere un’altra tecnologia, spendendo cifre folli) metterà in ginocchio i proprietari di una casetta. Ma graverà anche sugli inquilini. Anche questi costi, infatti, verranno poi ricaricati sugli affitti.

Stesso discorso per il prezzo della benzina. Chi ha bisogno dell’auto per andare a lavorare verrà mazzuolato alla grande. E i più penalizzati saranno il ceto medio e basso e le regioni discoste. Però la partitocrazia ha ancora il coraggio di riempirsi la bocca con la “difesa delle regioni periferiche”?

Le tasse sui biglietti aerei, dal canto loro, danneggeranno il turismo. Il bello è che con una mano la casta sovvenziona le compagnie aree, e con l’altra tassa i biglietti perché la gente non voli. Ma sa po’?  Eccola qua, la coerenza dei soldatini del triciclo!

A dimostrazione di quanto i politicanti gauche-caviar vivano su un altro pianeta, in Consiglio nazionale uno di loro ha avuto la tolla di suggerire ai poveri di passare all’auto elettrica per non pagare gli ecobalzelli. Eh già, perché chi non arriva a fine mese ha i soldi per comprarsi la Tesla nuova fiammante. Qui ormai siamo all’equivalente motoristico del celebre “Se non hanno pane, che mangino le brioches”!

Il voltafaccia del TCS

E’ assolutamente incredibile che il TCS – al contrario del “cugino” più piccolo ACS – NON appoggi il referendum contro gli ecobalzelli. Nel 2013, il TCS sostenne, giustamente, il referendum contro la vignetta autostradale a 100 Fr invece di 40. Adesso che ci sono in ballo rincari che sono un multiplo dei 60 Fr extra della vignetta “deluxe”, il TCS scrive nella propria presa di posizione ufficiale che si tratterebbe di costi “sopportabili”. Cosa, cosa? Evidentemente il Touring Club è ormai infiltrato da politicanti della casta “politically correct” persecutrice degli automobilisti. A queste condizioni, i costi della quota d’iscrizione al TCS diventano sempre meno “sopportabili”!

Inoltre, ecotasse ed ecobalzelli andranno a confluire in un mostruoso calderone federale. Gli imprenditori “amici degli amici” ci tetteranno dentro alla grande. Si faranno gli attributi di platino con i soldi estorti ai cittadini. Ma su questo tema avremo modo di tornare presto.

Lorenzo Quadri