Il giornale sindacale già monta la panna, con la consueta faziosità
Il periodico sindacale Area è venuto a conoscenza del progetto del municipio di Lugano di trasformare gli Istituti sociali comunali (ISC) in Ente autonomo comunale (mica in una SA) e quindi nell’ultimo numero non perde occasione di ricamarci sopra con un’interminabile articolessa, probabilmente ci si ispira ai discorsi di Fidel Castro.
Con tanto di titolo “Lugano Shock”, che ben prelude alla scontata faziosità del testa.
In realtà, contrariamente a quel che vogliono far credere i kompagni di Area, non si pensa a smantellare proprio nulla.
I “compiti” al nuovo ente li darà il Municipio tramite mandato di prestazione; il presidente del CdA sarà il municipale titolare della socialità (una parte rimarrà comunque di competenza comunale); per i dipendenti continuerà a valere il ROD comunale; i contratti di prestazione con il Cantone e la Confederazione rimarranno ovviamente in essere. Come noto, il settore sociale è massicciamente regolato da leggi cantonali e federali: l’autonomia comunale è in ogni caso ridotta.
La creazione dell’Ente autonomo di diritto comunale non prelude né tagli alle prestazioni né tagli al personale. I risparmi che permette di conseguire sono quelli che ci si può attendere da una riforma amministrativa. Riforma che si ripromette di migliorare l’efficienza del futuro ente, ma anche di alleggerire l’amministrazione comunale. Il tema dell’ente autonomo era nell’aria da anni. Non è legato alle note contingenze finanziarie della città (tanto di più che di per sé le case anziani fanno utili). Adesso assume concretezza. Va pure detto che in nessuna città di dimensioni paragonabili a Lugano i dipendenti delle case anziani sono dipendenti comunali.
Da notare infine che il progetto non viene condotto in segreto dal capodicastero “populista, razzista e fascista” (per usare le calzanti definizioni dei kompagni) e dal “barone” della socialità luganese, con il beneplacito unanime di un municipio di delinquenti, ma è seguito, approvato ed incoraggiato anche dal DSS, notoriamente un covo di reazionari e biechi capitalisti antisociali.
Comunque, nel giro di qualche settimana il messaggio municipale verrà consegnato al consiglio comunale, che potrà fare tutte le discussioni e considerazioni del caso.
Lorenzo Quadri
Capodicastero ISC