Scandaloso: la partitocrazia con i piedi al caldo rapina i cittadini in tempo di crisi!

Il livello di un parlamento federale dominato dalla partitocrazia euroturbo ed ecoisterica, lontana anni luce dalle preoccupazioni della gente, dopo le elezioni del 2019 è precipitato in caduta libera.

Nella sessione da poco terminata il Legislativo è infatti riuscito a rifilare ai cittadini ed all’economia elvetici, già messi in ginocchio dallo stramaledetto virus cinese (che ci ha IMPESTATI grazie alle frontiere spalancate con la Lombardia, volute della partitocrazia), una scellerata pletora di ecotasse ed ecobalzelli. Che erano già insostenibili senza il virus cinese. Figuriamoci adesso!

Ma la partitocrazia tassaiola, a partire dalla sempre più talebana gauche-caviar, vive sulla Luna: evidentemente non si rende conto degli effetti deleteri che il virus cinese avrà per l’economia e per la popolazione. Un sacco di gente perderà il lavoro e finirà in assistenza. E cosa fa la casta? La RAPINA con nuovi balzelli! Balzelli che graveranno sulle economie domestiche per migliaia di franchi all’anno!

Inquilini alla cassa

A ciò si aggiunge la fatwa contro i riscaldamenti a nafta che, oltre a causare un’ulteriore perdita di posti di lavoro in Svizzera nel settore petrolifero (grazie $inistrati per essere schierati sempre contro i lavoratori!), genererà spese enormi ai proprietari di una casetta. I quali, quando dopo il 2023 dovranno cambiare il riscaldamento ad olio combustibile, saranno costretti a passare ad un’altra tecnologia, spendendo un capitale! O in alternativa dovranno fare incappottare e blindare termicamente tutta la casa, spendendo ancora di più. Ovviamente questo vale anche per i proprietari di appartamenti dati in locazione, che scaricheranno poi i maggiori costi generati dalla partitocrazia tassaiola ($inistrati in primis) sugli inquilini. Grazie kompagni per far AUMENTARE gli affitti in Svizzera! Ed il colmo è che il P$ ha colonizzato l’associazione inquilini. Ecco come gli inquilini vengono difesi dalla $inistra!

Liberali…dove?

Per la partitocrazia è “cosa buona e giusta” tartassare i cittadini svizzeri in tempo di crisi nera nel nome dell’isterismo climatico.

Secondo i verdi-anguria (verdi fuori, ro$$i dentro) la responsabilità individuale non basta (?) e quindi bisogna BASTONARE e RAPINARE il popolazzo. Sempre secondo i verdi-anguria – che evidentemente hanno i piedi bene al caldo e non perché siamo in estate – pagare migliaia di franchi all’anno in più, magari quando nel contempo si ha pure perso il lavoro, è un’inezia!

Ora, che simili “cagate pazzesche” (cit. Fantozzi) le dicano i Verdi, ormai deragliati verso l’eco-fascismo, non sorprende nemmeno più di tanto. Poi però costoro non si sognino di prendere la gente per scema spacciandosi per paladini del ceto medio e basso, perché gli ridiamo sul muso.

Che però simili sortite, che sono la negazione plateale di qualsiasi spirito “liberale”, vengano sposate entusiasticamente dal PLR, è sconcertante a dir poco. C’è da chiedersi cosa sia rimasto di “liberale” in questo partito. Forse è il caso di cambiare il nome. Come del resto sta pensando di fare anche il PPD (a livello nazionale) togliendo il riferimento al cristianesimo che ormai nel partito uregiatto, svendutosi al multikulti, non ha più alcuna ragione di essere.

Nessun effetto

Un esponente dei Verdi “vecchio stampo” contestava saggiamente la politica degli ecobalzelli, esprimendosi più o meno in questi termini: “i cittadini alle elezioni danno un segnale di preoccupazione per l’ambiente e vengono ricompensati con una pletora di nuove tasse. Mi pare una visione miope”. Ma evidentemente il nuovo corso del partito è un altro.

Sappiamo poi bene che la rapina messa a segno dai politicanti della partitocrazia non avrà alcun effetto reale sull’ambiente, dal momento che la Svizzera produce meno dell’uno per mille delle emissioni mondiali di CO2. Il 50% è per contro prodotto da Cina, USA ed India. Paesi che non si sognano di introdurre i balzelli che tanto piacciono al triciclo. E perché la Svizzera dovrebbe invece farlo? Risposta della kompagna Simonetta Sommaruga: “Per dare l’esempio”. Ah ecco! Sicché noi dovremmo pagare migliaia di franchi ogni anno… per dare un esempio? Qui qualcuno è fuori come un balcone.

E l’immigrazione?

Oltretutto, la partitocrazia si permette pure di offendere i cittadini svizzeri che nel corso degli anni, senza bisogno di chissà quali Diktat, hanno fatto tanto per ridurre il proprio “impatto ambientale”: vedi separazione del rüt, vedi case a basso consumo energetico, vedi auto ibride o elettriche, eccetera. Ma secondo i soldatini del triciclo, tutto questo non conta nulla.

Naturalmente gli ecoisterici a proposito dell’IMMIGRAZIONE SCRITERIATA, come pure del FRONTALIERATO, che sono causa di inquinamento e di consumo di risorse, non hanno nulla da dire. Anzi, vogliono le frontiere spalancate (e quindi sempre più frontalieri che entrano in Ticino uno per macchina) e sempre più immigrati.

Avanti col referendum!

Inoltre, se gli abitanti della Svizzera consumano più risorse naturali di quelle che avrebbero a disposizione, il motivo è uno solo. Non certo la mancanza di “coscienza ambientale”. Il fatto è che, semplicemente, siamo qui in troppi. Kompagni ro$$overdi, nel caso non l’aveste ancora capito, la prima e più efficace misura per far scendere in Svizzera le emissioni di gas nocivi per il clima è ridurre l’immigrazione! Sveglia!

Per fortuna che il referendum contro la rapina in tempo di crisi nera con la scusa della non-crisi climatica (lo stramaledetto virus cinese ci ha mostrato cosa è una vera crisi) è scontato. E allora vedremo se i cittadini saranno d’accordo di farsi depredare dalla casta solo perché la Svizzera “deve” (?) farsi bella (?) a livello internazionale!

Lorenzo Quadri