Ma i kompagnuzzi italici pensano che la libera circolazione andrà avanti per sempre?
Ma guarda un po’. In quel di Varese, i kompagnuzzi del PD esultano: grazie alla crescita esponenziale dei frontalieri sono aumentati i ristorni, e al di là della ramina la goduria è ai massimi livelli. Un consigliere regionale PD nei giorni scorsi gongolava in questi termini sulla stampa locale:
“Alla Provincia di Varese arriveranno quest’anno circa 7,6 milioni di euro dai ristorni dei frontalieri, che verranno utilizzati per spese di manutenzione di scuole, impianti, strade, piste ciclabili. Una piccola parte (circa 120 mila euro) sarà utilizzata per la sistemazione della facciata di Villa Recalcati”.
Dovrebbero preoccuparsi…
Bravi kompagni del PD, avanti così: continuate a gioire per l’esplosione del frontalierato (e contemporaneamente a starnazzare contro gli “svizzeri razzisti”; senza i quali vi trovereste con decine di migliaia di disoccupati in più a vostro carico). Continuate a cantare vittoria per l’aumento dei ristorni.
Magari, invece di rallegrarvi, sarebbe invece il caso che vi preoccupaste della situazione catastrofica del mercato del lavoro italiano che sta dietro a tali fenomeni, e che cercaste di porvi rimedio. Se infatti pensate che la devastante libera circolazione delle persone senza limiti sia una realtà immutabile, avete fatto male i conti, perché da questa parte della ramina la popolazione ne ha piene le scuffie dell’invasione.
La partitocrazia
Certo: la partitocrazia spalancatrice di frontiere non ne vuole sapere della preferenza indigena. Ed infatti il triciclo PLR-PPD-P$, dopo aver rottamato il “maledetto voto” del 9 febbraio, adesso vorrebbe fare lo stesso con Prima i nostri. Ed infatti solo Lega ed Udc hanno sottoscritto il rapporto in Gran Consiglio che chiede un’applicazione aderente a quanto votato da quasi il 60% dei ticinesi.
Allo stesso modo, come abbiamo purtroppo avuto modo di constatare a più riprese, la partitocrazia non si sogna di bloccare il versamento dei ristorni, malgrado di motivi per farlo ce ne sarebbero a iosa.
Però, come noto, sulle rampe di partenza c’è l’iniziativa contro la devastante libera circolazione delle persone. Sicché Oltreconfine faranno bene a cominciare ad entrare nell’ordine di idee che la pacchia potrebbe anche finire, se i cittadini svizzeri lo vorranno!
Versamenti “dovuti”?
Non ancora contenti però (e non è la prima volta), i beneficiari dei ristorni ci prendono pure per i fondelli con la fandonia dei versamenti dei ristorni che sarebbero “dovuti” e “ampiamente giustificati”. Quando le cose stanno in modo ben diverso.
L’unica cosa giustificata sarebbe l’introduzione di una tassa per frontalieri visto il disastro viario ed occupazionale provocato in Ticino dal loro aumento sfrenato (ma naturalmente i camerieri bernesi dell’UE non ci sentono).
Le opere di interesse comune
Particolarmente interessante l’ enunciazione degli utilizzi stabiliti per i ristorni in Provincia di Varese: scuole, piste ciclabili e perfino la facciata di Villa Recalcati! Uella! A ciò si aggiunge il fatto – notorio e pacificamente ammesso dai diretti interessati – che i comuni utilizzano i ristorni per tappare i buchi di gestione corrente.
Alla faccia delle famose opere di interesse transfrontaliero che, evidentemente, possono attendere. Tanto nel Belpaese sanno benissimo come andrà a finire: gli svizzerotti, se vorranno tali opere su territorio della Penisola, apriranno il borsello e le finanzieranno integralmente. Vedi l’esempio del famigerato corridoio ferroviario di 4 metri. E, per rimanere su un tema più attuale, vedi il famoso trenino Stabio-Arcisate dove mancano i park & ride in Italia. Una lacuna che equivale a decretarne il fallimento già in partenza. E gli inizi, tra un disservizio e l’altro, non sono certo stati entusiasmanti.
Naturalmente, gli amici a sud i parcheggi per gli utenti del trenino mica si sognano di farli. Dicono che vogliono “aspettare di vedere come evolve la situazione”. Peccato che senza i posteggi la situazione non si evolverà proprio ed il nuovo collegamento – massicciamente finanziato dagli svizzerotti – verrà disertato. Non ci vuole il Mago Otelma per indovinare l’epilogo: Ticinesi, volete i Park&Ride oltreconfine? Mano al borsello e pagateli voi!
Lorenzo Quadri