30 novembre: gli ambienti istituzionali fanno di tutto per venire nuovamente asfaltati
Gli ambienti istituzionali sembra stiano facendo di tutto per far passare l’iniziativa Ecopop, a sorpresa in testa nei sondaggi (per quel che può valere).
Prima la kompagna Simonetta $ommaruga dichiara che l’iniziativa è populista e fascista, ed invita gli svizzeri a stringersi di più per fare spazio agli immigrati. In sostanza, dunque, i limiti di capienza per la kompagna non esistono. Di conseguenza, la consigliera federale, invece di imporre ai Comuni la presenza di centri asilanti contro la loro volontà, potrebbe ospitare i richiedenti in casa propria. Dal momento che la sovrappopolazione non può essere un problema per definizione…
Poi il presidente del politecnico di Losanna dichiara che Ecopop è una boiata perché in Svizzera, dice lui, c’è spazio per 12 milioni di persone; sicché contingentare l’immigrazione è roba da populisti e razzisti. Tuttavia, quando si parla del suo istituto, ecco che la musica improvvisamente cambia. E così al politecnico di Losanna si introduce, per “evitare la sovrappopolazione”, il numero chiuso di studenti stranieri. Giusto. Ma allora perché la Svizzera non potrebbe adottare lo stesso sistema?
Non poteva astenersi dal fare il suo verso nemmeno il kompagno Alain Berset, complice dei furti dei cassamalatari a danno dei ticinesi. Berest mette la ciliegina sulla torta e con toni drammatici dichiara: “Ecopop è peggio di un crimine”. Nientemeno! Vabbe’ che a $inistra chiunque osi non pensarla come i kompagni è un criminale per definizione, oltre che un becero razzista e fascista; ma qui qualcuno sta perdendo la testa. E’ peraltro evidente che simili denigrazioni isteriche da parte di chi si oppone per partito preso a qualsiasi limitazione dell’immigrazione, perché pretende che le frontiere siano spalancate sempre e comunque, ottengono il risultato esattamente opposto a quello sperato. Ad ogni fregnaccia terroristica sul tipo di quelle dei kompagni Berset e Sommaruga, Ecopop guadagna consensi. E tanti.
Contare fino a 100
L’iniziativa Ecopop può essere considerata giusta o sbagliata. Ma prima di accusare promotori e sostenitori di essere “peggio di criminali”, qualche politicante o intellettualino da tre e una cicca farebbe bene a contare fino a 100. Anche se possiamo capire facilmente l’impotente frustrazione di chi per decenni ha predicato aperture scriteriate, facendo inenarrabili disastri, e adesso si vede sistematicamente sconfessato dalle urne. “Asfaltato” a tambur battente perché il suo (scarso) arsenale di argomenti per la campagna di votazione fa cilecca. Il terrorismo non funziona. La sistematica denigrazione degli avversari come razzisti e xenofobi neppure. E nemmeno le accuse di essere un paese retrogrado. A maggior ragione se lanciate da parte di gente che, nella greppia pubblica alimentata con i soldi dei “retrogradi”, ci ha sempre tettato dentro alla grande, secondo l’intramontabile motto del buon vecchio imperatore Vespasiano: “pecunia non olet”, il denaro non puzza.
Problema concreto
Il problema della sovrappopolazione causa immigrazione scriteriata sollevato da Ecopop è concreto e reale. L’immigrazione senza limiti danneggia l’occupazione, l’economia, l’ecologia, la viabilità, il mercato immobiliare, la socialità. All’immigrazione bisogna mettere un freno. Che poi Ecopop dopo l’approvazione dell’iniziativa “contro l’immigrazione di massa” rischi di creare confusione, che soprattutto tenti di sdoganare il frontalierato, è un altro discorso. Ecopop può magari toppare su alcuni punti, anche importanti: come il frontalierato. Ma da qui ad essere “peggio di un crimine”, come pretenderebbe il kompagno Berset, ce ne corre.
Criminalizzando chi vuole limitare l’immigrazione che si risolve un bel niente. E’ inoltre ancora da dimostrare che Ecopop e l’iniziativa “Contro l’immigrazione di massa” non possano convivere. In effetti, l’eventuale attuazione di Ecopop non potrebbe causare un’ulteriore esplosione del numero dei frontalieri, per il semplice motivo che anche questi ultimi saranno contingentati. Lo saranno proprio a seguito del nuovo articolo costituzionale Contro l’immigrazione di massa.
L’unica via
Berciare insulti e minacce apocalittiche all’indirizzo dei “razzisti e fascisti” non solo non serve a niente, ma fa salire le quotazioni di Ecopop.
Il Consiglio federale ha un unico modo per convincere i cittadini a non votare questa iniziativa: finirla di prenderli per i fondelli sul voto del 9 febbraio, e mettere subito in vigore il nuovo articolo costituzionale voluto dal popolo; piaccia o meno agli eurofalliti.
Se invece a Berna continuerà la melina e la strisciante adesione all’UE contro la volontà popolare, il successo di Ecopop è dietro l’angolo. Perché, nel caso non si fosse capito, gli svizzeri ne hanno piene (sovrappopolate) le scatole.
Lorenzo Quadri